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La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
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Domenico34 – GESÙ CRISTO È DIO? – Capitoli 7-16 + APPENDICE E BIBLIOGRAFIA

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2012 00:23
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29/12/2011 00:10

Gesù Cristo in questo testo di (Ebrei 1:3) viene definito come Colui che ha potere di: Conservare, sostenere, governare tutte le cose con la potenza della sua parola. Davanti a questa solenne affermazione, è impossibile pensare Gesù Cristo come un comune essere, nel senso umano del termine. Si noti bene che la caratteristica con cui viene presentato Gesù Cristo, è una prerogativa di Dio, identica a quella che ha portato all’esistenza tutte le cose (Giovanni 1:3 e Colossesi 1:16,17), li conserva, li sostiene, li governa.

Riassumendo, in (Ebrei 1:3) abbiamo:
1) Cristo, splendore, irradiazione della gloria di Dio
2) Cristo, impronta, dell’essere, natura di Dio
3) Cristo, realtà della trascendenza dell’essenza o natura di Dio
4) Cristo, Sostenitore, conservatore, governatore di tutte le cose.

Davanti ad una simile descrizione, e soprattutto davanti a simili concetti ben specificati, non si può rimanere indifferenti e passivi come se queste definizioni non volessero dire proprio nulla e non avessero la loro importanza. Non si può, per ragione di coerenza, guardare Gesù Cristo come una persona comune. Il buon senso e la coerenza portano a guardare e pensare di lui, come veramente Egli è: Dio fatto carne, Colui che ha alzata la sua tenda in mezzo agli uomini, come vero uomo e nello stesso tempo, vero Dio (Giovanni 1:1,14).

5. GIOVANNI 8:58

Gesù disse: In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo fosse nato io sono.

Chi legge questo testo nella versione della TNM della Torre di Guardia: «Gesù disse loro: Verissimamente vi dico: Prima che Abramo venisse all’esistenza, io sono stato», con ragione si chiede perché mai questo testo è stato tradotto in quel modo. Noi non ci stancheremo mai di ripetere che la Torre di Guardia fa del tutto, anche là dove è impossibile, come in questo passo, per falsificare il testo sacro, con traduzioni molto dubbie, per non far vedere la deità di Gesù Cristo.

Sarà nostro dovere, comunque, smascherare questa loro pretesa di sapere interpretare correttamente i testi originali, come del resto abbiamo fatto in altra parte di questo libro, facendo vedere al lettore, la loro incoerenza nel tradurre le due parole greche del nostro testo.

Le due parole greche di Giovanni 8:58 sono: Egō eimi. Egō, è pronome di prima persona e significa sempre: «Io» e serve principalmente a mettere in risalto il soggetto di prima persona, per distinguerlo da altri soggetti. Eimi, significa: «Essere, essere in realtà, esistere, sussistere; vivere, aver luogo, succedere, avvenire, durare». In tutti i testi del N.T. in cui Egō eimi ricorre, si traduce «sempre»; Io sono, sempre col tempo presente, e mai col «passato prossimo».

Questa forma di Giovanni, ha un suo particolare significato, sia sul piano religioso che teologico. Basti pensare alle 26 volte che ricorre nel solo evangelo di Giovanni, in confronto alle sei volte che risulta nei Sinottici.

Per dare al lettore la dimostrazione di quanto sia importante questa espressione Egō eimi nel N.T., passeremo in rassegna tutti i sei testi dei Sinottici e i 26 passi di Giovanni, tenendo d’occhio come questi testi sono stati interpretati dalla TNM, così che il lettore, alla fine, potrà vedere quante volte la frase in questione, è stata tradotta col tempo di «passato prossimo». Inoltre, metteremo tra parentesi quadre le due parole greche dei vari testi che citeremo e tra parentesi, la versione della TNM.

a) I SINOTTICI

Matteo 14:27:
Ma subito Gesù parlò loro e disse: State di buon animo, son io Egō eimi (sono io).

Matteo 24:5:
Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono Egō eimi il Cristo (Io sono).

Marco 6:50:
Perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma Egli subito parlò loro e disse: State di buon cuore, sono io Egō eimi (Sono io).

Marco 13:6:
Molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Son io Egō eimi e ne sedurranno molti (Son io).

Marco 14:62:
E Gesù disse: Sì, Io sono Egō eimi e vedrete il Figliuol dell’uomo seduto alla destra della potenza (Lo sono).

Luca 21:8:
Ed egli disse: Guardate di non essere sedotti; perché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Son io; Egō eimi e: Il tempo è vicino; non andate dietro a loro (Sono io).

b) GIOVANNI

Giovanni 4:26:
Gesù le disse: Io che ti parlo, son d’esso Egō eimi (Sono io)

Si continuerà il prossimo giorno...
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