| | OFFLINE | Post: 1.112 | Età: 90 | Sesso: Maschile | |
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24/11/2011 00:07 | |
Davanti a simili caratteristiche che quei fratelli manifestavano, per l’Apostolo ciò era motivo di gioia nel constatare che in mezzo alle persecuzioni che subivano a motivo della loro fede in Cristo e le afflizioni che sostenevano nella vita di tutti i giorni, i Tessalonicesi andavano sempre avanti nelle vie di Dio. Le persecuzioni e le afflizioni, non costituivano seri ostacoli per la loro avanzata, ma addirittura rappresentavano incentivi per fare aumentare la loro fede, il loro amore e la loro perseveranza. Possa ognuno di noi imparare da questi fratelli!
3) 2 Tessalonicesi 1:11):
Anche per questo noi preghiamo del continuo per voi, perché il nostro Dio vi ritenga degni di questa vocazione e compia con potenza ogni vostro buon proposito e l’opera della fede [ pistes].
Considerando i buoni propositi che i Tessalonicesi avevano, l’Apostolo ne fa oggetto di continue preghiere perché Dio intervenendo con potenza in loro favore, li renda degni della loro vocazione e che l’opera della loro fede possa continuare nel loro progresso. Invocare la potenza di Dio in favore di un fratello, di una comunità, di un popolo, di una nazione, è sempre la cosa più bella, significativa e la più importante da fare. Se dovessero sorgere degli ostacoli, dei pericoli, per un’anima, per una comunità, per un popolo, per una nazione, la preghiera rappresenta la migliore garanzia per appianare le varie difficoltà e rimuovere i vari pericoli. Impariamo anche noi a pregare con insistenza gli uni per gli altri!
4) 2 Tessalonicesi 3:2:
affinché siamo liberati dagli uomini perversi e malvagi, perché non tutti hanno la fede [ pistis ].
L’Apostolo ha insistentemente pregato per i Tessalonicesi, ora chiede a sua volta alla stessa fratellanza di pregare per lui. Questo perché anche lui avverte un’urgente bisogno, per le varie difficoltà che sta incontrando. I fratelli, quando pregano gli uni per gli altri, si aiutano a vicenda. La richiesta di preghiera di Paolo, è specifica:
affinché la parola del Signore possa spandersi rapidamente e sia glorificata, come lo è fra voi, e affinché siamo liberati dagli uomini perversi e malvagi... (vv. 1,2).
Che i maggiori ostacoli e la più ferrea resistenza, Paolo, li abbia incontrati da parte giudaica, a causa della loro marcata incredulità, è fuori discussione. Il maggior desiderio, nell’espletamento del suo ministero, era la propagazione della parola del Signore. Presso i Tessalonicesi, questa parola divina aveva trovato un terreno fertile, in conseguenza, si era meravigliosamente e rapidamente sparsa; lo stesso voleva che accadesse anche a Corinto, dove l’Apostolo si trovava in quel momento.
Gli uomini perversi e malvagi, da cui vuole essere liberato, rappresentano il più serio ostacolo all’avanzata della parola del Signore; una volta che questi vengono rimossi, non solo la parola del Signore potrà spandersi velocemente, ma soprattutto i peccatori potranno maggiormente convertirsi a Cristo, e in questo modo il Suo nome potrà essere glorificato. Dicendo che la fede non è in tutti, non voleva riferirsi ai credenti, ma a quelli che vivono lontani dal vangelo e senza Cristo.
DS: Se al termine dello studio ci sono domande da fare, fatele liberamente e noi risponderemo. Inoltre, mi farebbe piacere leggere un vostro commento (anche di poche parole) su quanto abbiamo esposto. Infine, quello che abbiamo scritto, è stato tratto dal mio libro: “La fede nell’isegnamento della Bibbia”. Chi è interessatto ad acquistare questa pubblicazione, potrà rivolgersi presso l’Editrice Hilkia, presso la quale è disponibile questo libro. Grazie!
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