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Domenico34 - LA FEDE NELLE EPISTOLE DI PAOLO -

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2011 00:07
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08/11/2011 00:11

Per Paolo, considerata la dichiarazione scritturistica e la sua precisa formulazione, che per mezzo della legge nessuno viene giustificato presso Dio, ciò è un fatto evidente. Tutto questo naturalmente basta per dimostrare con la Scrittura che quello che egli sta affermando intorno alla fede, non rappresenta in ultima analisi il frutto della sua fantasia o della sua speculazione teologica, ma il risultato di una equilibrata esegesi, viste e valutate le Scritture citate, soprattutto da un punto di vista cristiano.

10) Galati 3:12:


Ora la legge non proviene dalla fede, [ pistes] ma «l’uomo che farà queste cose vivrà per mezzo di esse».

«Quando egli dice che la legge non si basa sulla fede, non sta riferendosi alla legge in sé, ma alla legge vista come supposto mezzo per guadagnare il favore di Dio attraverso il «merito» [Cfr. Alan Cole, l’Epistola di Paolo ai Galati, pag. 126].

Infatti la legge si basa sul principio del «fare», dell’adempimento. La Scrittura che l’Apostolo cita in questo passo, cioè Levitico 18:5 dice:

Osserverete i miei statuti e i miei decreti, mediante i quali chiunque li metterà in pratica, vivrà. Io sono l’Eterno.

Altri testi ripetono le stesse cose, come per es. Ezechiele 20:11,13,21. I profeti però devono prendere atto che Israele non si è attenuto a quello che Dio aveva detto loro, cioè non hanno ubbidito ai comandamenti divini, anzi li hanno spesso trasgrediti. «I profeti dicono anche: spesso Israele non ha voluto comprendere la volontà salvifica di Dio! Ha più volte opposto un rifiuto a Jahvé! Specialmente Ezechiele denuncia che Israele non ha adempiuto le prescrizioni della legge; cfr., ad es. 20:13, 16,21,27» [Cfr. F. Mussner, La lettera ai Galati, pag. 361]. Se a questi detti del profeta si aggiungono quelli di (Isaia 1:2) e Osea 11:2, nonché le preghiere penitenziali di Esdra 9:10 e di Neem. 1:7, il quadro appare alquanto fosco.

«Ad ogni modo, circa la legge data da Dio, Paolo pensa come i profeti. Egli conosce il fallimento d’Israele e di tutti gli uomini di fronte alle esigenze del Dio santo. Tuttavia Galati 3:12 non dice che Israele non abbia cercato di «fare» ciò che Dio aveva ordinato. Per principio egli constata «piuttosto», in base alla Scrittura, che nella legge si tratta di «fare», e perciò secondo lui la legge «non è da fede». Nella legge rientra per necessità essenziale il «fare», nella fede invece il «credere»; ciò posto, «l’Apostolo esclude l’idea del compromesso fra i due principi». Eppure proprio a un tale compromesso mirava il controevangelo degli avversari» [Cfr. F. Mussner, La lettera ai Galati, pagg. 362-363].

11) Galati 3:14:

affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede. [ pistes].

Dal momento che Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno») (v. 13), (cfr. Deuteronomio 21:23), ora l’Apostolo può concludere che quello che non è stato possibile ottenere per mezzo delle opere della legge, si può ricevere mediante la fede. La benedizione di Abrahamo, e con essa la promessa dello Spirito, secondo il modo di intendere dell’Apostolo, non può arrivare ai gentili e quindi realizzarsi nella loro vita, se non in Cristo Gesù.

Il motivo perché Paolo afferma che Cristo è diventato maledizione per noi, è stato, non solamente per riscattarci dalla maledizione della legge, ma anche perché potessimo ricevere la promessa dello Spirito. La venuta dello Spirito era stata promessa dai profeti, per il futuro tempo della salvezza, tanto per il Messia stesso (Isaia 11:2) quanto per Israele (Isaia 32:15; 44:3; 59:21; Ezechiele 11:19; 36:26; 39:29) e anche per i popoli (Giole 3:1). Anzi il dono del Pneuma (termine greco per designare lo Spirito Santo) è la primizia (Romani 8:23) o la caparra (2 Corinzi 1:22; 5:5; Efesini 1:14) della futura salvezza totale. Tutto questo naturalmente si potrà ricevere solamente mediante la fede, in mancanza della quale non sarà possibile pensare all’adempimento della promessa di benedizione fatta ad Abrahamo per tutte le nazioni. Cristo come causa principale e la fede come mezzo per appropriarsi: ecco i due inseparabili elementi per ricevere la benedizione della promessa dello Spirito.

3. LA VERA FUNZIONE SALVIFICA DELLA LEGGE

12) Galati 3:22:

Ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, affinché fosse data ai credenti la promessa mediante la fede [ pistes] di Gesù Cristo.

Nei vv. 22-25, Paolo descrive la vera funzione della legge in vista della salvezza che si ha per la fede in Cristo Gesù.

Si discute sul significato del termine [ sunēkleisen ] che l’Apostolo adopera, per sapere, fra i tanti significati che ha, quale sia quello per Galati 3:22. Infatti, il temine in questione significa:

1. chiudere, rinchiudere. -
2. ridurre alle strette, costringere; al pass. essere stretto, premuto, costretto. -
3. legare, serrare, collegare insieme strettamente. -
4. rinchiudere, circondare, bloccare; imprigionare; al pass., essere circondato, bloccato. -
5. mettere di fronte in lotta o in gara. -
6. intrans., stringere, premere, incalzare [Secondo il Vocabolario Greco-Italiano].

Si continuerà il prossimo giorno...
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