Canti di
Lode e
Adorazione
(clicca nella foto)
  
La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
Canti di
Lode e
Adorazione2
(clicca nella foto)
  
 

Domenico34 - LA FEDE NELLE EPISTOLE DI PAOLO -

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2011 00:07
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
06/11/2011 00:12

In quest’altro versetto c’è un’altra domanda, la quinta per esattezza che l’Apostolo ha già rivolto ai Galati; ne farà altre due nel corso di questo capitolo. Anche se a quest’altra domanda i Galati non hanno risposto, c’è sempre qualcosa di nuovo che viene specificato, su cui vale la pena riflettere. Nel (v. 2) si parla che i Galati hanno ricevuto lo Spirito, e che questo Spirito non l’hanno ottenuto mediante le opere della legge In questo verso, oltre a ritornare a parlare dello stesso Spirito, si aggiungono specificatamente le potenti operazioni. Nel (v. 2) con la menzione del ricevimento dello Spirito, vi sono sottintesi anche le manifestazioni dello Spirito, ciò si può accettare in linea di massima; però bisogna precisare che non sempre ricevendo lo Spirito, vi sono le manifestazioni miracolose, intese come doni dello Spirito.

Nel caso dei Galati, Paolo non lascia nessun dubbio, specifica chiaramente che col ricevimento dello Spirito, vi sono state anche le potenti operazioni, o come si dice comunemente i miracoli. I Galati, quindi, non sono ricordati solamente come credenti nella cui vita si è verificato qualcosa che li ha portati a fare delle vere esperienze spirituali: il cambiamento della loro vita, la relazione personale con Dio, la vita gioiosa ed esuberante della presenza dello Spirito in loro, ma anche hanno visto con i loro occhi le manifestazioni miracolose. Tenendo presente queste cose, i Galati avevano diverse cose da raccontare come esperienze che essi avevano fatte. Ora, giustamente, l’Apostolo domanda:

Colui che vi ha dato lo Spirito e con esso ha operato tra voi potenti operazioni, lo ha fatto mediante le opere della legge o mediante la predicazione della fede?

C’è una sola risposta a questa domanda: mediante la predicazione della fede. Se l’Apostolo avesse chiesto ai Galati qualcosa riguardante il sapere, la conoscenza, cose che quei credenti non tutti forse sarebbero stati in grado di rispondere, perché non tutti probabilmente si trovavano sullo stesso livello di conoscenza, difficilmente quei credenti avrebbero potuto rispondere alle domande dell’Apostolo. Paolo domandava qualcosa che loro avevano, qualcosa i cui occhi avevano visto; insomma, qualcosa che aveva a che fare con la loro personale esperienza.

Se era chiaro che l’esperienza dei Galati non poteva essere fatta risalire alle opere della legge, perché a rigore, —loro prima di diventare cristiani erano pagani —, quindi non conoscevano la legge come la conoscevano i giudei, questi ragionamenti che l’Apostolo rivolge loro, oltre a toccare da vicino la loro esperienza personale, essi erano più che sufficienti per far comprendere loro che si troverebbero sulla strada sbagliata nel seguire ed accettare quello che i giudaizzanti gli avevano presentato, cioè l’obbligo di osservare la legge Poiché i Galati non hanno dato nessuna risposta alle domande di Paolo, ora è lui stesso che risponde con la prova delle Scritture.

2. L’AFFERMAZIONE DELLA SCRITTURA

6) Galati 3:7:


sappiamo pure che coloro che sono dalla fede [ pistes] sono figli di Abrahamo.

È molto significativo che Paolo citi Abrahamo per formulare la prova scritturale per convalidare quello che egli ha detto nei versetti precedenti. Siccome in precedenza l’Apostolo ha parlato ripetutamente delle opere della legge e di fede, quella fede in Gesù Cristo, naturalmente, che è il canale attraverso il quale si ricevono la salvezza e tutti i benefici ad essa connessi, Abrahamo è il personaggio ideale che può provare che quello che egli ricevette da Dio, non l’ottenne per mezzo delle opere della legge, ma unicamente per fede. Tenuto conto che in questo capitolo tre il nome del patriarca Abrahamo viene ripetuto 8 volte, l’Apostolo passa subito a provare con la Scrittura e lo fa usando i metodi dell’esegesi rabbinica [Giustamente Alan Cole, nel suo commento all’epistola ai Galati dice: «Gli studiosi moderni si spazientiscono spesso per ciò che essi chiamano una esegesi «rabbinica»; ma un poco di pazienza rivelerà quasi sempre i principi teologici pertinenti. Qui non vi è nulla di forzato e nessuna difficoltà» (cfr. pag. 118)].

«Ciò vale in particolare anche per l’esempio di Abrahamo — da lui scelto e che gli sta tanto a cuore — e per la sua esposizione in Galati 3:6-18. Mediante tale esempio egli fonda la sua teologia della giustificazione partendo dalla Scrittura e dimostra che — secondo la Scrittura — la giustificazione proviene «dalla fede» e non dalle opere della legge [Nella pericope Galati 3:6-13 Paolo cita sei passi dell’A.T.: Genesi 15:6 = Galati 3:6; Genesi 12:3 = Galati 3:8; Deuteronomio 27:26 = Galati 3:10; Abuc. 2:4 = Galati 3:11; Levitico 18:5 = Galati 3:12; Deuteronomio 21:23 = Galati 3:13. A questo proposito J. Blank osserva: «Tutte queste citazioni scritturistiche non sono stralciate arbitrariamente, ma sono scelte secondo criteri oggettivi chiaramente riconoscibili, che come principi ermeneutici determinano la selezione e l’esegesi. Lo si vede dal fatto che esse corrispondono precisamente all’antitesi fede-opere della legge». (F. Mussner, La lettera ai Galati, pagg. 336-337, nota 5)].

Si comincia col dire che Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia (v. 6). Il credere di Abrahamo, per Paolo, è la fede in azione. È su questa base che Dio mette in conto di giustizia al patriarca. Infatti, la fede è sempre: certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono (Ebrei 11:1). Se poi si considera il passo parallelo di (Romani 4:9), in cui viene detto:

Ora dunque questa beatitudine vale solo per i circoncisi, o anche per gli incirconcisi? Perché noi diciamo che la fede fu imputata ad Abrahamo come giustizia,

si capisce subito che tra fede dell’epistola ai Romani e credere dell’epistola ai Galati non c’è nessuna differenza. Stabilito come prova scritturale che l’accreditamento di giustizia Dio lo fece ad Abrahamo sulla base della fede, mentre sostenere che si possa riceverla sulla base delle opere della legge, per l’Apostolo significa andare contro le Scrittura, l’unica base solida su cui deve essere fondata la vita cristiana.

Si continuerà il prossimo giorno...
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com