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Domenico34 – GESÙ CRISTO È DIO? – Capitoli 7-16 + APPENDICE E BIBLIOGRAFIA

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2012 00:23
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08/01/2012 00:34

* Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato (CEI).

* Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figliolo, che è nel seno del Padre, egli ce lo ha rivelato (A. Martini).

* Nessuno ha veduto mai Dio; il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, ce l’ha fatto conoscere (G. Ricciotti).

* Nessuno ha mai veduto Iddio; l’unigenito Figliolo, che è nel seno del Padre, è quel che l’ha fatto conoscere (G. Luzzi).

* Nessuno ha mai visto Dio. L’unigenito Figlio, che riposa nel seno del Padre, egli ne ha dato notizia (Paideia).

* Nessuno vide giammai Iddio; l’unigenito Figliolo, ch’è nel seno del Padre, è quel che l’ha dichiarato (G. Diodati).

La prima cosa che un comune lettore si chiede è quella relativa alla frase «unigenito dio». Nelle traduzioni riportate, nessuno traduce in quella maniera. Anche se S. Garofalotraduce «un Dio unigenito» e S. Quasimodo «l’unico nato da Dio», c’è sempre da chiedere, perché questo? La risposta viene nel sapere quali manoscritti si seguono.

Ci sono due lezioni nei manoscritti greci che riportano monoghenēs theos (unigenito Dio) o ho monoghenēs theos = (L’unigenito Dio)e ho monoghenēs uhios =(L’unigenito Figlio) [Cfr. R. Schnackenburg, Il Vangelo di Giovanni I, pag. 354 per conoscere I vari manoscritti, relativamente alla lezione di cui sopra].

Le due lezioni sono autorevoli, perché sono i più antichi manoscritti. Anche se la maggioranza dei critici sostiene che la lezione ho monoghenēs uhios è quella che va preferita, (e tra questi c’è R. BULTMANN, colui che nega recisamente la deità di Gesù Cristo) ci sono quelli che accettano l’altra.

La TNM ha preferito seguire la lezione monoghenēs theos, ed ecco perché interpreta «unigenito dio». A parte tutto il ragionamento che si potrebbe fare per quanto riguarda la storia di questa lezione con tutte le sue conseguenze teologiche che ne seguirono, specie quando si pensa al vescovo Ario, che impugnando questa lezione, affermò che Cristo fu il primo ad essere creato, (nascendo quindi la dottrina della creazione di Gesù Cristo) e da allora, continua ad essere sostenuta, particolarmente dai Testimoni di Geova, c’è sempre da vedere perché mai il theos di questo testo, è stato reso «dio» con lettera minuscola.

In tutto il NT in cui il termine theos è riferito a Dio e a Gesù Cristo, la TNM non ha «mai» scritto «dio» in lettera minuscola, tranne per due casi: (Giovanni 1:1) «e la Parola era dio» e (Giovanni 1:18) «unigenito dio», testi riferiti a Gesù Cristo. Questo elemento statistico, chiaramente specificato nell’appendice, dimostra il motivo fondamentale perché la TNM ha interpretato (Giovanni 1:18) «unigenito dio».

Dal momento che, nel termine monoghenēs la TNM ha ravvisato il significato di concetto della nascita, non ha avuto nessuna difficoltà a interpretare «l’unico Dio generato», quindi ad insegnare che Gesù Cristo è il primo essere creato. Ma se questa loro interpretazione venisse vagliata e studiata attentamente, attraverso i moltissimi testi che abbiamo prodotto in questo nostro lavoro, non si potrebbe mai arrivare a questa assurda e contraddittoria conclusione.

Un Dio creato, non ha più i titoli per essere Dio, cessa di esserlo; diventa una creatura, e come tale, non ha nessun diritto di essere chiamato Dio.

Anche se si specifica, da parte della Torre di Guardia, che Gesù Cristo, Figlio, è Dio, come posizione di dignità, non lo è mai però alla pari del Padre. Resta sempre evidente il fatto di «due Dèi», uno degno di essere scritto con la lettera maiuscola e l’altro con la lettera minuscola. Non ci stancheremo mai di ripetere che per scorgere l’assurdità e la contraddittorietà di questa affermazione, non ci vuole una grande cultura, ci vuole solamente un pochino di logica e di buon senso.

7. Giovanni 3:16:
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito monoghenē Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

La TNM: «Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna».

8. Giovanni 3:18:
Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito monoghenous Figlio di Dio.

La TNM: « Chi esercita fede in lui non sarà giudicato. Chi non esercita fede è già stato giudicato, perché non ha esercitato fede nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

9. 1 Giovanni 4:9:
In questo si è manifestato l’amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito monoghenē nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui.

La TNM: «Da questo l’amore di Dio fu reso manifesto nel nostro caso, perché Dio mandò il suo unigenito Figlio nel mondo affinché ottenessimo la vita per mezzo di lui».

Si continuerà il prossimo giorno...
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