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Domenico34 – Il cammino di un popolo – Dall’Egitto alla terra di Canaan. Sommario, Prefazione ed Introduzione. Capitoli 1-14

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2012 00:30
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26/02/2012 00:04

Dunque, la decisione divina di privare Mosè ed Aaronne del privilegio di entrare nel paese di Canaan (alla testa del popolo), non è stata eccessiva ma adeguata alla responsabilità che essi avevano in mezzo alla comunità e per la gravità del peccato.

L’esclusione di Aaronne dalla terra promessa faceva parte del provvedimento disciplinare di Dio, ma la sua morte non può essere considerata come un’ulteriore conseguenza della sua ribellione.

Aaronne non morì perché disubbidì a Dio, ma semplicemente perché era arrivato il momento di essere riunito al suo popolo.

La morte di Aaronne e la successione


L’ordine che Dio dette a Mosè di salire sul monte Or, assieme a suo fratello e al nipote Eleazar, aveva a che fare con l’approssimarsi della morte di Aaronne e con il trasferimento del ministero di Aaronne.

Infatti, spogliare Aaronne dei suoi abiti e farli indossare dal figlio, sul monte Or, era simbolo del passaggio di consegna dell’ufficio di sommo sacerdote.

Notiamo che questa investitura del figlio come quella precedente del padre non vennero decretate dalla volontà dell’uomo, ma da Dio.

Più tardi, quando arriverà anche per Mosè il momento della morte, Dio gli ordinerà di salire sul monte Nebo per fargli guardare da lassù il paese di Canaan (che sarà dato in eredità al popolo d’Israel e per morirvi.

I due fratelli Aaronne e Mosè, quindi, morirono l’uno sul monte Or e l’altro sul Nebo; il primo alla presenza di suo fratello e di suo figlio, il secondo da solo (Deuteronomio 32:49,50).

L’invito a salire sopra il monte Or, assieme a suo fratello Mosè e al proprio figlio Eleazar, certamente non fu dato da Dio ad Aaronne per fargli vedere in lontananza la terra promessa, come avverrà per il fratello.

Il fatto poi che c’era suo fratello Mosè, il capo di tutta la comunità d’Israele, e il figlio di Aaronne, Eleazar, che avrebbe dovuto sostituirlo nell’ufficio di sommo sacerdote, questo spiega il motivo dell’ascesa al monte.

L’ufficio di sommo sacerdote era unico nel suo genere e non c’era livello religioso superiore, perciò la successione a quell’ufficio doveva necessariamente avvenire alla presenza di un capo supremo, come era appunto Mosè.

Più che di una pura formalità burocratica, si trattava di un atto ufficiale, voluto da Dio per confermare la validità e l’autorità di quell’alta carica.

Dunque, non c’è niente da eccepire circa l’investitura di Eleazar a successore di suo padre nell’ufficio di sommo sacerdote. Restano aperte un paio di questioni:

1) Perché la morte di Aaronne doveva avvenire sul monte Or?
2) Perché anche la successione all’ufficio di sommo sacerdote doveva ufficializzarsi in quel luogo?

Dal momento che la morte di Aaronne come il trasferimento del suo incarico furono decisi da Dio, senza la volontà dell’uomo, è evidente che questa scelta divina non avenne per caso.

Non fu casuale la persona scelta per la successione né il metodo; quindi, logicamente, ci doveva essere un particolare significato anche nella scelta del luogo.

In tutta la Bibbia, Dio ha chiamato solo due persone a salire su un monte per morirvi: Aaronne e Mosè.

«…la morte di Aaronne era inevitabile, dato che gli era stato precluso l’ingresso in Canaan per il fatto di Meriba (Numeri 20:12,24)» [Eugene H. Merrill, in Investigate le Scritture Antico Testamento, p. 254].

Non era però “inevitabile” che la sua morte avvenisse proprio sopra il monte Or. Prima di fare un tentativo per spiegare la questione è necessario avere un quadro preciso della posizione del monte Or, dal punto di vista geografico.

L’espressione biblica secondo cui Mosè, Aaronne ed Eleazar salirono sul monte Or: sotto gli occhi di tutta la comunità (v. 27), non significa che tutto quello che avvenne in quel luogo sia stato osservato dal popolo, ma è detto semplicemente che gli Israeliti li videro salire sul monte.

Perché questa precisazione? Per fornirci qualche indizio circa l’esatta ubicazione e l’identificazione del monte Or. Lo storico Giuseppe Flavio aggiunge che «Aaronne salì su un alto monte» [G. Flavio, Ant. IV,7].

«La tradizione lo identifica con il Djebel Harun (montagna d’Aaronn, con due vette, la cui altezza supera i 1400 m.
È il monte più alto e selvaggio di tutta la catena edomita. Dalla vetta di questa montagna, sulla quale si trova una tomba, considerata come quella di Aaronne, non si distinguono le vestigia della città. Questi dati tradizionali pongono tuttavia un problema: il Djebel Harun è al centro del paese di Edom e non ai confini, come invece doveva trovarsi la montagna di Or (Numeri 20:23).
Se Edom si estendeva fino al golfo d’Aqaba, gli Israeliti non avrebbero potuto raggiungere questa montagna senza attraversarne il territorio, cosa che era loro proibita (Deuteronomio 2:8). Il Djebel Madurah, a 24 Km. da Cades, sulla strada che collega direttamente Cades a Moab, dopo aver attraversato Moab, è una identificazione più probabile. Quanto è descritto in Numeri 20:22-29 potrebbe essere accaduto sul Djebel Madurah, mentre il Djebel Harun è troppo alto perché il popolo potesse vedere quello che avveniva» [R. Pache, Nuovo Dizionario Biblico, pp. 431-432].

Si proseguirà il prossimo giorno...
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