Canti di
Lode e
Adorazione
(clicca nella foto)
  
La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
Canti di
Lode e
Adorazione2
(clicca nella foto)
  
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Domenico34 – Gesù... Il Divin Guaritore – Capitolo 1. GUARIGIONI CONTENUTE NEL VANGELO DI MATTEO

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2011 16:42
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
29/06/2011 16:40

Le guarigioni furono talmente evidenti e subitanee in quel giorno che,
le folle si meravigliavano, nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano e i ciechi vedevano; e glorificavano il Dio d’Israele (Matteo 15:31).

Quando c’è veramente la manifestazione miracolosa di Dio, gli infermi vengono toccati e, come conseguenza vengono guariti dalle loro infermità, talché la loro guarigione viene vista dagli altri. Il fatto poi che le folle diedero gloria a Dio, è un’altra prova, non solo dell’autenticità dei miracoli, ma della riconoscenza che queste persone seppero esprimere.

14. GUARIGIONE DEI DUE CIECHI DI GERICO

Mentre essi uscivano da Gerico, una grande folla li seguì. Ed ecco, due ciechi che sedevano lungo la strada, avendo udito che Gesù passava, si misero a gridare dicendo: Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide». Ma la folla li sgridava perché tacessero; essi però gridavano ancora più forte dicendo: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!». Allora Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi faccia?». Essi gli dissero: «Signore, che i nostri occhi si aprano!». E Gesù, mosso a pietà, toccò i loro occhi, e all’istante i loro occhi recuperarono la vista e lo seguirono (Matteo 20:29-34; par. Marco 10:46-52; Luca 18:35-43).

Nota preliminare

I tre Sinottici, pur avendo differenze tra di loro per ciò che concerne certi particolari, raccontano lo stesso episodio miracoloso. Per Matteo, si tratta di due ciechi che ricuperano la vista, mentre per Marco e Luca si tratta di un solo cieco.

Tutti e tre concordano nel dire che il miracolo avvenne a Gerico, anche se Matteo e Marco affermano all’uscita di Gerico, Luca dice, mentre egli si avvicinava a Gerico. Anche se è il solo Marco ricorda che il cieco miracolato si chiamava Bartimeo, i diversi particolari che hanno in comune, ci porta a credere che i tre evangelisti, raccontano lo stesso episodio. Come più volte abbiamo detto, analizzando i singoli particolari, si può avere un quadro generale dell’evento o dell’episodio che immancabilmente è fonte di riflessioni e di insegnamento per la vita pratica.

Esame del testo

Mentre essi uscivano da Gerico..., oltre a pensare alla folla che era con Gesù, bisogna anche ammettere che c’erano pure i suoi discepoli, stando al particolare che Marco ci fornisce (Marco 10: 46). La città di Gerico era stata riedificata dal re Erode il Grande, il quale si era costruita là una sontuosa residenza invernale, attorno alla quale era sorta la nuova città [J. Gnilka, Il vangelo di Matteo, II, pag. 290].

Pensando alla vecchia città, riesce facile accettare la spiegazione che dà R. G. Stewart, riportando una soluzione che ha proposto Macknight, «secondo il quale l’antica Gerico essendo situata vicino alla fonte di Eliseo, e la nuova a breve distanza da quella, i due ciechi stavano probabilmente sulla strada che andava dall’una all’altra, cosicché il Signore poteva compiere il miracolo così uscendo da una delle due città (Matteo Marco), come entrando nell’altra (Luca)». Questo si accorda con quello che dicono Flavio ed Eusebio, cioè che a Gerico vi era infatti una città vecchia e una nuova [R. G. Stewart, Commentario Esegetico Pratico del Nuovo Testamento, pag. 226].

I due ciechi sedevano lungo la strada; Marco e Luca (dato che parlano di un solo cieco), specificano che mendicava. La loro povertà era tale da non avere altre possibilità per la loro sopravvivenza, se non quella di chiedere la pietà di quanti passavano per quella strada diretti a Gerusalemme. I ciechi del nostro testo, realizzano che sta passando Gesù; mentre, secondo Luca, sentendo passare la folla, domandò che cosa fosse (Luca 18:36). Da parte sua, Marco, riferisce che il cieco comprese, che colui che stava passando era Gesù il Nazareno (Marco 10:47).

Al sentire nominare il nome di Gesù, si sarà risvegliato nel loro cuore il ricordo delle opere che Gesù aveva fatto nel sanare altri infermi. Forse nel passato, avranno avuto in cuore il desiderio di incontrarsi un giorno con Gesù, per chiedergli la grazia di ricuperare la vista.

Questo è il nostro giorno, la nostra opportunità, avranno detto, e, senza perdere tempo, si misero a gridare dicendo: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide». Marco e Luca omettono la parola Signore e al suo posto usano quella personale di Gesù.

Il fatto però che i ciechi chiamino quel Gesù di cui avevano sentito parlare, Signore, è sicuramente qualcosa che va al di là della semplice parola, portandoci a pensare che quei due imploranti, riconoscono in Gesù, la sua divinità, e non semplicemente a un uomo.

Siccome, i due ciechi riconoscono in Gesù l’elemento divino, invocare la sua pietà, rappresenta l’elemento significativo che dà valore alla loro implorazione. Infatti, rivolgersi a un uomo con una accorata e persistente preghiera per essere aiutati, non ha lo stesso significato di invocare la pietà divina.

Onde evitate di interpretare che quei due ciechi non invocarono Gesù, Signore, semplicemente sotto il profilo del rispetto, essi lo chiamarono Figlio di Davide. Dichiarare Gesù, Figlio di Davide, equivale a riconoscerlo pubblicamente il Messia, promesso dai profeti.

Anche il loro gridare, per il fatto che quel personaggio al quale si rivolgono è un essere divino, ha un senso particolare; non solo ci parla del bisogno di quei due imploranti, ma ci mostra anche la loro determinazione. Il nostro evangelista ci dice che la folla li sgridava perché tacessero; Marco: molti lo sgridavano affinché tacesse e Luca: Quelli che camminavano davanti lo sgridavano perché tacesse. Il grido di pietà dei due ciechi, sì, venne udito dalla folla, ma non venne giustamente interpretato.

Molti erano convinti che quel modo di gridare, rappresentava un elemento di disturbo, quindi doveva essere messo a tacere a qualsiasi costo, per non creare una scena antipatica intorno a Gesù. Ma l’effetto di questo loro intervento, invece di avere avuto il risultato desiderato, produsse un grido più forte da parte dei due ciechi. È a questo punto che Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi faccia?». Marco e Luca che, parlano anch’essi del fermarsi di Gesù, il primo dice che Gesù ordinò che lo si chiamasse e il secondo ordinò che gli fosse condotto.

A questo punto, Marco introduce un particolare che né Matteo né Luca riportano, cioè: Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù (Marco 10:50). Si trattava senza dubbio del suo mantello, col quale si copriva. E, siccome questo capo di vestiario poteva impedirlo di muoversi agilmente, preferì metterlo da parte.

La domanda di Gesù: Che volete che io vi faccia, deve essere giustamente compresa, per non far dire al vangelo quello che esso non vuol dire, e, peggio ancora supporre che Gesù non conoscesse il perché quei ciechi gridassero in quella maniera, invocando la sua pietà. Dato per scontato che Gesù conosceva il reale bisogno di quei due imploranti, la domanda che Egli pone davanti a loro, mira essenzialmente esprimere con le parole della loro bocca, il motivo per il quale hanno gridato insistentemente.

Poiché i due ciechi sapevano perché avevano gridato così forte, non ebbero nessuna esitazione a dirgli: «Signore, che i nostri occhi si aprano!». A differenza di Matteo e di Luca, dove Gesù viene chiamano, Signore, Marco, preferisce chiamarlo Rabboni (Marco 10:51). Siccome i ciechi hanno detto chiaramente a Gesù quello che vogliono,
Gesù, mosso a pietà, toccò i loro occhi; e all’istante i loro occhi recuperarono la vista e lo seguirono.

Se Gesù compì il miracolo in quei ciechi, fu in virtù della sua pietà. È sempre infatti la pietà del Cristo che va incontro al bisogno dell’uomo che si rivolge a lui!

Si continuerà il prossimo giorno...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com