Eliseo:
Lui era già in Cristo, e pienamente cosciente di essere senza condanna. Cos'è dunque che gli fa "sospirare": "Misero me, uomo!"?
Credo che Paolo stesse personificando coloro che sono "nella carne" e\o "sotto la legge", miseri appunto perchè "non affrancati" (liberati) da quel corpo di morte. Usa a riguardo "il presente" per essere "più diretto" secondo me.
Credo anche che durante questa esposizione Paolo abbia "esclamato la prima parte del verso 25 (del cap.7) perchè sospinto dallo Spirito che li ha "ricordato" (fatto risentire) chi egli (Paolo) era ora (come se avesse aperto una parentesi con l'esclamazione della prima parte del verso 25) ma poi Paolo finisce di dire quello che è il verso 25, che ancora non aveva finito di dire.
Secondo me..
[Modificato da Info. 27/09/2010 01:58]