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Domenico34 - La prima moltiplicazione dei pani – Sommario, Prefazione, Introduzione. Capitoli 1-4

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2012 00:07
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03/03/2012 00:06

Per Agostino, gli avanzi hanno un altro significato.
«Che significato ha poi i frammenti avanzati? Si deve intendere cioè che ci siano certe verità ancora più segrete, che la folla non sempre può capire. E che fare di ciò che resta, di questi segreti che la folla non può penetrare, se non darli a chi può intenderli e insegnarli agli altri, come appunto erano capaci di fare gli apostoli?» [Cfr. Sant’Agostino, Commento al vangelo di S. Giovanni, I, pag. 376].

L’interpretazione data alle ceste


Ecco quello che scrisse Ambrogio, a proposito delle ceste che vennero riempite dagli avanzi.

«Ma per quale ragione Cristo riempì dodici ceste? Non fu forse per mettere fine alla prova cui fu sottoposto il popolo giudaico, in quanto «le sue mani servirono con le ceste» ? (Salmo 81:6) Cioè, il popolo che una volta raccoglieva l’argilla nelle ceste (Esodo 1:14), raccoglie ora, per mezzo della croce di Cristo, l’alimento celeste, e riempie con il nutrimento della fede ciò che una volta conteneva il fango dell’incredulità pagana. E questo non è un dono dato solo a pochi, ma è un dono dato a tutti. Nelle dodici ceste è raffigurata infatti la fede che sovrabbonda e che conquista tutte e dodici le tribù: ed ecco, «il pane rafforza il cuore degli uomini» (Salmo 104:15) [Cfr. Sant’Ambrogio, Commento al vangelo di S. Luca, I, pag. 332].

Se abbiamo riportato le interpretazioni summenzionate, non l’abbiamo fatto solamente per portare a conoscenza del lettore come hanno interpretato, Crisostomo, Ambrogio e Agostino il miracolo della prima moltiplicazione dei pani, ma principalmente per far conoscere che la loro spiritualizzazione è quanto mai fantasiosa, ed è capace di far dire al testo biblico quello che esso non vuol dire assolutamente.

Ogni tipo d'interpretazione, specie per quanto riguarda l’aspetto spirituale o le applicazioni spirituali che si vogliono fare, se sono troppo forzate, si finisce col mettere in giro quello che può giustamente definirsi il «frutto della speculazione umana», col pretesto di una profonda conoscenza spirituale. Indipendentemente dal fatto se il numero dei «cinquemila» ha avuto un significato spirituale, come anche le dodici ceste riempite dagli avanzi, la cosa più semplice e importante nello stesso tempo, è il dato di fatto che con quei cinque pani e due pesci, una folla di diverse migliaia di persone venne saziata.

Anche se il testo biblico non dicesse quanti erano le «donne e i bambini», il fatto però che venissero menzionati, dovrebbe portarci a considerare che il numero delle persone che mangiò a sazietà in quel giorno non fosse di cinquemila, ma forse, undici, dodicimila individui.

10. RIEPILOGO DEL MIRACOLO DELLA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI

Il luogo deserto

Il termine «deserto» che viene menzionato nel testo evangelico, non deve essere inteso come un luogo dove non c’è nessuna vegetazione; la presenza «dell’erba», infatti, non favorisce certamente quest'interpretazione. È più probabile del termine «deserto» indichi un luogo dove non c’èra abitazione, che piuttosto pensare ad un posto arido. Il fatto poi che questo luogo fu inizialmente scelto da Gesù, per starsene in disparte, aumenta, a nostro avviso, questa probabilità.

Le folle che seguirono Gesù

Le folle che seguirono Gesù, anche se erano nell’ordine di diverse migliaia di persone, venivano «dalle città». Quali furono queste città, il testo evangelico non glielo dice. Quello che bisogna mettere in risalto, perché è importante, è il fatto che le folle, oltre a venire dalle città, erano andate a piedi. Quest'elemento dimostra l’interessamento che c’era nei confronti di Gesù, anche se non si può parlare di gente che segue Gesù per fede. Il fatto poi che tra la folla vi erano degli infermi, anche se non è precisato che tipo d'infermità si trattasse, tutto questo ci porta a valutare maggiormente l’interessamento di queste persone per Gesù.

Il vedere di Gesù e gli infermi che vennero sanati

Anche se Gesù era diretto a ritirarsi «in disparte in un luogo deserto», non fu possibile però per lui di attivare il suo piano, vedendo quella gran folla. Davanti al bisogno reale delle persone, Gesù non rimase indifferente, e quindi non pensò al suo ritiro per riprendersi dallo choc avuto per la morte di Giovanni Battista, ma manifestò quali erano le sue reali tendenze verso gli afflitti e i sofferenti. Guarendo gli ammalati in quel giorno, Gesù, riaccese in loro la speranza per la vita.

I discepoli suggeriscono a Gesù di mandare tutti a casa

La logica umana, tante volte, per non dire sempre, acceca la mente e il cuore dell’uomo e non gli fa vedere nessun barlume di luce. Spessissimo, l’accorgimento e l’accortezza dell’uomo, rappresentano dei seri ostacoli alla fede, e la potenza del Signore viene limitata o impedita. Non solo questo, ma spesse volte si trasforma in una marcata manifestazione di egoismo, diventando così insensibile ad ogni reale necessità.

Si continuerà il prossimo giorno...
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