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Domenico34 - La prima moltiplicazione dei pani – Sommario, Prefazione, Introduzione. Capitoli 1-4

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2012 00:07
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22/02/2012 14:57


La prima moltiplicazione dei pani




INDICE DEL VOLUME




Prefazione
Introduzione

ACAPITOLO 1
LA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI
SECONDO IL RESOCONTO DI MATTEO
1. L’azione preparatoria per il miracolo
2. Il testo del racconto di Matteo
3. Come appare a Matteo la scena di quel giorno glorioso
4. La preparazione per la moltiplicazione dei pani
5. Un messaggio particolare per ogni discepolo di Gesù
6. Il significato che potrebbe avere i cinque pani e i due
pesci
7. Gesù ordina che le folle si mettano a sedere sull’erba
8. Quello che Gesù fece e disse
9. La conclusione del miracolo
10. Riepilogo del miracolo della prima moltiplicazione dei pani

CAPITOLO 2
LA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI
SECONDO IL RESOCONTO DI MARCO
1. Il testo
2. Preambolo
3. Una moltitudine di gente che si muove
4. Gesù vide una gran folla
5. Gesù insegnò molte cose
6. L’intervento dei discepoli presso il maestro
7. Il senso della risposta dei discepoli
8. L’ordine di Gesù

CAPITOLO 3
LA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI
SECONDO IL RESOCONTO DI LUCA
1. Il testo
2. Preambolo
3. Gesù accoglie le folle
4. Parlava loro del regno di Dio
5. Gesù guarì quelli che avevano bisogno di essere guariti
5 bIsaia «E guariva quelli che avevano bisogno di guarigione 6. L’intervento dei dodici per quella situazione particolare
7. La risposta di Gesù e la sua conseguenza

CAPITOLO 4
LA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI
SECONDO IL RESOCONTO DI GIOVANNI
1. Il testo
2. Preambolo
3. La folla che segue Gesù
4. Gesù sale sul monte
5. Gesù vide la gran folla e si prepara per operare
6. La parte conclusiva della moltiplicazione dei pani
7. Riepilogo generale

BIBLIOGRAFIA

PREFAZIONE

Scrivere un libro che tratti della “Prima moltiplicazione dei pani”, non è forse voler dire più di quello che il Vangelo ci racconta in proposito? Sì, diranno certuni. Eppure l’esegesi biblico?storica che il pastore Domenico Barbera fa su questo testo è molto interessante.

Notiamo subito che certi “Padri della chiesa” nell’intento di voler trarre un’applicazione spirituale da tutti i particolari esposti nel racconto evangelico, sono andati troppo avanti e, a mio avviso, si sono resi in un certo modo anche ridicolo.
Come conciliare l’orzo (materia del pane) col «calpestare il fasto dei banchetti sontuosi» ? (Giovanni Crisostomo)

Come assimilare «i cinque pani al latte» ? (Abrogio)
Come intravedere I «cinque libri di Mosè» nei 5 pani (Agostino)
Come sostenere che quelli che si siedono sull’erba sono ancora carnali e amano le mollezze? (Abrogio + Agostino)

Come affermare che la distribuzione dei pani e dei pesci fatta dagli apostoli «preannunciava l'assegnazione del sangue e del corpo del Signore»? (Ambrogio)
Potremmo continuare nel citare le svariate e cervellotiche interpretazioni patristiche, ma il lettore le troverà lui stesso nel leggere quest’opera.
Il pastore Domenico Barbera, che non è al suo primo lavoro, lungi dal fare applicazioni spirituali, prende in esame i quattro racconti della “Prima moltiplicazione dei pani” riportati dai quattro evangelisti e si sofferma intelligentemente sugli atti (della folla, dei discepoli, di Gesù) per sottolineare e mettere in primo piano l’opera miracolosa di Gesù, il quale, non solo moltiplica, ma “crea” oltre misura il pane e i pesci per sfamare la moltitudine che lo seguiva.

Scopo di quest’opera: proclamare che l’era dei miracoli non è tramontata e non tramonterà, poiché la Scrittura afferma che Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13: 8).

Nino Tirelli

INTRODUZIONE

La prima moltiplicazione dei pani che Gesù fece durante il corso del suo pubblico ministero in Palestina, è narrata da tutti e quattro gli evangelisti. La cosa che va subito notata nonostante che tutti e quattro gli evangelisti raccontino lo stesso episodio, è il fatto che ognun di loro mette in evidenza certi particolari, che potrebbero essere interpretati com'elementi contraddittori atti a mettere in dubbio la stessa storicità dell’evento, con l’inevitabile conseguenza di non portarci a valutare separatamente quello che gli evangelisti dicono, per conoscere esattamente quello che si verificò in quella particolare circostanza, e magari spingerci a formulare una richiesta per sapere chi dei quattro evangelisti racconta il vero intorno a quello che esattamente si verificò in quella giornata. Ma se questi particolari vengono valutati nel contesto dell’episodio evangelico per il quale l’evento della «prima moltiplicazione dei pani» viene narrato, e, tenendo soprattutto conto dello scopo per quest'ogni evangelo è stato scritto, non solo sarà rimossa la curiosità tendente a sapere chi dei quattro scrisse il vero, ma si potranno maggiormente capire e valutare questi particolari che, indubbiamente, ci forniranno motivi di riflessioni, per meglio valutare l’opera di Gesù, non solo per ciò che insegnò con la Sua parola, ma anche per quello che Egli fece manifestando il Suo potere miracoloso in mezzo agli uomini e in loro favore.

Ovviamente, l’esame che condurremo intorno alla narrazione evangelica della «prima moltiplicazione dei pani», avrà come obbiettivo, quello di mettere in risalto la «storicità» di quest'evento, differenziarlo dall’altro conosciuto come la «seconda moltiplicazione dei pani», ma soprattutto di esaminarlo a proposito di quello che ogni evangelista dice, così da avere un quadro completo di questa meravigliosa manifestazione del potere miracoloso di Gesù.

In questi tempi in cui l’evento miracoloso viene messo in dubbio e screditato da un numero rilevante di persone, è necessario, non solo prendere una ferma posizione contro l’ateismo secolare, ma anche contro il formalismo religioso, che rigetta facilmente le varie manifestazioni divine, adducendo la motivazione che il tempo dei miracoli è ormai tramontato, ed è soltanto un ricordo del passato, dei periodi antichi, in cui le manifestazioni miracolose si rendevano necessarie, soprattutto per la propagazione dell’evangelo.

Per noi che crediamo alla veracità della parola evangelica e di tutta la S. Scrittura in genere, è importante, non solo considerare l'opera miracolosa di Gesù di quei tempi lontani, ma considerarlo soprattutto tenerne presente la «continuità» ai nostri giorni.

Il migliore augurio che possiamo formulare, non è solamente che ognuno che leggerà le pagine che seguono possa trarne profitto, ma che soprattutto si apprezzasse e si valutasse l’opera miracolosa di Gesù e sapendo che Egli è lo stesso «ieri, oggi e in eterno», questa fede rimanga ferma nella nostra mente e nel nostro cuore, come un saldo pilastro.
Ringraziamo vivamente il caro fratello Nino Tirelli per il lavoro intelligente che ha condotto, nel revisionare quest’opera.

Domenico Barbera

Si continuerà il prossimo giorno
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