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Domenico34 – I segni che accompagneranno coloro che avranno creduto

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2011 00:06
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Sesso: Maschile
03/10/2011 00:11

Per appagare il desiderio di Dio

Dio vuole che ogni credente, salvato mediante il sangue di Gesù Cristo, sia ripieno dello Spirito Santo. Non importa se si sia grandi o pici, bianchi o negri, ricchi o poveri, ti o ignoranti, maschi o femmine; non importa se si è semplici, senza nessuna responsabilità nella Chiesa, o pastori, evangelisti o missionari. Se il credente non è ripieno dello Spirito Santo, il Divino desiderio non viene appagato.

Per essere utili nella Comunità

Quando citiamo Atti 6, pensiamo all'istituzione dei «diaconi» nella Chiesa. Anche se questo termine diacono non compare nel testo greco, tutti gli studiosi e commentatori sono d'accordo che Atti 6 debba essere considerato il primo riferimento «all'ufficio del diaconato». In una chiesa che crescesse ogni giorno, era assurdo pensare che gli apostoli soli potessero far fronte a tutte le necessità della Comunità. Perciò i «dodici», suggerirono alla moltitudine di discepoli di trovare tra loro degli uomini che avevano tre requisiti: buona testimonianza, ripieni dello Spirito Santo e sapienza.

L'ufficio del diaconato, secondo questo testo, consisteva nel ministrare alle mense». Non aveva niente a che fare l'amministrare cose spirituali, perché a questo pensavano gli apostoli. Quale bisogno c'era, quindi, che i selezionati avessero il requisito di essere «ripieni dello Spirito Santo»? La buona testimonianza era necessaria, la sapienza altrettanto, ai fini di una buon'amministrazione, ma l'essere "ripieni dello Spirito Santo", a che cosa sarebbe servito?

Oggi, di questa norma se ne fa poco conto, quando si pensa ai nostri attuali «Comitati di Chiesa». Si mettono facilmente persone che hanno una certa posizione sociale, un certo prestigio nella società; magari con una cultura spiccata, adducendo che simili individui saranno un valido aiuto nella vita amministrativa di una Comunità. Ma per gli apostoli era estremamente necessario, nonostante che il lavoro consistesse nel ministrare alle mense, che i prescelti fossero «ripieni dello Spirito Santo».

La Chiesa non è una società di uomini d'affari, che deve assegnare posto alla cultura, all'intelligenza umana. La Chiesa è il corpo di Cristo, come tale non appartiene all'uomo, ma a Dio; e le cose di Dio devono essere amministrate da esseri umani e donne che, oltre ad avere buona testimonianza e sapienza, siano «ripieni dello Spirito Santo».

Per essere testimoni di Cristo

Voi mi sarete testimoni, quando lo Spirito Santo verrà su voi (Atti 1:8).


È vero che questo testo si riferisce agli apostoli e all'opera che loro avrebbero svolto, in obbedienza al comando di Cristo, ma è anche uno scritto che si può applicare ad ogni singolo credente. Infatti, se un credente non ha niente da testimoniare - e testimoniare significata dire cose che si sono viste o sentite, non solamente per quanto concerne la vita degli altri, ma principalmente per quanto riguarda il modo di vivere propria - vuol affermare che non è credente; e se non è credente, come potrà parlare di una persona, di cui non ha conoscenza diretta? Per poter, quindi, testimoniare di Gesù e dell'Opera Sua, occorre che il credente sia ripieno dello Spirito Santo, perché sarà appunto lo Spirito Santo che renderà efficaci le nostre parole con le quali si parla di Gesù.

Per essere efficaci nella testimonianza dell'opera di Cristo

Stefano, uno dei “sette”, (Atti 6:5) scelto all'inizio per ministrare alle mense, era un uomo ripieno di fede e di Spirito Santo. Era
pieno di fede e di potenza, e faceva gran prodigi e segni fra il popolo (Atti 6:8).

Leggiamo che
non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito per il quale egli parlava (v. 10).

E nel capitolo sette, la sua parola è tanto potente e penetrante nello stesso tempo, da paragonarla ad un «Pubblico Ministero», che, davanti alla corte, non ha nessuna paura di elencare i capi d'accusa e chiedere con fermezza la condanna dell'accusato.

Solo lo Spirito Santo, di cui Stefano era ripieno, poteva dargli tutta la franchezza e tutta l'efficacia, che manifestò davanti a quegli uomini, quando testimoniò dell'Opera di Dio e di Gesù Cristo, e quando disse:

Ecco, io vedo i cieli aperti, ed il Figliol dell'uomo in piedi che sta alla destra di Dio (Atti 7:56).

Per essere efficaci nell'opera del ministero

Quando si pensa all'opera del ministero, di solito si pensa all'abilità del ministro. Un ministro per essere abile, dovrà avere un'adeguata preparazione teologica, attestati accademici, comprovanti la sua abilità. Oggi siamo in tempi in cui si dà più importanza agli attestati accademici che al riempimento dello Spirito Santo. Non ci dobbiamo meravigliare che tanti predicatori e missionari, pur avendo attestati accademici, non conoscano nella loro vita cosa sia «essere ripieni dello Spirito Santo».

Si continuerà il prossimo giorno...
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