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Domenico34 – Quel che la Bibbia riferisce intorno a Satana – Capitolo 4. Satana – nelle epistole e nell’Apocalisse

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2011 00:19
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Età: 90
Sesso: Maschile
06/04/2011 00:26

Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.
Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione
(2 Timoteo 4:7-8).

7) 1 Tessalonicesi 2:18

Perciò più volte abbiamo voluto, almeno io, Paolo, venire da voi; ma Satana ce lo ha impedito.
Come ha fatto Satana ad impedire le varie volte che Paolo si proponeva di visitare i Tessalonicesi, non ci viene dato di sapere. Però, gli impedimenti che egli incontrava nelle sue iniziative missionarie di recarsi dai Tessalonicesi, non aveva nessun dubbio che era Satana a procurarglieli.

Forse ai nostri giorni, con la mentalità del modernismo che si basa su tutto ciò che si vede con i propri occhi, non saremmo disposti ad accettare e a credere a simili cose, specie quando si pensa che ci sono moltissimi che non credono all’esistenza di Satana.

Se si tiene presente che Satana è il nemico dei seguaci di Gesù Cristo e di tutte le loro iniziative tendenti allo sviluppo e al progresso del regno di Dio, non sarà difficile accettare che, lo stesso accanimento che Satana manifestava ai tempi di Paolo, lo manifesta anche ai nostri giorni, verso tutti quelli che con ferma e decisiva determinazione, vogliono proseguire nella propagazione del vangelo di nostro Signore, e Salvatore, Gesù Cristo.

Paolo non ci specifica i vari casi in cui vedeva che veniva impedito da Satana. Si può pensare, per esempio, che la visita di un nostro parente o di un nostro conoscente, nel giorno e nell’orario del culto, sia un impedimento di Satana, per non fare andare il credente in chiesa?
Eppure, questo strano fenomeno o questa strana coincidenza, ritenuti da diversi casi innocui, non vengono considerati operazioni che svolge Satana, servendosi di un parente, di un amico, di un compagno di lavoro. Se il credente cura la relazione con Dio e la comunione con la fratellanza, comprenderà facilmente le varie mosse di Satana, e non cederà alle sue lusinghe e ai suoi compromessi.

Se non fai niente per l’opera del Signore, non ti impegni per le cose di Dio, stai pur certo che Satana non ti disturberà. Ma se ti impegni, anche nelle piccole cose per il tuo Signore, Gesù Cristo, dovrai aspettarti che Satana si leverà per fermare i tuoi passi e rendere inutili le tue iniziative.
Ma non ti scoraggiare, non venir meno nel tuo zelo; continua a servire il Signore con tutta la tua vita, ed Egli non mancherà di aiutarti nel cammino della tua esperienza cristiana, dandoti luce ed intendimento, perché tu possa compiere il tuo terrestre pellegrinaggio.

[FIM=13pt]8) 2 Tessalonicesi 2:9

La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi.

Che l’empio di cui parla Paolo in questo passaggio sia l’anticristo, è convinzione quasi generale degli studiosi della Bibbia e commentatori. Non c’è però unanimità per quanto riguarda l’anticristo, se deve essere considerato una singola persona o un insieme di sistemi.
Per il tema che stiamo trattando, la faccenda dell’anticristo, non rientra nella nostra iniziativa; quello che invece rientra appieno titolo sul nostro soggetto, è l’opera che svolgerà Satana, su questo personaggio di cui parla Paolo.

a) La precisazione di Paolo

Per quanto riguarda la venuta di quest’empio, l’apostolo fa delle precisazioni che servono per individuare il soggetto che stiamo trattando. L’azione di Satana è messa in chiara evidenza, perché appunto sarà proprio lui che, con il suo intervento particolare, spingerà e guiderà l’apparizione dell’empio.
Con quest'iniziativa si può ben capire che Satana, manifesterà il suo assenso che equivarrà ad una vera approvazione, nella venuta dell’empio. In ultima analisi, questo significa che quell’empio che apparirà sulla scena, avrà il favore di Satana, visto che egli stesso gli darà il suo pieno appoggio e gli concederà il suo potere demoniaco.

b) Le opere che l’empio compirà

Siccome il potere conferito da Satana, sarà per operare ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi, logicamente Paolo, davanti ad una simile manifestazione, si affretta a precisare che si tratterà di segni e di prodigi bugiardi, non perché non saranno veri, ma perché avranno lo scopo di ingannare e portare le persone lontane da Dio e da Cristo Gesù.
Un’opera potente, di segni e di prodigi, mette in risalto l’aspetto religioso e nello stesso tempo richiama alla memoria l’evento miracoloso.

Davanti ad una tale manifestazione, come per esempio, la guarigione di un paralitico o il recupero della vista di un cieco, le persone che assisteranno a simili eventi, saranno portate a riconoscere in quelle opere, la potenza di Dio, e non avranno il minimo sospetto che si tratterà invece della manifestazione di una potenza satanica.
Un esempio biblico, potrà ulteriormente illuminarci e farci comprendere quello che stiamo affermando. Al tempo del gran risveglio spirituale nella città di Samaria, le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva (Atti 8:6). Si racconta che nella stessa città,

vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante.
Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: «Questi è "la potenza di Dio", quella che è chiamata "la Grande».
E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le sue arti magiche
(Atti 8:9-11).

Per quello che Simone faceva, le persone erano convinte che non si trattava della potenza demoniaca, ma era la grande potenza di Dio che agiva in lui. Però, quando Simone offrì del denaro a Pietro, per acquistare il dono di Dio, la risposta fu:

Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio.
Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore.
Vedo, infatti, che tu sei pieno d’amarezza e prigioniero d’iniquità»
(Atti 8:21-23).

Se non ci fosse stato l’intervento dell’apostolo Pietro, Simone non sarebbe stato smascherato, e le persone di Samaria, non avrebbero conosciuto che la potenza che agiva in Simone, non era quella di Dio, ma quella di Satana.
Martin Lutero, ai suoi giorni affermava: Satana sa costruire la pendola ma non è capace di costruire il coperchio.

9) 1 Timoteo 1:20

Tra questi sono Imeneo e Alessandro, che ho consegnati a Satana affinché imparino a non bestemmiare.

Sui due nomi menzionati del nostro testo, sono stati avanzati sospetti di storicità, nonostante che in 2 Timoteo 2:17 compaiano nuovamente e 2 Timoteo 4:14, menzioni il solo Alessandro. [Per quanti fossero interessanti a questo raggionamento, cfr. Lorenz Oberlinner, Le lettere pastorali, Tomo primo. La prima lettera a Timoteo, pagg. 138-145, nota 30; Le lettere pastorali. Tomo secondo. La seconda lettera a Timoteo, pagg. 149-150] I commentatori si domandano se l’Alessandro di questo testo sia lo stesso dei due passaggi precedenti. L’espressione ho consegnato a Satana, ha senza dubbio lo stesso significato di (1 Corinzi 5:5).

Credendo alla storicità d'Imeneo, Alessandro e Fileto, e, tenendo presente che essi vengono nominati in un contesto di quelli che hanno fatto naufragio in quanto alla fede, si capisce che per un tempo, essi hanno professato la diritta fede ma che, in un secondo tempo, hanno abbracciato l’eresia e si sono addirittura schierati contro Paolo.

Il detto di (2 Timoteo 4:14) Alessandro il ramaio, mi ha procurato molti mali, qualcuno pensa che nel processo che Paolo subì, abbia potuto testimoniare contro l’apostolo, per la sua definitiva condanna [Cfr. Donald Guthrie, Le epistole pastorali, pag. 201]. Infine, qualche altro ha pensato che, il nominativo del nostro passaggio, non è lo stesso di quello di (1 Timoteo 1:20), ma si tratta di quell’Alessandro menzionato in (Atti 19:33).

Si continuerà il prossimo giorno...
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