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turibolo - Romani 8:1 - Del modo di camminare

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2010 10:14
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21/09/2010 10:17

Re: Re: Re:
eliseo., 19/09/2010 11.35:


Pace Roberto,
io credo che Giuda possa esserci d'esempio.
Egli era insieme ai discepoli, e anche lui fu mandato insieme agli altri ad annunciare il Regno di Dio, e ricevette la medesima autorità degli altri nel guarire, scacciare i demoni, etc...

E riguardo "non appena ci si volge indietro" io penso che la pecora è e rimane pecora, ma poi il Padre, che ama il figliuolo, lo flagella, lo corregge, perchè ha cominciato in lui un'opera e perchè deve far comparire dinanzi a se una Chiesa "senza rughe"

Riguardo Paolo penso che stava parlando alle pecore, pecore che strada facendo possono "distogliersi", ma da qui al (ri)diventare "capre"...


Riflettiamo, in virtù di che cosa o di chi una "pecora è pecora"?
Chi l'ha "fatta" pecora?
E che ne è della capra? Chi l'ha fatta "capra"? Non c'è "salvezza" per la "capra"?
Dio non ama la "capra", non vuole "iniziare un'opera" nella capra?

Dunque ricapitoliamo: Tutti eravamo "capre", o "pecore senza Pastore" (Gesù infatti parlava di "pecore di un'altro ovile"...).
Per tutte le capre allora, c'è la possibilità di acquisire una "nuova natura" e diventare "pecora"; Anzi se penso alle parole di Gesù "imparate da Me, perchè Io son mansueto e umile di cuore", più che di "pecore" dovremmo parlare di "agnelli"...., ma questo potrebbe essere un'altro discorso.

Rimanendo a parlare di pecore perciò, le pecore saranno coloro che un tempo erano state "capre", hanno ascoltato la voce del Pastore, l'hanno riconosciuto come "il Messia" e l'hanno seguito, o almeno hanno iniziato questo cammino di seguire il Buon Pastore.

Ora, come abbiamo visto con Giuda, e ancora prima con tutti quei discepoli che alle "parole dure" di Gesù se ne andarono, si è "pecora" e si rimane tale solamente se si segue il Buon Pastore fino alla fine, cioè alla Croce, e più "concretamente", fino all'ultimo respiro.
È la morte infatti, "l'ultimo nemico", ed è col perseverare fino alla fine, che si ottiene la corona della vita.

Ora, c'è chi come Giuda manifesta la sua vera "natura" in modo chiaro e inequivocabile tra i viventi, e c'è invece chi non la manifesta in modo "eclatante". Dopotutto bisogna pensare, che Giuda stesso era tra quelli che affermarono: Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di Vita Eterna!

Gesù diceva: "quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro è perito, tranne il figliuol di perdizione." (Giovanni 17:12)
Aveva forse Dio dato a Gesù una "capra"? No. Dio aveva dato a Gesù (in Giuda) una delle "pecore perdute della casa d'Israele".
Non c'era forse possibilità per Giuda di "diventare pecora"? Eppure, Dio l'aveva "dato a Gesù", l'aveva "raccolto" fra le pecore disperse della casa d'Israele.

Che vuol dire dunque che "una pecora resta pecora"?
Vuol dire che "una capra resta capra"?
Non rischiamo con questo concetto, di far entrare una "certa dottrina" attraverso la "porta di servizio"?

Chiunque ha riconosciuto nel Cristo il Messia e il proprio Salvatore è chiamato ad essere pecora, in quanto è chiamato ad ascoltare, seguire e ad ubbidire alla voce del Buon Pastore.
Chiunque intraprende questo cammino al seguito del Buon Pastore dunque, "nel gregge", è una pecora, in virtù della chiamata del Cristo, avendola accettata "positivamante" (con un "Si").

Con la chiamata e i primi passi però, questo "cammino" è solo agli inizi, e tutti coloro che lo intraprendono "seguono" il Buon Pastore, e sono "pecore". Ma, arriveranno tutti alla fine di questo "cammino" avendo "lottato e serbata la Fede"?

Questo "cammino" in fondo, darà ad ognuna di quelle "pecore" diventati tali in virtù della chiamata del Cristo, la possibilità di "spogliarsi" della natura di "capra" che le è propria e rivestirsi della "nuova natura" in Cristo.
Il Cristo dipendeva dal Padre in ogni cosa, e così pure le "Sue pecore" dovranno imparare a dipendere dal Padre in ogni cosa (Padre che comunque, ha dato ogni Autorità al Figliuolo).
Chiunque dunque cerchi di arrabattarsi e di ottenere qualcosa con le proprie forze, da sè stesso, dimostra con i fatti di non aver acquisito la "natura della pecora", ma di aver conservato quella della capra, che "sopravvive" anche senza le "cure e la guida" del Pastore.

Davanti al Trono poi, saranno rese manifeste queste due "nature", e le pecore staranno alla Sua destra, mentre le capre alla Sua sinistra.
E la "responsabilità" delle capre, ricadrà su loro stesse, in quanto pur avendo avuto la possibilità di "essere pecore", hanno preferito rimanere "indipendenti", sufficienti a sè stessi, perchè hanno amato sè stessi più che il Buon Pastore e le Sue "cure".

Fino a che ci sono false pecore, ci saranno sempre stranieri e mercenari. Invece la pecora vera fugge lo straniero e mercenario, e corre al vero pastore, la falsa, per un misterioso lavoro del suo spirito, fugge dal vero Pastore, e va in cerca del mercenario; anche se questo la tosa e la storpia. Misteri dello spirito..........


Pace Daniele,
Satana va in giro come un leone ruggente, e ha sotto "mira" le anime che si convertono al Cristo, in quanto tutte le altre già gli appartengono.
Sotto questo punto di vista, che poi è un dato di fatto dunque, non credo che possiamo dire che "il mercenario" esiste perchè ci sono le "false pecore", ma è piuttosto al contrario: Le "vere pecore", vengono minacciate e "perseguitate" da Satana, che si usa dei "mercenari" per i suoi scopi, rapire le "pecore" dalle mani del Buon Pastore.

Ed è qui che si "manifesta" la distinzione fra pecore e capre. Le "pecore" riconoscono la voce del Buon Pastore e lo seguono, indipendentemente dal "mercenario", mentre le "capre", dal momento che sono comunque "indipendenti e sufficienti a sè stesse" e non hanno imparato a seguire e riconoscere la voce del Buon Pastore, approfitteranno (com'è proprio della loro natura) del "mercenario", fino a quando questi farà loro comodo. E non appena il mercenario si dilegua, se ne andranno a cercare (da perfette capre) il prossimo, sempre per i propri comodi.

Se pensiamo ad Israele infatti, molto spesso Dio accusava i "capi" di essere dei mercenari, di spogliare e "spellare" il gregge, e non sempre questo era attribuito alle "false pecore", e mai il gregge veniva "chiamato" a ribellarsi al "mercenario", che io ricordi...
È anche vero comunque, che di solito il popolo, "ordinava" i Profeti secondo le proprie voglie, "offrendosi" in questo modo, ad ogni sorta di "mercenario".

E lo stesso accade anche oggi, ma non perchè "le pecore sono pecore" e "le capre sono capre", ma semplicemente perchè non tutti coloro che sono stati chiamati ad essere pecore, vogliono veramente essere "pecore" e dipendere in ogni cosa dal Padre per mezzo del Suo Figliuolo Gesù il Cristo, in quanto molti di loro amano la loro "indipendenza" e la loro "sufficienza", preferendo di fatto restare "capre", piuttosto che diventare delle "povere pecore" indifese e insufficienti a sè stesse.





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