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info. - La libertà cristiana - Libertà alla nuova nascita

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2010 22:49
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12/09/2010 19:15

Pace a tutti

prima di entrare nel merito provo a fare una domanda, se almeno la domanda è chiara, intanto si potrà rispondere a questa, poi eventualmente inserirò dell'altro, preferisco non caricare troppo per adesso la partenza su questa riflessione (capirete di più e meglio in seguito)

Dunque...quello che vorrei chiedere è questo: Nel momento che si diventa figliuoli di Dio da cosa siamo liberati?

Pace. Dio vi benedica [SM=g8425]
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13/09/2010 12:31

Siamo liberati dal passato e proiettati versi il futuro in Dio.
.....e cammineremo col Signore.......
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13/09/2010 12:42

Salvo per piacere puoi dettagliare la tua risposta. [SM=g8425]

Intanto credo di poter dire che siamo liberati dalla potestà di satana; e riguardo la schiavitù del peccato? [SM=g8192]
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13/09/2010 14:52

io so di essere controcorrente semplicemente perchè non condivido la superficialità con cui viene amministrato il consiglio della parola di Dio.
Ciò detto ritengo che certe parole dovrebbero essere considerate relative e progressive come dire che siamo stati liberati dalla podestà di Satana. Credo che solo chi può dire"il Principe di questo mondo viene a me ma non trova nullo di suo" può dire in senso assoluto questo.
In quanto al resto, Gesù disse: "Chi fa il peccato è servo del peccato....."
Se il Figliuolo vi franca, allora voi sarete veramente franchi......
Considerare bene questo può essere di aiuto a capire, ma ora devo andare; vedremo più in là.....
.....e cammineremo col Signore.......
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13/09/2010 15:54

Dunque...vediamo di aggiungere qualcosa: al momento del nostro ravvedimento e conversione grazie al sacrificio di Cristo, per la fede noi nasciamo di nuovo, ed i nostri peccati ci sono perdonati.

Perdonati! ma siamo anche purificati? perchè io leggo nella Scrittura:

"Avendo purificate le anime vostre coll’ubbidienza alla verità per arrivare a un amor fraterno non finto, amatevi l’un l’altro di cuore, intensamente," 1°Pietro 1:22

perciò se la purificazione ce l'ho con l'ubbidienza alla Verità questo significa che è un processo, ma nel frattempo? cosa è successo? mi sono pentito, mi sono convertito, sono stato perdonato, ma non purificato? e che cosa comporta questo non essere stato purificato?

Quello che voglio arrivare a chiedere e capire, quanto del passato è ancora presente? tutto solo che adesso abbiamo delle armi per fronteggiare questi nemici compresa ovviamente la carne?

Perchè se così è allora c'è la carne..! (tra l'altro Paolo chiama i Corinti "carnali") e cosa vuol dire che c'è la carne? forse vuol dire "solamente" che la carne spinge in una direzione e che noi ora possiamo contrastarla? possiamo dire che quel vizio non c'è più con la nuova nascita? o quella tendenza? o quel modo di fare? in pratica allora la purificazione serve per far si che la carne smetta di spingere contrariandosi allo Spirito, ma solo questo fà perchè alla nuova nascita si è liberati dalla schiavitù dei vizi, abitudini, etc..?

E già questo potrebbe essere un punto dove fare chiarezza, anche se non ho toccato il punto centrale. Ma credo sia meglio fermarsi e aspettare in caso ci fosse qualche risposta
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13/09/2010 21:38



Dunque...vediamo di aggiungere qualcosa: al momento del nostro ravvedimento e conversione grazie al sacrificio di Cristo, per la fede noi nasciamo di nuovo, ed i nostri peccati ci sono perdonati.

Perdonati! ma siamo anche purificati? perchè io leggo nella Scrittura:

"Avendo purificate le anime vostre coll’ubbidienza alla verità per arrivare a un amor fraterno non finto, amatevi l’un l’altro di cuore, intensamente," 1°Pietro 1:22

perciò se la purificazione ce l'ho con l'ubbidienza alla Verità questo significa che è un processo, ma nel frattempo? cosa è successo? mi sono pentito, mi sono convertito, sono stato perdonato, ma non purificato? e che cosa comporta questo non essere stato purificato?



Il perdono che si riceve da Dio per la fede in Cristo, è totale, nel senso che non ci sono peccati che vengono lasciati per una fase successiva. Questo concetto viene espresso chiaramente dai seguenti passi:

Efesini 4:32, Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

Colossesi 2:13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati.

Si direbbe: perché “perdonati in Cristo? Perché è stato Gesù che ha preso su di sé tutti i nostri peccati e li ha portati sulla croce. Al Calvario, inoltre, Gesù, con la sua morte, ha pagato l’intero nostro debito; e, da nemici che eravamo con Dio, siamo stati riconciliati con Lui, mediante il sangue della croce, come afferma la Parola del Signore.

Colossesi 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.

Questo ci afferma che il perdono dei peccati del peccatore, è strettamente vincolato in Cristo, cioè fuori di Lui, non c’è perdono.

Inoltre, il perdono implica la “purificazione”, visto che il peccato viene paragonato come una sporcizia, una sozzura: il sangue di Gesù, ci purifica da ogni peccato. 1 Giovanni 1:7 lo afferma. Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.



Quello che voglio arrivare a chiedere e capire, quanto del passato è ancora presente? tutto solo che adesso abbiamo delle armi per fronteggiare questi nemici compresa ovviamente la carne?



Con il perdono e la purificazione dei nostri peccati, il passato viene cancellato, nel senso che non ci sono più, ma la carne rimane, cioè quella parte del nostro essere che fa guerra contro lo spirito, volendo significare quello che dici tu: "Solamente" che la carne spinge in una direzione e che noi ora possiamo contrastarla”, con l’aiuto dello Spirito Santo che si trova in noi.
Per fase “successiva”, non bisogna intendere il perdono e la purificazione, bensì la santificazione, che è un processo continuo che trae la sua radice dalla nostra obbedienza a Dio e alla Sua Parola.
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15/09/2010 01:13

Pace Domenico, scusa per la brevità..



Il perdono che si riceve da Dio per la fede in Cristo, è totale, nel senso che non ci sono peccati che vengono lasciati per una fase successiva



Con il perdono e la purificazione dei nostri peccati, il passato viene cancellato, nel senso che non ci sono più,


Dunque...con il perdono non si è sotto giudizio (Giov.3:18), in riferimento al 1° quote tu intendi che non vengono lasciati per una fase successiva i peccati o i peccati con le sue conseguenze? se diciamo che è la 2° opzione quella giusta, stiamo dicendo che alla nuova nascita l'ubriaco smette di ubriacarsi? il giocatore d'azzardo smette di giocare?..etc..con li altri esempi.

Riguardo quest'altro intervento



Inoltre, il perdono implica la “purificazione”, visto che il peccato viene paragonato come una sporcizia, una sozzura: il sangue di Gesù, ci purifica da ogni peccato. 1 Giovanni 1:7 lo afferma. Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.]


..leggo.."..ma se camminiamo..". Mi esprime uno "strada facendo" che dura tutta una vita



Per fase “successiva”, non bisogna intendere il perdono e la purificazione, bensì la santificazione, che è un processo continuo che trae la sua radice dalla nostra obbedienza a Dio e alla Sua Parola.


Poiché dunque abbiam queste promesse, diletti, purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio. 2°Corinzi 7:1

E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’esso è puro. 1°Giovanni 3:3

(ps ho preso i versi usando la funzione "ricerca" dal mio software ma non ho letto il contesto)

Possiamo dire che la santificazione è uno "stato" e la purificazione il "processo" per arrivare a quello stato? Grazie

Abbiate pazienza ancora un pò e poi inserirò qualcosa che sembrerà voltare pagina, in realtà non è così, anzi..; ma devo ricevere ancora qualche risposta prima di addentrarmi..

Pace a tutti [SM=g8425]
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15/09/2010 04:16



Dunque...con il perdono non si è sotto giudizio (Giov.3:18), in riferimento al 1° quote tu intendi che non vengono lasciati per una fase successiva i peccati o i peccati con le sue conseguenze? se diciamo che è la 2° opzione quella giusta, stiamo dicendo che alla nuova nascita l'ubriaco smette di ubriacarsi? il giocatore d'azzardo smette di giocare?..etc..con li altri esempi.



Con il perdono non si è più sotto il giudizio, per il semplice fatto che è stato rimosso l’atto di accusa davanti a Dio. Ragion per cui, in vista di quello che Gesù Cristo ha fatto al Calvario, Paolo può affermare: Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù (Romani 8:1).

Per “fase successiva”, non intendo assolutamente affermare che con il perdono, Dio lasci da parte alcuni peccati, per perdonarli più in là; Egli quando rimette i peccati, (per usare un esempio giuridico) pulisce interamente la felina penale. In virtù di quest’atto di clemenza divina, Dio “giustifica il peccatore”, e lo considera davanti a Lui, come se il peccatore non avesse mai peccato. Questa è la dottrina della giustificazione.

La conseguenza del peccato, rimane nella vita del peccatore. Un esempio classico è la morte fisica. Paolo la considera salario del peccato (Romani 6:23). Se l’ubriaco, (faccio un esempio) a motivo della sua ubriachezza fa un incidente tale da causargli uno stato di paralisi permanente, con il perdono, Dio cancella dal suo libro il peccato dell’ubriachezza, ma la conseguenza di questo peccato, che ha determinato uno stato di paralisi permanente, gli rimane nel corpo del peccatore.



..leggo.."..ma se camminiamo..". Mi esprime uno "strada facendo" che dura tutta una vita



Ho citato 1Giovanni 1:7, per provare che con il perdono avviene anche la purificazione, mediante il sangue di Gesù. Questo, però non cancella il beneficio che si ha nell’avere comunione gli uni con gli altri. La santificazione è un continuo impegno a camminare nelle vie di Dio e nel Suo timore.



ossiamo dire che la santificazione è uno "stato" e la purificazione il "processo" per arrivare a quello stato? Grazie



Certamente!
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15/09/2010 09:11

Pace e buongiorno [SM=g8226]


Con il perdono non si è più sotto il giudizio, per il semplice fatto che è stato rimosso l’atto di accusa davanti a Dio. Ragion per cui, in vista di quello che Gesù Cristo ha fatto al Calvario, Paolo può affermare: Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù (Romani 8:1).


Infatti possiamo leggere anche:
"E a lui voi dovete d’essere in Cristo Gesù, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione," 1°Corinzi 1:30



Per “fase successiva”, non intendo assolutamente affermare che con il perdono, Dio lasci da parte alcuni peccati, per perdonarli più in là; Egli quando rimette i peccati, (per usare un esempio giuridico) pulisce interamente la felina penale. In virtù di quest’atto di clemenza divina, Dio “giustifica il peccatore”, e lo considera davanti a Lui, come se il peccatore non avesse mai peccato. Questa è la dottrina della giustificazione.


D'accordo



La conseguenza del peccato, rimane nella vita del peccatore. Un esempio classico è la morte fisica. Paolo la considera salario del peccato (Romani 6:23). Se l’ubriaco, (faccio un esempio) a motivo della sua ubriachezza fa un incidente tale da causargli uno stato di paralisi permanente, con il perdono, Dio cancella dal suo libro il peccato dell’ubriachezza, ma la conseguenza di questo peccato, che ha determinato uno stato di paralisi permanente, gli rimane nel corpo del peccatore.


Ecco Domenico (ma chiunque può intervenire) io non parlavo di una ulteriore conseguenza al vizio del bere, ma al vizio stesso, cioè se con la nuova nascita è il vizio a scomparire, così come per il giocatore d'azzardo: è il vizio del gioco che scompare, cioè: il vizio scompare immediatamente o si necessita di un processo per ottenere la sua "scomparsa"? e riguardo i "legami" con le potestà delle tenebre?

Per esempio una maga o una cartomante o una spiritista o una di qualche setta tenebrosa, nel momento che si converte "viene liberata da tutti i legami*, da tutte le influenze con il nemico, o dei demoni,..etc..?"

*legami = intendo legami di qualsiasi genere: possessioni o ossessioni o disturbi o altro

E qui stiamo cominciando a trattare il tema vero e proprio, prima di proseguire lascio, a chi vorrà, rispondere..




Ho citato 1Giovanni 1:7, per provare che con il perdono avviene anche la purificazione, mediante il sangue di Gesù.


Scusami se ci ritorno su questo passo..io ci leggo che la purificazione avviene durante il cammino, non vedo un riferimento alla purificazione riguardante il momento della nuova nascita, non almeno in questo passo

Pace [SM=g27985]
[Modificato da Info. 15/09/2010 09:11]
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15/09/2010 13:59

Il "vizio", non scompare subito, in linea generale (anche se ci sono casi in cui con la conversione, il peccatore mette un punto fermo nella sua vita, e cambia stile di condotto) ma avviene progressivamente. Mentre quando si tratta di "influenze sataniche o di demoni che rendono la persona assoggettata alla potenza delle tenebre, con la conversione a Gesù Cristo, questo legame viene spezzato e il peccatore viene liberato e messo in condizione di godere la libertà dei figli di Dio.
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15/09/2010 14:51

Grazie Domenico
in giornata metterò il resto [SM=g27985]
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15/09/2010 19:13

Potreste rivedere Romani 8/1 interamente? La mia sensazione è che ci sono due modi di camminare in Cristo(spesso vuol solo dire essere cristiani), uno è quello di chi è condotto per lo spirito, l'altro è quello di chi è condotto per la carne.
Fra coloro che si presenteranno alle porte del cielo ci sono pecore e capre.......entrambi hanno lavorato - dicono - per il Signore, ma mai si sono accorti di essere fuori di via.
.....e cammineremo col Signore.......
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15/09/2010 22:23

Pace tutti

Bene... siamo arrivati al punto centrale del perché ho voluto aprire questa riflessione.

Principalmente quello che mi dico è che noi viviamo e consideriamo la realtà anche a seconda di ciò che c'è stato insegnato. Questo vuol dire che se a priori abbiamo ricevuto un'insegnamento che ci dice che con la nuova nascita siamo liberati da qualsiasi legame del nemico avuto fino a quel momento, allora vedendo un fratello o una sorella "non in armonia" "non così sereni" "che non vivono quella libertà che invece dovrebbero" "..etc.." non penseremo mai quello che qui di seguito stiamo per leggere.

E' certamente una realtà questa poco conosciuta ai "non addetti ai lavori". Siamo qui per condividere qualcosa insieme, benché possiamo anche esprimerci in maniera diversa gli uni da lì altri. Dio ci illumini.

Questa che segue è una parte della prefazione di un libro scritto da un caro fratello che ho avuto modo di conoscere personalmente, non solo io, ma anche tutta la comunità che a suo tempo frequentavo.

Nessuno ha mai dubitato della sua chiamata al ministero. Leggiamo:

Nel 1946, quando cominciai a leggere la Bibbia, puntai il dito proprio su questa promessa di Gesù, contenuta nel titolo del presente lavoro*, con una serie di domande: chi deve cacciare i demoni? da dove? da chi bisogna cacciarli? dove bisogna mandarli?

Nel maggio 1952, convinto dallo Spirito Santo mediante l'assiduo studio della Bibbia, consacrai la mia vita al Signore Gesù Cristo, accettandolo come mio padrone assoluto. Da quel momento la meditazione biblica divenne costante e illuminante: giorno dopo giorno, le domande che mi ero posto cominciarono a ricevere la giusta risposta, perché lo Spirito Santo illuminava l'anima mia per mezzo dei Sacri Testi.

Andando così avanti nella meditazione della Parola di Dio, scoprii la necessità del battesimo dello Spirito Santo, perché Gesù non ha detto soltanto che quelli che avrebbero creduto in Lui avrebbero cacciato i demoni, ma pure che avrebbero parlato "in lingue nuove" (Marco 16:17). Mi proposi quindi la ricerca del battesimo dello Spirito Santo, e mentre pregavo e digiunavo, scoprii che io stesso possedevo i demoni e che da dentro di me stesso li dovevo cacciare.

Nel Luglio 1955 cominciai con tenacia e fiducia nel Signore questa battaglia spirituale fino alla sera dell'8 Febbraio 1956, allorquando, sotto l'imposizione delle mani di un santo uomo di Dio, caddi morto, dico morto, e subito risuscitai. I demoni furono totalmente cacciati e lo Spirito Santo mi battezzò nella Sua potenza deponendo dentro di me il dono del discernimento degli spiriti.
Nel Maggio 1956 fui ordinato al ministero pastorale...

Farò al momento solo una domanda (considerato quello di cui abbiamo parlato fino adesso): Cosa ne pensate?

* = Si stà riferendo al titolo del libro "Nel mio nome cacceranno i demoni"
[Modificato da Info. 16/09/2010 00:35]
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15/09/2010 22:56

Re:
Pace Salvo
turibolo, 15/09/2010 19.13:

Potreste rivedere Romani 8/1 interamente? La mia sensazione è che ci sono due modi di camminare in Cristo(spesso vuol solo dire essere cristiani), uno è quello di chi è condotto per lo spirito, l'altro è quello di chi è condotto per la carne.
Fra coloro che si presenteranno alle porte del cielo ci sono pecore e capre.......entrambi hanno lavorato - dicono - per il Signore, ma mai si sono accorti di essere fuori di via.


..devi scusarmi ma preferisco che la questione che poni sia trattata in altro spazio; vorrei qui soffermarmi "alla nuova nascita" (non al cammino), del ciò che comporta o meno, non tanto come posizione ma quanto alla realtà odierna.

Esempio: "in Cristo" (come posizione) siamo santi, nella realtà dobbiamo subire il processo di santificazione. L'esempio che ho riportato sopra del fratello si spiega meglio. Abbiamo detto qualcosa sulla nuova nascita, il fratello testimonia di qualcosa di diverso.

Possiamo comunque continuare qui

Riguardo il tema che stiamo trattando, benchè non è dalla testimonianza umana che si può trarre un insegnamento, lancio una domanda: "Se Cristo è la Parola e noi conosciamo in parte, possiamo dire di poter arrivare a conoscere tutta la Parola (la Bibbia)?"
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16/09/2010 15:33

..riporto ancora qualcosa presa sempre dal libro sopra citato...

Nella mia personale esperienza in questo ministero, non sempre mi è stato dato di espellere i demoni immediatamente, nell'istante stesso della loro manifestazione. Qualche volta ho dovuto pregare molto e per un tempo molto lungo. Le prime volte, quando non ottenevo subito i risultati sperati, mi arrovellavo la mente e lo spirito, cercando una spiegazione che non trovavo.
Da un lato, l'esperienza siffatta è stata anche di benedizione, in quanto ero portato a specchiaremi nel Signore, per scoprire se ci fosse stato in me qualche peccato nascosto che facesse da pietra di inciampo. Questo atteggiamento mi portava sempre più sulla via della santificazione. Ma nonostante mi trovassi con la coscienza a posto di fronte a Dio, rimanevano sempre in me le perplessità per i risultati immediati non ottenuti, e mi rimproveravo di mancare di fede.

Più volte mi trovavo sul punto di desistere dal ministero di cacciare i demoni ma Dio mi faceva sentire un sempre più vivo interesse verso gli indemoniati. Ravvivando la mia fede, man mano che andavo avanti, lo Spirito Santo vi faceva comprendere che vi sono dei casi, che come hanno avuto un lungo processo di possessione, così hanno un lungo processo di liberazione. Infatti Gesù nel caso del fanciullo epilettico disse discepoli che non solo essi non avevano potuto cacciare il demonio a motivo della loro poca fede ma pure che quella specie di spiriti non si può far uscire in altro modo che con la preghiera (Marco 9:29). Preghiera cioè, non intesa nel senso di pregare lo spirito demoniaco di uscire, ma rivolta a Dio per avere la rivelazione intorno al motivo per cui i demoni indugiano ad uscire quando vengono scacciati.
...
...
Notiamo in primo luogo che Gesù non dice: le cose che avete tagliate, ma le cose che avrete sciolte.
Umanamente si è più portati a tagliare che a sciogliere, perché tagliare e più sbrigativo e più facile che non sciogliere. Sciogliere implica difficoltà, tempo e pazienza.
...
...
Una volta, pregavo con una sorella, affinché ricevesse il battesimo dello Spirito Santo. Pur cercandolo con tutto il suo cuore, ella non riusciva a riceverlo: vi era un grosso impedimento di cui non riuscivo a comprendere la causa. Si trattava di un peccato della sua vita passata non confessato, che non commetteva più, ma che ella giustificava nella sua coscienza.

Un giorno, mentre eravamo insieme in preghiera, lo Spirito Santo me lo rivelò e chiesi a lei se nel passato avesse tradito il marito. Ella reagì violentemente ed offesa mi rispose con un secco rimprovero: "Come ti permetti, chi credi di essere?" E io le risposi: "Sono un servitore di Gesù Cristo, al quale tu sei venuta per chiedere consiglio e aiuto spirituale". Ed ella gridò: "Gesù Cristo! È uno sputo". Sputò contro Gesù e cadde a terra svenuta. Allora io le imposi le mani e pregai: "Signor Gesù, Tu resusciti anche i morti, benedice questo Tua figliola!".

Poi, nel nome e nell'autorità di Gesù Cristo, comandai al diavolo di lasciarla, ed egli uscì da lei. La sorella si alzò in piedi e piangendo di gioia mi chiese scusa per il suo comportamento, spiegandomi che una forza interiore l'aveva costretta contro la sua volontà sia a dire quelle parole che ad agire con quel gesto. Poi confessò che, effettivamente, nel passato e prima della sua conversione aveva commesso quel peccato, ma nella sua coscienza si sentiva giustificata dalle circostanze fortuite del momento e non aveva mai trovato la via del pentimento. Ma da quel drammatico episodio la sua vita fu trasformata in santità.

FINE LETTURA LIBRO

ps l'unica aggiunta che ho fatto io, ma solo per evidenziare, è stata l'unica sottolineatura che potete notare. Al momento lascio che si legga, non farò quindi domande, ma una cosa vorrei precisarla: riportando questi episodi non intendo che dobbiate essere tutti concordi con quando leggete. Ho riportato questi fatti in nome di una credibilità verso il pastore in questione così come può esserlo verso voi. Ognuno è libero di esprimersi come meglio crede, può essere concorde come non..Pace
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