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Domenico34 – Donne menzionate nella Bibbia – Capitolo 3. DONNE NOMINATE NEL N.T.

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2011 00:09
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24/08/2011 00:11

Queste parole disse Gesù nella sala del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l’ora sua non era ancora venuta.

L’ora di cui parlano questi due passaggi, riguarda l’arresto del Figlio di Dio. Anche se i Giudei tentarono diverse volte di mettere le mani addosso a Gesù e di arrestarlo, non l’hanno potuto fare, perché mancavano loro i mezzi, ma per il semplice fatto che doveva scoccare l’ora che il Padre aveva fissato nel suo orologio, per quest'avvenimento. Quindi, è chiaro che, l’ora di questi due passaggi, riguarda l’arresto di Gesù.

Giovanni 12:23
Gesù rispose loro, dicendo: «L’ora è venuta, che il Figlio dell’uomo deve essere glorificato.

Leggendo il verso 24, si può capire bene a che cosa si riferiva Gesù, nel verso 23, cioè alla sua morte.

Giovanni 13:1
Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

È chiaro che l’ora del passaggio per Gesù dal mondo al Padre, sarà la sua morte e la sua risurrezione.

Giovanni 16:2,4
Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l’ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio.
Ma io vi ho detto queste cose, affinché quando sia giunta l’ora, vi ricordiate che ve le ho dette. Non ve le dissi da principio perché ero con voi
.

Con quelle parole Gesù voleva significare ai suoi quello che li attendeva, quando sarebbe arrivata quell’ora, cioè i maltrattamenti e il martirio. Quando arriverà quell’ora, i discepoli dovranno ricordare che Gesù l’aveva loro predetta.

Giovanni 16:25
«Vi ho detto queste cose in similitudini; l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre.

Visto che Gesù aveva parlato che la sua ora di tornare dal Padre era arrivata, e che dal Padre Egli avrebbe mandato ai suoi il Consolatore, cioè lo Spirito Santo, sarebbe stato per mezzo dello Spirito Santo che Gesù avrebbe fatto conoscere ai suoi il Padre.

Giovanni 16:32
L’ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

Era chiaro per Gesù che quando lui sarebbe stato arrestato, in vista della sua condanna a morte, i Suoi discepoli lo avrebbero lasciato solo, per la paura di essere presi anche loro e trattati nella stessa maniera del loro Maestro.

Giovanni 17:1
Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te.

Che l’ora della glorificazione del Figlio, era l’ora della Sua morte [Ecco cosa intendeva Agostino: «Questa era quell’ora della quale Gesù, quando si preparava a mutare l’acqua in vino, aveva parlato alla madre, dicendo: «Che c’è tra me e te, o donna? La mia ora non è ancora venuta». Egli aveva predetto quest’ora, che non era ancora giunta, e nella quale, nella imminenza della morte, avrebbe dovuto colei dal cui seno aveva ricevuto questa vita mortale». Si sa, però, da quanto abbiamo esposto, che l’interpretazione di Agostino, nel testo di (Giovanni 2:4), non ha quel significo], non ci vuole fatica per comprenderlo. Per gli uomini, l’ora della morte di Gesù, era il tempo in cui Egli sarebbe stato ridotto al silenzio per sempre. Mentre per Gesù, era il tempo della Sua glorificazione, perché Egli non sarebbe rimasto nella tomba, ma al terzo giorno sarebbe risuscitato. Tirando la somma di quanto Giovanni ha scritto circa l’ora, appare chiaro che il significato dell’ora mia non è venuta, in Giovanni 2:4, non è quella della Sua morte e della Sua risurrezione, ma quella di compiere il miracolo, di cambiare l’acqua in vino.

Maria alla croce di Gesù

Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena (19:25).

Anche per questo testo si è parlato e scritto tanto, specie da parte dei teologi cattolici, impregnati fortemente dei dogmi mariani, che fanno dire al testo sacro quello, che l’autore non aveva nella sua mente, quando scrisse la scena del calvario. Ecco cosa insegna la Chiesa Cattolica Romana:

«Stare presso la croce ha probabilmente qui un senso pregnante: comunicare, in fedeltà con il Cristo, al mistero che si compie sulla croce» [M. De Goedt, Bases bibliques de la maternité, in «Études Mariales», 1959, p. 50].

«Difatti, la presenza di Maria «presso la croce rappresenta il punto culminante della sua associazione alla missione salvifica di Cristo» [J. Alfaro, Cristologia a antropologia, Cittadella, Assisi 1973, p. 234], nel modo descritto dalla Lumen gentium (58/432): «Soffrendo profondamente con il suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di Lui, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata». La Passione di Gesù diventa in Maria una «Com-Passione».

Si continuerà il prossimo giorno...
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