È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Canti di
Lode e
Adorazione
(clicca nella foto)
  
La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
Canti di
Lode e
Adorazione2
(clicca nella foto)
  
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Domenico34 – Alcuni imperativi della Bibbia – Capitolo 9. La promessa di Gesù per quelli che l’amano

Ultimo Aggiornamento: 08/03/2011 02:35
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
07/03/2011 04:09


Capitolo 9




LA PROMESSA DI GESÙ PER QUELLI CHE L’AMANO




Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?»
Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato
(Giovanni 14:21-24).

Nota preliminare

Nel testo che abbiamo riportato, c’è una chiara promessa che Gesù fa a tutti quelli che lo amano. Che questa promessa non fosse limitata ai soli apostoli e al loro tempo, ma estesa a chiunque avrebbe creduto in Cristo e avrebbe accettato il suo insegnamento, appare evidente dalla forma verbale che venne adoperata. Il fatto che Gesù non abbia fatto riferimento a nessun nome, ciò non mette in evidenza nessuna condizione sociale, ma vuol assicurare che in questo numero avrebbero potuto entrare a pieno titolo: uomini e donne di ogni genere, colti, ignoranti, ricchi e poveri. È a costoro, che si riferisce la promessa contenuta nel testo che abbiamo riportato.

La promessa di Gesù consiste:
1) Chi mi ama, sarà amato dal Padre mio.
2) Chi mi ama, io l’amerò e mi manifesterò a lui.
3) Chi mi ama, io e il Padre mio verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Una precisa domanda

Se formuliamo una domanda per sapere chi sono quelli che amano Gesù, la risposta sicuramente non sarà unanime, per il semplice fatto che ognuno, nel dare la risposta, cercherà di mettere in risalto la propria convinzione e la descriverà in conformità con quello che crede. Supponiamo che qualcuno suggerisca: quelli che amano Gesù, sono quelli che frequentano assiduamente una chiesa, (non importa a quale denominazione si faccia riferimento). Il fatto stesso, si ribadisce, che una persona frequenti un luogo sacro, ai fini di dedicare un po’ del suo tempo a Dio, di per sé, potrebbe essere una chiara indicazione in quel senso, visto che quel preciso comportamento, non potrebbe essere interpretato in maniera diversa.

È vero che tutti i frequentatori di chiesa, amano Gesù? È possibile che una persona, pur frequentando un luogo di culto, non ami effettivamente Gesù? Senza farne una regola di carattere generale, rispondiamo: è possibile! D’altra parte, non si può negare che ci sono persone che frequentano locali di culto, non perché attratti dall’amore di Gesù, ma perché c’è su di loro, una certa imposizione, da parte di qualcuno. Pensiamo, per esempio, a quei giovani e ragazzi che, frequentano una chiesa, perché i genitori hanno loro imposto di frequentarla.

Qualcun altro potrebbe suggerire: una persona che legge assiduamente la Bibbia, ama senza dubbio Gesù. È doveroso domandarci: è vero che tutti i lettori della Bibbia amano Gesù? La risposta non potrebbe essere affermativa, per il semplice fatto che la Bibbia non la leggono solo le persone di chiesa e quelli che sono interessati per le cose di Dio; la leggono anche quelli che non credono a Dio, quelli cioè che sono dichiaratamente critici, scettici o oppositori del cristianesimo. Perché loro la leggono? Per ricavarne beneficio o indicazione per la loro vita? Niente affatto! Lo fanno solamente per trovare elementi per convincere gli altri che la Bibbia non è altro che una raccolta di leggende orientali, e che, il personaggio più importante che presenta, cioè Gesù Cristo, non è mai esistito!

Naturalmente, con questo tipo di ragionamento, non intendiamo assolutamente negare che, tra quelli che frequentano locali di culto e leggono la Bibbia, ci sono senza dubbio, quelli che amano Gesù. Se, poi però, si vuole conoscere una certa percentuale, il discorso cambia, per il semplice fatto che, l’unico che conosca chi veramente ama il Signor Gesù, è solamente Dio.

La precisazione di Gesù

Fra i tanti insegnamenti che Gesù diede in maniera dogmatica, c’è quello relativo a coloro che lo amano. Egli affermò, senza raggiri di parole che, chi lo ama, è colui che ha i suoi comandamenti e li osserva; chi osserva insomma le sue parole. Perché Gesù si espresse in quel modo e con quelle parole? Per evidenziare che Lui metteva l’accento, non tanto sull’avere i suoi comandamenti, o avere in bocca le Sue parole, quanto nell’osservarli. Tra i comandamenti di Gesù e le Sue parole, non c’è nessuna differenza.

Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri .
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri
(Giovanni 13:34; 15:12,17).

Un detto di un salmo dice: Tu hai dato i tuoi precetti perché siano osservati con cura (Salmo 119:4). Un altro testo biblico precisa: O SIGNORE, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e fai misericordia a quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti (Neemia 1:5).

In uno dei dieci comandamenti, Dio afferma: Io uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti (Esodo 20:6).

Ed infine: Grande pace hanno quelli che amano la tua legge e non c’è nulla che possa farli cadere (Salmo 119:165).
Nessuno potrà dire realmente di amare la legge del Signore, senza osservarla.

Ai religiosi dei suoi tempi, Gesù poteva dir loro: Mosè non vi ha forse dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge! Perché cercate d’uccidermi?» (Giovanni 7:19). Se quest'affermazione l’avesse fatta qualcun altro, si sarebbe potuto pensare che un simile giudizio, oltre ad essere severo, non concordava con la verità. Il fatto stesso però che i religiosi, non replicarono a Gesù, rappresenta la prova che quello che Egli asseriva non era falso, ma corrispondeva a verità.

In un’altra circostanza, Gesù, parlando alla folla e ai suoi discepoli, intorno agli scribi e ai farisei, affermava:
Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè.
Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno
(Matteo 23:2-3).

Davanti ai testi che abbiamo citato, si può formulare un’equazione: Gesù = osservare i suoi comandamenti e le sue parole. Non esiste una diversa alternativa per comprendere giustamente l’affermazione del Maestro, anche perché Egli fu molto dogmatico:
Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato (Giovanni 14:24).

La domanda di Giuda non l’Iscariota

Perché Giuda non l’Iscariota fece la domanda a Gesù: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» (Giovanni 14:22).

Si continuerà il prossimo giorno...
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
08/03/2011 02:35

Senza dubbio si rifaceva a quanto Gesù aveva affermato in precedenza:
«Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti;
e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre,
lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani; tornerò da voi.
Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete
(Giovanni 14:15-19).

Davanti a quelle precise parole, Giuda non l’Iscariota, non riusciva a comprendere perché Gesù prometteva di manifestarsi ai suoi e non al mondo. Nella risposta che Gesù diede, specifica il motivo perché Egli non sì manifesterà al mondo, ma a quelli che lo amano. Il mondo, inteso come totalità degli uomini, non ama Gesù, anzi lo odia: Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie (Giovanni 7:7). Come il mondo non può ricevere lo Spirito della verità, cioè lo Spirito Santo, perché non lo vede e non lo conosce, allo stesso modo non può aspettarsi che Gesù si manifesterà a loro, per il semplice fatto che non lo ama.

Il significato della promessa di Gesù

Nella promessa di Gesù per quelli che lo amano, c’è: suo Padre avrebbe amato quel tale, di conseguenza Egli stesso lo avrebbe amato e si sarebbe manifestato a lui, il Padre e Gesù sarebbero dimorati presso di lui. In questa nostra riflessione, ci limiteremo alla parte che riguarda la manifestazione di Gesù.

Il verbo greco che viene adoperato in (Giovanni 14:21,22) è emphanizō, il cui significato è:
“Rendere visibile, far vedere, mettere in luce, manifestare, indicare, dichiarare, dire, accusare. Al passivo Farsi vedere, mostrarsi, apparire. Mostrare, indicare, informare, denunciare, rivelare” Dizionario Greco-Italiano; A. Sand, Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, Vol. 1, col. 1191].

Le varie traduzioni si sono orientate sul significato di “manifestare” e “rivelare”.“Manifestare”, secondo il dizionario della lingua italiana, significa: Far conoscere, rivelare, far conoscere quello che si è [S. Battaglia, GDLI (Grande Dizionario della lingua italiana) Vol. IX, pagg. 687-689, in cui l’autore fa conoscere i vari significati che il termine ha]. Per usare la terminologia della lingua italiana, Gesù promette a quelli che lo amano, di farsi “conoscere per quello che Egli è”. Questo, naturalmente, Egli l’avrebbe fatto, per mezzo dello Spirito Santo, che sarebbe venuto nella vita di quelli che lo amano e gli ubbidiscono (Atti 5:32).

Condividiamo quello che afferma un commentatore:

«Il Signore non allude qui, come credono alcuni, alle sue apparizioni ai discepoli dopo la risurrezione, né alla sua finale parusia, “quando ogni occhio lo vedrà”. La manifestazione di cui qui si tratta è puramente invisibile e spirituale; la si può conoscere solo per esperienza, e non se ne accorgono in realtà che i cristiani sinceri e viventi. “Notasi qui pure la chiara distinzione, non solo fra le persone divine, ma altresì fra il modo in cui ciascuna manifesta l’amor suo verso i veri discepoli” (Brown)» [R. G. Stewart, L’evangelo secondo Giovanni, pag. 953].

Per addentrarci in questa nostra riflessione, sempre allo scopo di comprendere il valore della “manifestazione” di Gesù, nella vita di chi lo ama, prendiamo, per esempio, la domanda che Gesù fece un giorno ai Suoi discepoli:

Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?»
Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti»
(Matteo 16:13-15).

Visto che i discepoli si erano limitati a riferire quello che diceva la gente di Lui, Gesù ha voluto sapere dai suoi, che cosa loro dicevano di Lui: «E voi, chi dite che io sia?» La risposta fu quella che diede Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (v.16).

Sì, è vero che la risposta di Pietro, era il risultato di una speciale rivelazione da parte del Padre, come giustamente ha riconosciuto lo stesso Gesù; però, è inconcepibile che Dio possa concedere una simile conoscenza riguardante Suo Figlio, ad una persona che odia Gesù. Inoltre, bisogna tener presente che gli apostoli, (persone scelte da Gesù), durante il tempo che Egli stette con loro, non lo conoscevano per quello che Lui era effettivamente.

Per provare questa nostra asserzione, basterà ricordare un episodio riportato dai Sinottici, cioè: Matteo, Marco e Luca, in cui si racconta l’episodio della tempesta calmata. Si precisa che in quel giorno, sulla barca dove si trovava Gesù, c’erano anche i Suoi discepoli. Benché il vocabolo “apostoli” non sia presente in questo racconto, è senza dubbio a loro che si riferisce il termine “discepoli” che viene usato. Ebbene! Tutte e tre gli evangelisti riportano le parole che i discepoli pronunciarono il quel giorno, dopo che Gesù calmò la tempesta.

E quegli uomini si meravigliarono e dicevano: «Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?» (Matteo 8:27). Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?» (Marco 4:41). «Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all’acqua, e gli ubbidiscono?» (Luca 8:25).

Sì, è vero che ci troviamo all’inizio del ministero pubblico di Gesù, e che l’evento di Cesarea di Filippi, è lontano dai discepoli! Però, bisogna aggiungere che la conoscenza che questi uomini avevano del loro Maestro, aumentava di giorno in giorno, tanto che, ad un certo momento, a differenza dell’evento di Cesarea di Filippi, in cui Pietro proclamò: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente», lo stesso apostolo poté affermare, usando un’espressione che includeva tutti gli altri apostoli:

«Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;
e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio»
Giovanni 6:68-69).

Che questa conoscenza di Gesù, che avevano acquisito di Lui gli apostoli, fosse vera, lo confermò lo stesso Gesù, nella grande preghiera d'intercessione che rivolse a Suo Padre:

Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola.
Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te;
poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato
(Giovanni 17:6-8).

Ritornando all’evento di Cesarea di Filippi, Gesù non è Giovanni Battista, anche se di lui dirà:

Ma perché andaste? (da lui) Per vedere un profeta? Sì, vi dico,è più che profeta.

Egli è colui del quale è scritto: "Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero per preparare la tua via davanti a te".

In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui (Matteo 11:9-11).

Gesù non è Elia, Geremia o uno dei profeti; Egli è: Il Cristo, il Figlio del Dio vivente; l’Emmanuele = Dio con noi (Matteo 1:23); la Parola di Dio fatta carne (Giovanni 1:1,14); il Salvatore del mondo:

«Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; (dissero quei Samaritani) perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo» (Giovanni 4:42).

E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo (1 Giovanni 4:14);

il solo attraverso il quale si è salvati:
In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati» (Atti 4:12). Gesù è Colui che è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui (Atti 10:38).

Infine, il potere divino che Egli possiede, lo farà conoscere a quelli che lo amano, perché in ultima analisi è a loro che Lui sì manifesterà, facendosi conoscere per quello che effettivamente è. Chiudiamo questo capitolo, ricordando le ultime parole che Gesù pronunciò ai Suoi, quando diede il gran mandato:

Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte quante le cose che vi ho comandate (Matteo 28:19-20). Amen!

PS: Se ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo prontamente
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com