Info., 23.09.2010 23:59:
Pace a tutti
Pare...ma secondo me, per quello che ho detto, rimane nella specificità di Romani
Pace Roberto,
è vero, evidentemente mi era sfuggita anche la specificità della "sezione", infatti ci troviamo sulle "Epistole di Paolo" e non su "Temi Vari".
Tutti gli altri equivoci hanno poi fatto il resto...
Dimentichiamo dunque le pecore e le capre, in questo discorso (o per il momento).
Il caro Domenico ha già aperto un Topic per trattare Romani 8, e credo che sia buono (ri-)cominciare lì.
Per quanto riguarda "la giusta traduzione" non saprei.
Nella MacArthur viene detto che "
in alcuni manoscritti tale periodo non è riportato in questo punto, bensì solo alla fine del v. 4; si tratta
probabilmente di un'inserimento accidentale da parte di un copista. "
Ora, io non so con quali "criteri" la maggior parte dei traduttori ha "deciso" di non riportarlo.
"In alcuni" non vuol dire "nella maggioranza", come pure "probabilmente" non è assolutamente indice di "certezza" di errore da parte del copista.
La MacArthur infatti lo riporta, sebbene fra parentesi, non dando evidentemente nulla per "scontato", e il Diodati lo riporta come parte integrante di Romani 8:1.
Resterebbe dunque da verificare cos'è che ha "autorizzato" tutti gli altri traduttori a sentenziare "l'errore del copista" e ad eliminare del tutto "tale periodo" dal v. 1.
Personalmente condivido il parere di Salvatore, e l'espressione di Paolo a principio del suo discorso, non può essere "troncata a metà", ritengo infatti che sia fondamentale, proprio come "fondamento" del discorso che intende fare, quel periodo che molti hanno "eliminato" e giudicato come "un errore da copista".
Magari volevano solo "alleggerire" la lettura ed evitare di essere "ripetitivi", visto che lo stesso concetto è presente comunque al v. 4.
Ma anche in questo caso, l'essere "ripetitivi" è molto frequente nelle Scritture, quando il concetto è non solo molto importante, ma fondamentale.
La "ripetizione" infatti, non sta per "inutilità", ma è per il nostro bene.
Per questo dunque, almento per quanto mi riguarda, ritengo corretta la traduzione del Diodati, e rispetto quella della MacArthur, che "interrompe" con le parentisi quadre la "lettura", e ricorda ai lettori che chi è in Cristo, "non cammina secondo la carne ma secondo lo Spirito".
Non credo infatti che si possa essere "ripetitivi" abbastanza, nel ribadire questo concetto.
Ma come detto, questa è solo la mia opinione.
Pace