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Domenico34 – Il perdono dei peccati – Sommario, Introduzione, Capitoli 1-5

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2012 00:17
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18/05/2012 00:32

Il mattino seguente, nel rimandare Uriah da Ioab, Davide gli consegnò una lettera, indirizzata ad Ioab, nella quale c’era scritto:

« Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia » (11:5).

L’ordine del re venne eseguito, e, il povero Uriah rimase ucciso nella battaglia. Comunicata la notizia a re, la Scrittura precisa:

Quando la moglie di Uria udì che suo marito era morto, lo pianse.
Dopo che ebbe finito i giorni del lutto, Davide la mandò a prendere in casa sua. Lei divenne sua moglie e gli partorì un figlio. Ma quello che Davide aveva fatto dispiacque al SIGNORE
(vv. 26-27).

Ora Davide pensa che tutto il problema sia stato risolto: Bath-Sceba è diventata sua moglie e gli ha partorito un figlio. L’ira di Davide fu grande, quando il profeta Nathan gli raccontò la storia di un ricco che ricevette una visita da un viandante. Pur avendo tante pecore nel suo gregge, prese l’unica agnella che aveva un povero, e la fece preparare per l’uomo venuto da lui. Davanti ad una simile ingiustizia, la reazione di Davide fu:

Davide si adirò moltissimo contro quell’uomo e disse a Natan: « Com’è vero che il SIGNORE vive, colui che ha fatto questo merita la morte (12:5).

La risposta del profeta che seguì subito, e che Davide non pensava minimamente, è stata: « Tu sei quell’uomo! (v. 12:7). A sentire quella terribile parola che Davide non si aspettava, dopo che ascoltò il messaggio del profeta che seguì:

ti ho dato la casa del tuo signore e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore; ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e, se questo era troppo poco, vi avrei aggiunto anche dell’altro.
Perché dunque hai disprezzato la parola del SIGNORE, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto uccidere Uria, l’Ittita, hai preso per te sua moglie e hai ucciso lui con la spada dei figli di Ammon.
Ora dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perché tu mi hai disprezzato e hai preso per te la moglie di Uria, l’Ittita".
Così dice il SIGNORE: "Ecco, io farò venire addosso a te delle sciagure dall’interno della tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che si unirà a loro alla luce di questo sole;
poiché tu lo hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole" »
(12:8-12),

senza indugiare in cerca di una valida giustificazione, rispose: « Ho peccato contro il SIGNORE ». E Nathan a lui: « Il SIGNORE ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai (12:13).

Un uomo come Davide, che si era macchiato di un doppio crimine, quello di adulterio e quello di omicidio, ottenne il perdono da Dio, nello stesso istante che ebbe il coraggio di riconoscere la sua colpevolezza e confessarla. Il confessare di Davide senza vergogna, è sicuramente sinonimo di un vero pentimento, e, davanti ad un simile comportamento, la bontà e Dio e la Sua misericordia, non si farà attendere a manifestarsi, nei confronti di un qualsiasi peccatore.

Più tardi, Davide scriverà in due dei suoi Salmi: davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE», e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato (Salmo 32:5).

poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me.
Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch’è male agli occhi tuoi
(Salmo 51:3-4).

Un Salmo dei figli di Kore, per confermare la bontà e la misericordia di Dio, affermerà:

Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi. Hai perdonato l’iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i suoi peccati (Salmo 85:2).

PS: Se al termine del capitolo 4 ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo



Capitolo 5





LA CERTEZZA DEL PERDONO


Nota introduttiva

La Bibbia che parla tanto del perdono, lascia forse nella mente del lettore dubbi e incertezze? Possiamo rispondere con tutta franchezza e senza riserve mentali, con un “assolutamente no!” In tutti i testi in cui si parla del perdono, non si usa mai una fraseologia dubitativa, come per esempio: “Può darsi”, “si supponga che debba andare in questa direzione”, “si spera che succeda”; “si augura che si risolva in questo modo”. Se si accetta e si crede che la Bibbia è la Parola Dio, ispirata dallo Spirito Santo, quindi di origine divina, un documento di tale portata e indirizzato specificatamente all’uomo, di ogni colore e di ogni razza, non poteva lasciare nel dubbio e nell’incertezza il suo destinatario, su un argomento di vitale importanza.

Si continuerà il prossimo giorno...
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