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Domenico34 – Il comportamento dell’uomo in conformità a quel che crede – Sommario, Presentazione, Introduzione. Capitoli 1-10

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2012 00:54
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16/04/2012 00:08

Capitolo 8




LA BEATITUDINE DI CHI CREDE




Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento» (Luca 1:45).

Abbiamo affermato tante volte in questo libro che, l’uomo si comporta ed agisce in conformità a quel che crede. Tutto il comportamento e l’agire dell’essere umano, si svolge su questa base, poiché è anche il punto di riferimento. In vista di ciò, la Bibbia dichiara che la persona che crede alle cose che ha dette il Signore, è beata. Ovviamente, la beatitudine, di cui parla la Bibbia, per le cose dette dal Signore, e non per ciò che Egli non ha detto.

Questa precisazione la facciamo, prima di ogni cosa per non essere fraintesi, e in secondo luogo per mettere in risalto l’importanza di credere alle cose che escono, o sono uscite dalla bocca di Dio.

a) La certezza che Dio ha parlato


Che Dio abbia parlato nei tempi remoti e continui farlo ai nostri tempi, è provato da una precisa dichiarazione della Bibbia:

Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti,
in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l’universo
(Ebrei 1:1-2).

Credendo al fatto che Dio ha sempre parlato, durante i secoli all’uomo, non c’è scusa per nessuno. Che poi non tutti gli esseri umani credano a ciò, questo è provato dall’esistenza dell’ateismo che, negando decisamente l’esistenza di Dio, nega anche tutto ciò che il Signore ha detto attraverso i secoli.

Il modo di parlare di Dio all’uomo, anticamente fu a mezzo i profeti, mentre oggi lo fa per mezzo di Suo Figlio, Gesù Cristo, la parola incarnata, che si è manifestata ed è venuta ad abitare tra noi (Giovanni 1:14). Ai tempi in cui Gesù, il Figlio di Dio, visse sulla terra, diverse volte, davanti ai Giudei, affermò che quello che Egli diceva e faceva, era esattamente quel che suo Padre gli aveva detto di dire e di fare.

Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato (Giovanni 14:24).

Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero» (Giovanni 5:17).

Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro» (Giovanni 8:38).

Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio (Giovanni 15:24).

b) Come si è comportato l’uomo dell’antichità, davanti alla parola di Dio


Se prendiamo in esame alcuni eventi catastrofici dell’antichità, secondo quello che la Bibbia racconta, possiamo conoscere il comportamento e l’agire dell’uomo. Prima che venisse il diluvio sulla terra, Dio parlò a Noè di quest'avvenimento, specificandogli che, a causa della gran malvagità che c’era in mezzo all’umanità, ogni essere vivente sarebbe stato distrutto.

L’apostolo Pietro afferma che Noè fu un predicatore di giustizia (2 Pietro 2:5). Questo significa che il messaggio divino, circa la distruzione dell’umanità di allora, Noè lo comunicò. Nonostante che la sua predicazione si sia prolungata nel tempo, (pensiamo a tutto la durata che Noè impiegò per fabbricare l’arca, durante la quale avrà certamente parlato di quell’evento catastrofico) si sa che quando venne il diluvio sulla terra, solo otto persone vennero salvate.

Sì, è vero che Noè fabbricò l’arca per la salvezza della sua famiglia (Ebrei 11:7); questo però non vuol dire, che la salvezza, da quell’immane tragedia, fosse riservata alla sola famiglia di Noè. Se ci fossero state persone che veramente avessero creduto a quello che Noè predicava, ci sarebbe stata salvezza anche per loro. Questo però non avvenne. Gesù a sua volta specificò:

come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s’andava a marito, fino il giorno in cui Noè entrò nell’arca,
e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo
(Matteo 24:27-38).

Se le persone di quel tempo perirono, non fu perché venne loro reclusa la possibilità di salvarsi, ma essenzialmente perché non credettero che sarebbe venuto il diluvio, e li avrebbe portati via. Di conseguenza, il loro comportamento e il loro agire, fu essenzialmente con riferimento a quello che credevano (cioè, che il diluvio non sarebbe venuto).

Si continuerà il prossimo giorno…
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