Capitolo 6
GESÙ COME PROFETA – LE SUE SPECIALI DICHIARAZIONI
Una speciale dichiarazione di Gesù
In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: «Parti, e vattene di qui, perché Erode vuol farti morire».
Ed egli disse loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio i demoni, compio guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno avrò terminato".
Ma bisogna che io cammini oggi, domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!
Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Io vi dico che non mi vedrete più, fino al giorno in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"» (Luca 13:31-35).
Perché Gesù precisò che
non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme? Perché questa città era conosciuta come un luogo in cui i profeti trovavano la loro morte. E se Egli, nel giro di poco tempo avrebbe subito quella sorte, era essenzialmente perché Egli stesso, tutte le volte che ne parlò, aveva indicato Gerusalemme; quindi Egli sarebbe morto come uno dei profeti. Anche se in questo testo Gesù non si definì chiaramente profeta, nondimeno la sua identificazione a tale carica, va individuata nel riferimento della sua morte a Gerusalemme.
Le predizioni di Gesù lo qualificano come un vero profeta
Durante il corso del suo ministero in terra, Gesù predisse diversi eventi, alcuni dei quali accaddero, altri ancora dovranno adempirsi. Nella circostanza in cui Gesù lavò i piedi dei suoi discepoli, con lo scopo principale di insegnare loro una lezione pratica di umiltà, ricordò una profezia che parlava di chi l’avrebbe tradito.
«Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelti; ma, perché sia adempiuta la Scrittura, "Colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno".
Ve lo dico fin d’ora, prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che io sono (Giovanni 13:18-19).
Il detto si trova nel libro dei Salmi:
Anche l’amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me (Salmo 41:9).
Logicamente, la predizione la fece Davide, e, la sua intenzione era, senza dubbio, con riferimento ad un suo amico. Chi era questa persona, non possiamo dirlo, perché non viene specificato. Però Gesù, interpretando quelle parole e applicandole al traditore, che più tardi sarebbe stato chiamato Giuda Iscariota, affermò che quella predizione doveva adempirsi. Lo scopo di questo richiamo, non era solamente par conoscere ai Suoi quello che Davide aveva detto, — e le sue parole erano una profezia — ma soprattutto di annunciarlo prima che si adempisse, affinché i Suoi credessero che Egli è io sono, chiara allusione al nome di Dio (cfr. Esodo 3:14; Ebreio 13:8). Annunziare qualcosa prima che accade, è caratteristica prettamente profetica. Infatti, uno dei segni per individuare il vero profeta, era quello di costatare l’adempimento della sua predizione (Deuteronomio 18:22). In questo Gesù dimostrò, — perché le sue parole si avverarono — che Egli era un vero profeta.
Predizione riguardante la morte e risurrezione di Gesù
Gesù parlò più di una volta della Sua morte e della Sua risurrezione. Anzi, addirittura un giorno precisò:
Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi.
Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio» (Giovanni 10:17-18), (chiara allusione alla Sua morte e alla Sua risurrezione).
Ecco, qui di seguito i passi evangelici in cui si parla della morte e della risurrezione di Gesù.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno (Matteo 16:21.
Poi cominciò ad insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse (Marco 8:31).
«Bisogna che il Figlio dell’uomo soffra molte cose e sia respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, sia ucciso, e risusciti il terzo giorno» (Luca 9:22).
Poi Gesù, mentre saliva verso Gerusalemme, prese da parte i dodici; e cammin facendo, disse loro:
«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; essi lo condanneranno a morte
e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito, flagellato e crocifisso; e il terzo giorno risusciterà» Matteo 20:17-19).
Infatti, egli istruiva i suoi discepoli, dicendo loro: «Il Figlio dell’uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini ed essi l’uccideranno; ma tre giorni dopo essere stato ucciso, risusciterà».
«Noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi. Essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani,
i quali lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e l’uccideranno; ma, dopo tre giorni, egli risusciterà» (Marco 9:31; 10:33-34).
Anche se la morte e la risurrezione di Gesù erano state predette dai profeti (cfr. Isaia 53:1-12; Salmo 22:1,18; 16:10 e Atti 2:25-31), Egli la predisse nei minimi particolari, fornendo la prova che conosceva esattamente come sarebbe stato trattato. Se non ci fossero altri testi che provano che Gesù era un vero profeta, la predizione della Sua morte e della Sua risurrezione, sarebbe più che sufficiente per provarlo.
Predizione della distruzione di Gesusalemme e del Tempio
Gesù predisse la distruzione di Gerusalemme e del tempio per opera dei romani, in una maniera così precisa, che nessuno avrebbe potuto negare, visto che fu un evento storico che si avverò nell’anno 70 d.c. Ecco i testi:
«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!
Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta
Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio.
Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata» (Matteo 23:37-38; 24:1-2).
Si continuerà il prossimo giorno...