Domenico34 – Le parabole di Gesù – Capitolo 4. PARABOLA DELLE ZIZZANIE

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Domenico34
00domenica 3 aprile 2011 01:48

Capitolo 4




PARABOLA DELLE ZIZZANIE




Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò.
Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie.
E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?
Egli disse loro: Un nemico ha fatto questo. I servi gli dissero: Vuoi che andiamo a coglierla?
Ma egli rispose: No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano.
Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo;
il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno;
il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli.
Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, cosà avverrà alla fine dell’età presente.
Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità,
e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.
Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi per udire oda
(Matteo 13:36-43).

Nella spiegazione data da Gesù della parabola delle zizzanie, Egli ha messo in risalto il lavoro che svolge il diavolo di seminare la zizzania. Quindi secondo la Sua parola il diavolo è un seminatore. Egli però si differenzia da chi semina la buona semenza — che secondo Matteo sono i figli del regno, ma secondo Marco è la parola (Marco 4:14) e noi specifichiamo che si tratta della Parola di Dio — naturalmente. Siccome il diavolo non ha buon seme da spargere, semina la zizzania.

Quando questo seme spunta e germoglia, ha molta somiglianza con il grano. Infatti la zizzania (in termine agricolo viene anche chiamata loglio) non viene scoperta quando spunta e germoglia, ma quando arriva il tempo della maturazione, cioè quando esce la spiga.
In secondo luogo di solito la notte è un’immagine dell’oscurità spirituale, in cui si nascondono tante realtà della vita interiore dell’essere umano.

L’oscurità dell’ignoranza per esempio denota la mancanza dello splendore della luce della Parola del Signore; il dormire rivela uno stato d'indifferenza per le cose di Dio. Queste cose, indubbiamente favoriscono il lavoro del diavolo. Ecco perché la Bibbia ci esorta a non dormire.

Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri (1Tessalonicesi 5:6);
…perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce (Efesini 5:8);

Il campo nel quale vengono seminate il buon seme e la zizzania è il mondo, ha precisato Gesù. Dargli un diverso significato significa annullare la spiegazione data da Gesù e attribuirla a Matteo, come pensa Jeremias [Cfr. Joachim Jeremias, Le parabole di Gesù, pag. 103].

Riportiamo qui di seguito quanto è stato scritto a proposito della spiegazione della parabola della zizzania.

«Il campo» raffigura la Chiesa visibile di Cristo, sparsa nel mondo. La Chiesa è il mondo; grano e zizzania vi crescono insieme, e Gesù vietando di sbarbarne la zizzania, ha voluto proibire ogni disciplina esercitata dagli uomini, e serbare ogni retribuzione al finale giudizio» [R. G. Stewart, L’evangelo secondo Matteo e Marco, pag. 154].

«Si deve usare grande attenzione e moderazione nell’infliggere e nel mantenere le condanne ufficiali della Chiesa, per evitare di calpestare il grano o, peggio, di sradicarlo. La zizzania, se conservata sotto i mezzi della grazia, potrebbe diventare del buon grano, siamo paziente con essa» [M. Henry, Commentario Biblico, Vol. 9, pagg. 266-267].

Una simile esegesi che conferisce al campo (gr. agros) il significato di Chiesa, è veramente sostenibile dal punto di vista lessicale e con l’insegnamento del Nuovo Testamento? È vero che, attraverso la spiegazione della parabola delle zizzanie, Gesù «ha voluto proibire ogni disciplina?»
C’è infine la speranza che «la zizzania possa diventare del buon grano?»
Per rispondere a questi interrogativi è necessario:

1. Verificare il significato del termine, campo (gr. agros);
2. mondo (gr. kosmos);
3. Se la zizzania potrebbe diventare buon grano

La Chiesa, nel N.T. non viene mai presentata come un campo ma come:

a) Il corpo di Cristo

…così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro (Romani 12:5);
Ora sono lieto di soffrire per voi, e le tribolazioni che Cristo ha ancora da soffrire, io le completo nella mia carne a favore del suo corpo che è la chiesa (Colossesi 1:24).

b) La casa di Dio

c) Colonna e sostegno della verità

...che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità (1 Timoteo 3:15).

a) Figli di Dio

…che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità (1 Timoteo 3:15).
…ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome (Giovanni 1:12);
Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio (Romani 8:16).
…Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio (Romani 8:19);
…nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio (Romani 8:21).
…Perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù (Galati 3:26).
…Perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo (Filippesi 2:15).
Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui (1 Giovanni 3:1).
In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello (1 Giovanni 3:10).
Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti (1 Giovanni 5:2).

b) Famiglia di Dio

…Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio (Efesini 2:19).

c) Tempio di Dio e dello Spirito Santo

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? (1 Corinzi 3:16).
Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi (1 Corinzi 6:19).

d) Campo di Dio, edificio di Dio

Noi siamo, infatti, collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio (1 Corinzi 3:9).

A proposito della seconda parte del versetto, il gr. ha geōrgion (una sola volta nel N.T.), il cui significato è: Podere, campo; campagna coltivata.

Si continuerà il prossimo giorno...
Domenico34
00lunedì 4 aprile 2011 00:43
«Può anche darsi che s’intenda una vigna» [Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, Vol. 1, col. 649; cfr. anche Carlo Buzzetti, Dizionario base del Nuovo Testamento, pag. 32].

1. « Ordine, buon ordine, adatta disposizione.
2. disciplina, moderazione, decoro, senso della convenienza, buona educazione, costumatezza.
3. ordinamento dello Stato, costituzione.
4. Ornato, ornamento, onore, gloria.
5. Apparecchio, costruzione.
6. Universo, cosmo.
7. Il mondo, gli uomini» [Vocabolario, Greco-Italiano, pag. 719].

Il termine kosmos è riportato nel N.T. 185 volte. In tutte le sue occorrenze «non ha mai il significato di ordine e una volta sola, in 1 Pietr. 3:3, quello di ornamento (femminile)» [Per conoscere la storia del concetto e il suo sviluppo, cfr. H. Sasse, GLNT, Vol. V, col. 877-954; H. Balz, Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, Vol. 2, col. 80-89].

Il termine kosmos, non viene mai applicato alla Chiesa; e tanto meno che la chiesa venga chiamata kosmos = mondo. Basta ricordare quello che dice il N.T., per avere idee chiare a tal proposito.

I QUATTRO EVANGELI

Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, (Matteo 4:8):
Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta (Matteo 5:14),
…affinché si adempisse quello che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò in parabole la mia bocca; proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo» (Matteo 13:35).
il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno (Matteo 13:38);

Guai al mondo a causa degli scandali! Perché è necessario che avvengano degli scandali; ma guai all’uomo per cui lo scandalo avviene! (Matteo 18:7).
E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine (Matteo 24:14).
Perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà (Matteo 24:21).

Allora il re dirà a quelli della sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’è stato preparato fin dalla fondazione del mondo (Matteo 25:34).
In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei» (Matteo 26:13).
E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua? (Marco 8:36)
Perché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non ce n’è stata una uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, né mai più vi sarà (Marco 13:19).
In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei» (Marco 14:9).

E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura (Marco 16:15).
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo (Luca 4:5):
Infatti, che serve all’uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde o rovina se stesso? (Luca 9:25)
Poi, mentre si avvicinava il tempo in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si mise risolutamente in cammino per andare a Gerusalemme (Luca 9:51).

Affinché del sangue di tutti i profeti sparso fin dall’inizio del mondo sia chiesto conto a questa generazione (Luca 11:50);
Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno (Luca 12:30).
E il padrone lodò il fattore disonesto perché aveva agito con avvedutezza; poiché i figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce (Luca 16:8).

Gesù disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati (Luca 20:34);
ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti, non prendono né danno moglie (Luca 20:35);
gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate (Luca 21:26).
La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo (Giovanni 1:9).
Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! (Giovanni 1:29)
Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16).

Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Giovanni 3:17).
Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie (Giovanni 3:19).
e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo» (Giovanni 4:42).
La gente dunque, avendo visto il miracolo che Gesù aveva fatto, disse: «Questi è certo il profeta che deve venire nel mondo» (Giovanni 6:14).

Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo» (Giovanni 6:33).
Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo» (Giovanni 6:51).
Poiché nessuno agisce in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente. Se tu fai queste cose, manifèstati al mondo» (Giovanni 7:4).
Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie (Giovanni 7:7).
Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Giovanni 8:12).

Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo (Giovanni 8:23).
Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udite da lui, le dico al mondo» (Giovanni 8:26).
Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo» (Giovanni 9:5).
Da che mondo è mondo non si è mai udito che uno abbia aperto gli occhi a uno nato cieco (Giovanni 9:32).

Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi» (Giovanni 9:39).
…come mai a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? (Giovanni 10:36)
Gesù rispose: «Non vi sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo (Giovanni 11:9);

Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo» (Giovanni 11:27).
…Perciò i farisei dicevano tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!» (Giovanni 12:19)
Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo (Giovanni 12:31);
Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre (Giovanni 12:46).
Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo (Giovanni 12:47).

Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Giovanni 13:1).
Lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi (Giovanni 14:17).
Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete (Giovanni 14:19).

Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» (Giovanni 14:22)
Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti (Giovanni 14:27).
Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe di questo mondo. Egli non può nulla contro di me (Giovanni 14:30);

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Domenico34
00martedì 5 aprile 2011 00:26
…ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui (Giovanni 14:31).
«Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me (Giovanni 15:18).
Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia (Giovanni 15:19).

Quando sarà venuto, (il Consalatore) convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio (Giovanni 16:8).
…quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato (Giovanni 16:11).
In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia (Giovanni 16:20).

La donna, quando partorisce, prova dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’angoscia per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana (Giovanni 16:21).
Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e vado al Padre» (Giovanni 16:28).
Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo» (Giovanni 16:33).

LA PREGHIERA SACERDOTALE DI GESÙ

Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse (Giovanni 17:5).
Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola (Giovanni 17:6).
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi (Giovanni 17:9);
Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi (Giovanni 17:11).

Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in sé stessi la mia gioia (Giovanni 17:13).
Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo (Giovanni 17:14).
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno (Giovanni 17:15).
Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo (Giovanni 17:16).
Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo (Giovanni 17:18).
…che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato (Giovanni 17:21).
…io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me (Giovanni 17:23).

Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo (Giovanni 17:24).
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato (Giovanni 17:25);
Gesù gli rispose: «Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto (Giovanni 18:20).

Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui» (Giovanni 18:36).
Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesù rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce» (Giovanni 18:37).

Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero (Giovanni 21:25).

QUELLO CHE AFFERMANO GLI ATTI E LE EPISTOLE

Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli davanti ai magistrati della città, gridando: «Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui (Atti 17:6),
Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo (Atti 17:24);
…perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo ch’egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti» (Atti 17:31).

Non solo vi è pericolo che questo ramo della nostra arte cada in discredito, ma che anche il tempio della grande dea Diana non conti più, e che sia perfino privata della sua maestà colei che tutta l’Asia e il mondo adorano» (Atti 19:27).
Lo ascoltarono fino a questa parola; poi alzarono la voce, dicendo: «Togli via dal mondo un uomo simile; perché non è degno di vivere» (Atti 22:22).
Abbiamo dunque trovato che quest’uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei del mondo, ed è capo della setta dei Nazareni (Atti 24:5).

Prima di tutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la vostra fede è divulgata in tutto il mondo (Romani 1:8).
…infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili (Romani 1:20),
No di certo! Perché, altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo? (Romani 3:6)

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio (Romani 3:19);
…Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abramo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede (Romani 4:13).
…Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…( Romani 5:12)
…Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c’è legge (Romani 5:13).

…Ma io dico: forse non hanno udito? Anzi, «la loro voce è andata per tutta la terra e le loro parole fino agli estremi confini del mondo» (Romani 10:18).
Ora, se la loro caduta è una ricchezza per il mondo e la loro diminuzione è una ricchezza per gli stranieri, quanto più lo sarà la loro piena partecipazione! (Romani 11:12)
…Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti? (Romani 11:15)

Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà (Romani 12:2).
Dov’è il sapiente? Dov’è lo scriba? Dov’è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? (1 Corinzi 1:20)
Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione (1 Corinzi 1:21).
…Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti (1 Corinzi 1:27);

Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono (1 Corinzi 1:28),
Tuttavia, a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati (1 Corinzi 2:6);
…e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria (1 Corinzi 2:8).

Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate (1 Corinzi 2:12);
…la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio. Infatti è scritto: «Egli prende i sapienti nella loro astuzia» (1 Corinzi 3:19);
Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro! (1 Corinzi 3:22)
Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini (1 Corinzi 4:9).

siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti (1 Corinzi 4:13).
...non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl’idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo (1 Corinzi 5:10);

Si continuerà il prossimo giorno...
Domenico34
00mercoledì 6 aprile 2011 00:15
Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? (1 Corinzi 6:2)
…quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perché la figura di questo mondo passa (1 Corinzi 7:31).
…ma colui che è sposato si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere alla moglie (1 Corinzi 7:33)

La donna senza marito o vergine si dà pensiero delle cose del Signore, per essere consacrata a lui nel corpo e nello spirito; mentre la sposata si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere al marito (1 Corinzi 7:34).
Quanto dunque al mangiar carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo, e che non c’è che un Dio solo (1 Corinzi 8:4).

quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo (1 Corinzi 11:32).
Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato (1 Corinzi 14:10).
Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio (2 Corinzi 1:12).
…per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio (2 Corinzi 4:4).

Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione (2 Corinzi 5:19).
la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c’è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte (2 Corinzi 7:10).
Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo tenuti in schiavitù dagli elementi del mondo (Galati 4:3);
quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo (Galati 6:14).

In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui (Efesini 1:4),
…al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro (Efesini 1:21).
…ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli (Efesini 2:2).
ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo (Efesini 2:12).
il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti (Efesini 6:12).

…siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo (Filippesi 2:15),
Esso è in mezzo a voi, e nel mondo intero, porta frutto e cresce, come avviene anche tra di voi, dal giorno che ascoltaste e conosceste la grazia di Dio in verità (Colossesi 1:6),

Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo (Colossesi 2:8);
Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali (Colossesi 2:20):
Certa è tale affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo (1 Timoteo 1:15).
Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria (1 Timoteo 3:16).

La vedova che è veramente tale e sola al mondo, ha posto la sua speranza in Dio, e persevera in suppliche e preghiere notte e giorno (1 Timoteo 5:5);
non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla (1 Timoteo 6:7);
Ai ricchi in questo mondo ordina di non essere d’animo orgoglioso, di non riporre la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che ci fornisce abbondantemente di ogni cosa perché ne godiamo (1 Timoteo 6:17);

Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n’è andato a Tessalonica. Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia (2 Timoteo 4:10).
…e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo (Tito 2:12),
Dio, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!» (Ebrei 1:6).
non è ad angeli che Dio ha sottoposto il mondo futuro del quale parliamo (Ebrei 2:5);
Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto: «Così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo!» E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla creazione del mondo (Ebrei 4:3).
…hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro (Ebrei 6:5),

In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla creazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio (Ebrei 9:26).
Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo (Ebrei 10:5);
Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un’arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede (Ebrei 11:7).
…loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra (Ebrei 11:38).

La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo (Giacomo 1:27).
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? (Giacomo 2:5)
Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità. Posta com’è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita (Giacomo 3:6).

O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio (Giacomo 4:4).
…Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi (1 Pietro 1:20);
Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo (1 Pietro 5:9).
Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza (2 Pietro 1:4).
…se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi (2 Pietro 2:5);

Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima (2 Pietro 2:20).
per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall’acqua, perì (2 Pietro 3:6);
Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo (1 Giovanni 2:2).
Tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo (1 Giovanni 2:16).

il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno (1 Giovanni 2:17).
Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui (1 Giovanni 3:1).
Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia (1 Giovanni 3:13).

Si continuerà il prossimo giorno...
Domenico34
00giovedì 7 aprile 2011 00:43
se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l’amore di Dio essere in lui? (1 Giovanni 3:17)
Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo (1 Giovanni 4:1).
ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell’anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo (1 Giovanni 4:3).

Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo (1 Giovanni 4:4).
Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta (1 Giovanni 4:5).
In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo (1 Giovanni 4:9).
noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo (1 Giovanni 4:14).

In questo l’amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo (1 Giovanni 4:17).
tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede (1 Giovanni 5:4).
molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo (2 Giovanni 1:7).

3. La disciplina nella Chiesa, se si deve applicare o no

«Se tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello;
ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni.
Se rifiuta d’ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d’ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano (Matteo 18:15-17).

Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro?
Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi (1 Corinzi 5:12-13).
Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza;
quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza (2 Corinzi 2:6-7).

Ho avvertito quand’ero presente tra voi la seconda volta e avverto ora, che sono assente, tanto quelli che hanno peccato precedentemente, quanto tutti gli altri, che, se tornerò da voi, non userò indulgenza (2 Corinzi 13:2),
Perciò vi scrivo queste cose mentre sono assente, affinché, quando sarò presente, io non abbia a procedere rigorosamente secondo l’autorità che il Signore mi ha data per edificare e non per distruggere (2 Corinzi 13:10).

Si facciano pure evirare quelli che vi turbano! (Gal. 5:12)
Tra questi sono Imeneo e Alessandro, che ho consegnati a Satana affinché imparino a non bestemmiare (1 Timoteo 1:20).
Ammonisci l’uomo settario una volta e anche due; poi evitalo (Tito 3:10);
Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi (Apocalisse 2:2).

4. Se la zizzania potrebbe diventare buon grano

Se ci chiediamo: la zizzania potrebbe diventare buon grano? La risposta è secca: un perentorio no! Una semplice risposta di questo tipo, senza aggiungere altro, potrebbe apparire presuntuosa e poco convincente. Invece adducendone i motivi, la risposta acquisterà più importanza, apparirà davanti al lettore nella sua vera natura, senza dover fare troppa ginnastica linguistica per renderla più attraente.

a) La natura della zizzania

La zizzania per sua natura (come del resto sono tutti gli altri semi) non ha nessuna possibilità trasformarsi in un altro seme, come per esempio il grano.
Pur dopo tanto tempo, la zizzania resterà sempre quella. Gesù non l’ha lasciato intendere, lo ha addirittura affermato quando ha precisato che alla fine (dopo un lunghissimo tempo concessale, alla mietitura = fine dell’età presente, la zizzania sarà raccolta non come una qualsiasi erbaccia tra le tante, ma come specificatamente zizzania, destinata ad essere bruciata dal fuoco. Basterebbe questo semplice rilievo per negare la possibilità che la “zizzania possa diventare buon grano”.

]b) La necessità di lasciare crescere la zizzania in mezzo al grano

Per evitare una simile eventualità (non frutto di pura immaginazione fantasiosa, ma pratica e realistica), si lascia crescere tutto insieme sino al giorno della raccolta.
Raccogliere la zizzania al tempo della mietitura non sarà un problema per il semplice fatto che non si dovrà badare alla forma o al colore, bensì unicamente alla spiga.

Siccome la spiga nella forma e nella sostanza è ben diversa da quella del grano, i mietitori non avranno difficoltà a riconoscerla, visto che ora non dovranno avere il pensiero di guardare le radici ma solamente la spiga.

Nel mondo sappiamo che esistono insieme il bene e il male; non è possibile separare il grano dalla zizzania. I due semi sono stati seminati nello stesso campo da due distinti personaggi: il buon seme, Gesù Cristo e la zizzania, il diavolo.

Anche se appare chiaro l’intento del diavolo di seminare la zizzania nello stesso campo in cui è seminato il buon seme, nondimeno sarà la buona semenza, cioè il grano, ad essere raccolto nel granaio del cielo, mentre la zizzania sarà destinata ad essere consumata dal fuoco così come il diavolo è destinato a finire nel fuoco eterno, preparato per lui e i suoi angeli (Matteo 25:41; Apocalisse 20:10).

PS: Se ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo con piacere
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