Domenico34 – Il mondo degli spiriti – Capitolo 3. Uno spirito cattivo

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Domenico34
00martedì 25 gennaio 2011 00:15

CAPITOLO 3




UNO SPIRITO CATTIVO




IL TESTO BIBLICO

I testi biblici che parlano di uno spirito cattivo si trovano nei Giudici e nel primo libro di Samuele.
Eccomi:

Giudici 9:23:
Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimelek e gli abitanti di Sichem, e gli abitatori di Sichem tradirono Abimelek.

1Samuele 16:14-16,23:
Or lo Spirito del Signore si era allontanato da Saul e un cattivo spirito da parte del Signore lo terrorizzava.
I servi di Saul gli dissero: Ecco, un cattivo spirito da parte di Dio ti turba.
Il nostro signore comandi dunque ai tuoi servi che ti stanno davanti di cercare un uomo che suoni bene l’arpa; quando poi il cattivo spirito da parte di Dio ti investirà, egli metterà mano all’arpa e tu starai bene.
Ora, quando il cattivo spirito da parte di Dio investiva Saul, Davide prendeva l’arpa e la suonava con la mano; allora Saul si sentiva risollevato e stava meglio, e il cattivo spirito si allontanava da lui
.

1Samuele 18:10:
Il giorno dopo un cattivo spirito, da parte di Dio, s’impossessò di Saul che si comportava come un pazzo in mezzo alla casa, mentre Davide suonava l’arpa con la sua mano come gli altri giorni, e Saul aveva in mano la lancia.

1Samuele 19:9:
Ma un cattivo spirito da parte del Signore, s’impossessò di Saul, mentre stava in casa sua con la lancia in mano, e Davide stava suonando l’arpa con la palma.

Per tutti questi testi, la parola ebraica usata è ra ‘. Il campo semantico di questa parola è talmente vasto, che ci è quasi impossibile trattarlo.
Elenchiamo i vari significati di questa parola:

«Male, danno, cattivo, funesto, nocivo, maligno.
Contrarietà, ostilità, avversità.
Afflizione, fomentare.
Cattivo, cagionevole, sfavorevole, dannoso.
Calamità.
Contrariare, spiacere, offendere.
Dolore, pena, miseria, difficoltà, sequestro.
Male, far male, danneggiare, nuocere.
Pesante, profondo, opprimente.
Ferire, ferita, offesa.
Furberia, cattiveria.
Tristezza, tormento, dolore, miseria.
Problemi, guai, disordini.
Irritare.
Malvagio, malizioso, cruento, iniquo, terribile.
Peggiore, peggio.
Sbagliato, riprovevole, ingiusto, fare un torto»

Davanti ad un si vasto campo semantico del termine ra ‘ che poi equivale a mettere in evidenza i vari spiriti con i loro nomi specifici, si può compredere subito, la schiera che c’è, sotto la bandiera del generico: spirito cattivo.
Per meglio capire come questa schiera di spiriti si muove e opera nella vita degli uomini, è necessario approfondire l’esame sotto ogni aspetto, e così individuarli nei loro propri nomi.
L’esame dei testi soprindicati, oltre ad essere la base su cui fare ogni ricerca, deve servirci anche per darci conoscenza, per individuare il nome dello spirito cattivo, basandoci principalmente sulle azioni che le persone sono portate a compiere.

1. Il caso di Abimelek

La storia di Abimelek, è descritta nel capitolo 9 del libro dei Giudici, con ricchi particolari, che ci permettono di valutare quello che fece, prima della sua proclamazione a re degli abitanti di Sichem, e dopo, quando cioè, arrivò lo spirito cattivo, fra lui e i Sichemiti.

Anzitutto, bisogna partire dal fatto che Abimelek, non era un uomo sincero; nascondeva una buona dose d'ipocrisia. Leggendo attentamente il testo biblico, non è difficile notare che quest’uomo, nell’intento di farsi proclamare re dai Sichemiti, fece di tutto per apparire davanti a loro, come un essere umano diverso da quello che realmente era.

Se Abimelek avesse fatto trapelare ai Sichemiti, la minima intenzione di voler massacrare tutti i settanta figli di Jerubbaal, che poi erano i suoi fratelli, non sarebbe stato facile per lui diventare il loro re. Davanti alle parole:

...Che cosa è meglio per voi, che tutti i settanta figli di Jerubbaal regnino su di voi, oppure che regni su di voi uno di loro? E ricordatevi che io sono vostre ossa e vostra carne )Giudici 9:2).

Benché Abimelek non avesse rivelato il piano diabolico di uccidere i suoi settanta fratelli, - cosa che eseguì in un sol giorno, ad eccezione del più piccolo, Jotham, che riuscì a scampare da questa tragedia (Giudici 9:5) -, gli abitanti di Sichem, lo proclamarono ugualmente loro re (Giudici 9:6).

Dopo che Abimelek padroneggiò sopra Israele tre anni (Giudici 9:22), il sacro testo precisa che arrivò un cattivo spirito fra Abimelek e gli abitanti di Sichem (Giudici 9:23).

Da quel momento in poi, l’agire delle due parti cambiò notevolmente: da una parte i Sichemiti ruppero il patto di fedeltà con Abimelek, arrivando addirittura a maledirlo (Giudici 9:27) e dall’altra Abimelek si infuriò nella sua crudeltà e cattiveria, facendo strage tra i Sichemiti, anche se più tardi il suo cranio fu spezzato dalla parte superiore di una macina che una donna lasciò cadere sulla sua testa.
Alla luce del testo biblico e in accordo con uno dei tanti significati del termine ebraico ra ‘ , lo spirito cattivo che venne tra Abimelek e gli abitanti di Sichem, si chiamava probabilmente: spirito di fare male, o spirito di cattiveria.

2. Il caso di Saul

Per quanto riguarda i cinque riferimenti che il primo libro di Samuele riporta, come allusione allo spirito cattivo che venne nella vita di Saul, possiamo dire con tutta certezza, che non si trattava dello stesso spirito. La prova viene dal fatto che:
Dopo che lo Spirito del Signore si allontanò da Saul, lo spirito cattivo lo terrorizzava 16:14, lo turbava 16:15.

Questo, naturalmente serve per farci capire che, lo spirito cattivo, aveva un nome specifico, cioè: Spirito di tormento. Non si può dire lo stesso per 18:10 e 19:9, per il semplice fatto che Saul, in conseguenza dello spirito cattivo che si impossessò di lui, avrebbe voluto inchiodare Davide al muro, con la sua lancia.

Dal momento che il sacro testo fa queste precisazioni, - che poi rivela le reali azioni che si volevano compiere - non è improbabile chiamare questo spirito col suo vero nome, cioè: “Spirito di far male”. Infatti, il male che Saul voleva fare, non era a se, ma alla vita di Davide, nonostante che quest’ultimo era suo genero, uno della stessa famiglia reale.

La cosa poi, che deve essere messa in evidenza, è il fatto che prima che lo spirito cattivo si impossessi di Saul, non c’era in lui alcuna traccia di questa diabolica tendenza, né contro Davide, né contro altri.

3. Considerazioni sul campo semantico del termine ra ‘

Considerando il vasto campo semantico che ha il termine ebraico ra ‘ , non si può dire che lo scrittore sacro abbia scelto a caso questo termine, per parlarci dello spirito cattivo. Ammesso che egli non si rendesse conto della portata di questo termine, senza dubbio, lo Spirito Santo che controllava le parole che venivano adoperate, guidò lo stesso a usare questa parola, allo scopo di far conoscere, anche in un tempo successivo, la portata di questo termine.

Si continuerà il prossimo giorno...
Domenico34
00mercoledì 26 gennaio 2011 02:31
Si sa, infatti, che, il tema degli spiriti cattivi, o demoni, e della repressione, non è affrontato dall’Antico Testamento, bensì dal Nuovo Testamento.
Anche se è vero che è l’Antico Testamento che ci fa conoscere l’esistenza di questo spirito cattivo, conducendoci principalmente sul sentiero, che noi non esitiamo a chiamarlo: vasto campo semantico della parola ra ‘, tuttavia, non si occupa del ministero di reprimere questi demoni.

È con l’avvento di Gesù Cristo, particolarmente durante il suo pubblico ministero terreno, che gli spiriti cattivi, non solo vengono affrontati, ma addirittura cacciati dalla vita delle persone.
Più tardi gli apostoli, saranno incaricati dallo stesso Gesù, a continuare questo ministero, che serve come prova e convalida dell’autorità del loro mandato di predicare l’evangelo ad ogni creatura.

Esame del campo semantico del termine ebraico ra ‘

L’esame nel campo semantico che ha il termine ebraico ra ‘ , non deve essere affrontato solamente tenendo presente il punto di vista stilistico, cioè il significato letterale di ogni singola parola che si ricava in questo campo, ma si deve precisare l’individuazione del nome specifico dello spirito cattivo, indicato dalla parola che lo rappresenta.
Forse per alcuni, questa nostra precisazione, potrebbe sembrare assurda ed eccessiva. Ma se si tiene presente che gli spiriti cattivi, fanno del tutto per non rivelarsi con i loro reali nomi per non farsi reprimere, allora la nostra affermazione ha un’importanza notevole.

Pertanto, in questo nostro esame, non ci limiteremo alla sola descrizione analitica che il campo semantico, del termine ebraico ra ‘ ci fornisce, ma cercheremo di chiamare, col suo reale nome, lo spirito cattivo che si manifesta, in accordo con la parola letterale che lo rappresenta..
Detto questo, affrontiamo ora l’esame con animo aperto, per evitare di essere condizionati dai nostri pregiudizi e dai nostri preconcetti.

a - Male, danno, cattivo, funesto, nocivo, maligno

Queste parole servono essenzialmente per rivelarci la natura dello spirito cattivo.
Quando parliamo di natura, non intendiamo solamente indicare la provenienza degli spiriti cattivi, ma mettere principalmente in evidenza la tendenza che essi hanno.
Anche se uno spirito cattivo, può indossare il manto della pecora, egli non potrà mai nascondere la voracità del lupo, che appunto è insito nella sua natura. Questi serve per precisare che, nessun spirito cattivo, sarà portato a fare del bene a qualcuno, senza compromettere la sua natura che è quella di far del male.

b - Contrarietà, ostilità, avversità

Questi termini denotano atteggiamenti che si possono incontrare, con una certa insistenza, per indurre la persona sul terreno dell’avvilimento.
Ovviamente, non tutte le contrarietà, ostilità e avversità, devono essere considerate come rivelazioni di spiriti cattivi che personificano quelle manifestazioni.
Ma se si nota una certa continuità e persistenza, non si deve escludere, che questi spiriti cattivi si chiamano: Spirito di contrarietà; spirito di ostilità; spirito di avversità.

c - Afflizione, tormentare

L’afflizione è uno stato che si determina, a seguito di svariati avvenimenti, o circostanze poco piacevoli.
Certamente, non tutte le afflizioni sono da addebitare allo spirito cattivo, specie quando si pensa alle parole del salmista:

Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola (Salmo 119;67).

Ovvero a quelle di Paolo:

Ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che la sofferenza produce perseveranza (Romani 5:3).

E infine:
Attraverso molte afflizioni devono entrare nel regno di Dio (Atti 14:22).
Però, non si può negare che certe afflizioni, le procura lo spirito cattivo che appunto ha questo nome. L’azione di tormentare, non è certamente una gentile manifestazione di affetto e di premura, bensì una scoperta diabolica.

Se il tormento, qualunque sia il campo cui appartenga, non può essere considerato bene, necessariamente bisogna collocarlo sotto la voce del male. Quello che ha detto a proposito del re Saul, circa il terrore e il turbamento che avvertiva, ha seguito dello spirito cattivo che era in lui, lo ribadiamo ancora: Nella serie degli spiriti cattivi, c’è né uno che si chiama spirito di tormento, esso, infatti, produce tortura nel soggetto dove egli si trova.

d - Cattivo, cagionevole, sfavorevole, dannoso

Anche le parole di questo paragrafo mettono in evidenza la natura degli spiriti cattivi, principalmente quando si considera quello che possono cagionare, o il danno che possono arrecare, o più marcatamente le condizioni sfavorevoli che possono determinare, allorquando si mettono all’opera in una vita umana.

e – Calamità

Di fronte alla descrizione che la semantica del termine ebraico ra ‘ ci fornisce, non possiamo rimanere indifferenti davanti a questo strano fenomeno che può colpire una persona, e pensare semplicemente al caso o come se si trattasse di una cosa normale. Ovviamente, per ragione di correttezza e di serena obbiettività, non possiamo generalizzare, nel senso di fare rientrare tutte le calamità come conseguenze di azioni di spiriti cattivi.

Questo però non esclude che essa possa essere prodotta e causata da uno spirito cattivo, che ha specificatamente questo nome.
Crediamo che l’episodio di Giobbe, più di ogni altro esempio, potrà magistralmente illustrare e rafforzare questa nostra convinzione. Non si può negare che la grande calamità che colpì la famiglia di Giobbe, con tutto quello che possedeva, sia stata causata da Satana, - almeno stando a quello che dice espressamente la Bibbia -. Ricordiamoci sempre che, tutti gli spiriti cattivi, sono sotto il pieno controllo di Satana, che ne è il capo indiscusso.

Non c’è niente che si opponga, o che abbia senso di contraddittorietà, se uno spirito cattivo, di nome calamità, abbia colpito la famiglia di Giobbe Anzi, a dire il vero, siamo pienamente autorizzati ad affermare che quello che causò la distruzione di tutti i beni immobili e dei dieci figli di questo patriarca dell’antichità, fu proprio uno spirito di calamità. Per dissipare ogni ulteriore incertezza, esaminiamo insieme il testo sacro:

Un giorno avvenne che i figli di DIO andassero a presentarsi davanti al Signore, e in mezzo a loro andò anche Satana.
Il Signore disse a Satana: Da dove vieni?
Satana rispose al Signore e disse: Dall’andare avanti e indietro sulla terra e dal percorrerla su e giù.
Il Signore disse a Satana: Hai notato il mio servo Giobbe? Poiché sulla terra non c’è nessun altro come lui, che sia integro, retto, tema DIO e fugga il male.
Allora Satana rispose all’Eterno e disse: È forse per nulla che Giobbe teme DIO?
Non hai tu messo un riparo tutt’intorno a lui, alla sua casa e a tutto ciò che possiede? Tu hai benedetto l’opera delle sue mani e il suo bestiame è grandemente cresciuto nel paese. Ma stendi la tua mano e tocca tutto ciò che possiede e vedrai se non ti maledice in faccia.
Il Signore disse a Satana: Ecco, tutto ciò che possiede è in tuo potere; non stendere però la mano sulla sua persona. Così Satana si ritirò dalla presenza del Signore. Così un giorno avvenne...
(Giobbe 1:6-13).

Anche se il testo sacro riporta il dialogo tra Dio e Satana e che questi ha avuto potere dal Signore d’infierire su tutto quello che Giobbe possedeva, non è detto però che Satana in persona, abbia agito.
Non c’è niente quindi di strano o di contraddittorio, che Satana abbia incaricato lo spirito di calamità, a causare la distruzione di tutto quello che Giobbe possedeva, compresa la morte dei suoi dieci figli.

Si continuerà il prossimo giorno...
Domenico34
00giovedì 27 gennaio 2011 15:02
Per quanto riguarda invece la persona di Giobbe, non possiamo dire la stessa cosa, per il fatto che il sacro testo precisa:
Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpì Giobbe di un’ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo (Giobbe 2:7). Qui, è Satana stesso che ha agito.

f - Contrarietà, spiacere, offendere

L’atteggiamento che certe persone assumono in determinati momenti, contro i loro simili, contrariandoli, causando loro dispiaceri e offendendoli, non è certamente da addebitare sempre agli spiriti cattivi.
Quando però, si manifesta una certa tendenza a questo comportamento, quasi come spinti da una forza interiore indomabile, allora bisogna pensare a questi spiriti cattivi, che portano questi specifici nomi.

g - Dolore, pena, miseria, difficoltà, sequestro

Forse non abbiamo mai sentito parlare oppure non abbiamo mai pensato che nel campo dell’esercito degli spiriti cattivi, ci fossero quelli che si chiamano: dolore, pena, miseria, difficoltà, sequestro.
La conseguenza più immediata per una persona in cui si trovano questi spiriti cattivi, è quella di produrre, non solo situazioni di desolazione, ma addirittura essi mettono spesso la stessa persona, in uno stato di confusione e d'incertezza.

h - Male, far male, danneggiare, nuocere

La natura di uno spirito cattivo, è sempre quella di fare il male e mai il bene.
Pensiamo, per esempio alle streghe o ai maghi, ai quali molte persone si rivolgono, per consultarli o per avere una soluzione ai loro problemi. Spesse volte si sente affermare che queste persone non fanno niente di male a chi va da loro, anzi li aiutano in certe situazioni.
Bisogna tener presente però che, tutte le streghe e tutti i maghi, - da un punto di vista generale e secondo quello che dice la Parola di Dio, la Bibbia -, sono servitori di Satana, e tutto quello che fanno, lo compiono in virtù di certi spiriti che vivono in loro.

Questi spiriti possono apparire anche estremamente religiosi specie quando invocano il nome di Maria o dei santi, o addirittura dicono di entrare in contatto con i morti, ma non sono spiriti buoni, non vengono da Dio; essi provengono dal diavolo.
Satana, non ha mai fatto del bene a nessuno, perché non è nella sua natura di farlo; ha sempre fatto del male, e continuerà a farlo, fino al giorno in cui sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo (Apocalisse 20:10).

Ci domandiamo con ragione: com'è possibile che i suoi servi facciano del bene?
Le persone che ricorrono alle streghe e ai maghi, pensando e credendo che da questa fonte possano attingere sollievo, liberazione, soluzioni di certe difficili situazioni e di certe difficoltà, ben presto dovranno prendere atto del contrario di quello che speravano, con l’aggiunta di trovarsi ad affrontare incubi notturni e spaventi di giorno, che li condurrà in vicoli ciechi e lontani dalla vera fonte del bene, che si trova solo in Dio.
Infine, se gli spiriti cattivi di far male, danneggiare, nuocere, non danneggiano alle volte il corpo umano, lo fanno immancabilmente alla vita dell’anima e dello spirito.

i - Pesante, profondo, opprimente

Riguardo allo stato opprimente di una persona, non bisogna solamente pensare all’esaurimento nervoso, come sicura conseguenza di una condizione patologico depressivo.
Non si può negare che in tanti soggetti, dove è presente questo male, la manifestazione più accentuata e sicura è la depressione.
Questo però non vuol affermare che tutti i depressi, sono malati di mente. Uno stato di pesantezza e di oppressione, possono essere causate dalla presenza di spiriti cattivi, i quali, alterando gli equilibri psichici di una persona, possono determinare dei veri malesseri.
Questo, ovviamente, non viene accettato dalla scienza medica; ma da chi crede alla Bibbia.

l - Ferire, ferita, offesa

Non avete mai pensato che fare un’offesa, aprire una ferita, far male ad una persona, potrebbe essere una manifestazione di uno spirito cattivo?
Naturalmente, non tutte le manifestazioni di questo tipo, hanno questo senso.
Però, quando c’è una marcata tendenza a questo strano agire, non si può escludere quest'eventualità.

m - Furberia, cattiveria

Per la furberia, si potrebbe pensare a chi sa mettere accorgimenti abili e procurare vantaggi ad altri.
Ma quando si abbina a lei la cattiveria, non si può applaudire un simile comportamento, c’è solamente da biasimarlo, per il semplice fatto che tutto quello che si dice e si fa, mira a fare del male, senza il minimo rispetto per la vita di un altro.
Purtroppo, tante persone in questo loro agire, non sanno che in loro c’è un spirito cattivo, che li porta a comportarsi in quella maniera.

n - Tristezza, tormento, dolore, miseria

Chi potrebbe mai pensare che nella tristezza, nel tormento, nel dolore e nella miseria, ci potrebbero essere spiriti cattivi, che causano un tale stato?
Abbiamo visto che nella vita di Saul, lo spirito cattivo che era venuto sopra da lui, si chiamava: Spirito di tormento. Per quanto riguarda la miseria, forse non abbiamo mai sospettato che uno spirito cattivo, può causare una simile cosa.

[DIM=13pto – Dolore

Per questo paragrafo vale quello che abbiamo detto nel paragrafo g.

p - Problemi, guai, disordini

L’umanità di tutti i tempi, ha sempre avuto problemi, difficoltà, guai e disordini a tutti i livelli, circa accentuati, l’uno rispetto all’altro.
Forse non è mai balenata l’idea che una simile condizione di vita, l’hanno causata gli spiriti cattivi.
Ma la semantica del termine ebraico ra ‘ , che stiamo esaminando, ci conduce a questa cruda realtà.

q – Irritare

Cioè, provocare a sdegno, ad ira.
Un simile atteggiamento potrebbe essere addebitato all’agire incontrollato di una persona, e, magari addurre l’attenuante della sua impulsività, o del suo carattere.
Anche se questo potrebbe essere vero per certi casi, non si nega il fatto che vi possa essere uno spirito cattivo che ecciti tale stato.

r - Malvagio, malizioso, cruento, iniquo, terribile

Anche qui ci troviamo davanti alla descrizione, piuttosto minuziosa, della natura dello spirito cattivo.

s - Peggiore, peggio

Questo paragrafo ha lo stesso significato.

t - Sbagliato, riprovevole, ingiusto, fare un torto

Chi mai penserebbe che nel fare un torto a qualcuno, si potrebbe nascondere uno spirito cattivo che porta l’individuo a comportarsi in quella maniera?

CONCLUSIONE

Dall’indagine che abbiamo condotto sulla semantica del termine ebraico ra ‘ , possiamo riepilogare con quanto segue:

1) L’esame in questione, ha messo chiaramente in evidenza alcuni dati importanti relativi agli spiriti cattivi, di cui parlano gli scritti dell’Antico Testamento, sebbene in forma generica.
Il fatto stesso però che i testi sacri ne parlano, ciò rappresenta un buon auspicio per approfondirne la ricerca, e, nello stesso tempo spronarci alla conoscenza in questo campo quasi sconosciuto della demonologia, per scoprire come agiscono questi spiriti cattivi nelle loro diaboliche manifestazioni.

2) Se fossimo rimasti vincolati ai soli passaggi biblici, anche con l’aiuto del contesto in cui questi passi appaiono, sicuramente avremmo avuto solo una limitata e scarsa conoscenza sul campo degli spiriti cattivi, e non saremmo mai arrivati a formulare uno schedario particolare

3) È stato però l’esame della semantica del termine ebraico ra ‘, che ci ha aperto gli occhi su questo vasto campo della demonologia, e nello stesso tempo ci ha fatto conoscere i nomi specifici di questi spiriti cattivi.
Quindi, tutto quello che abbiamo scritto in questo capitolo, l’abbiamo potuto fare solamente grazie al significato etimologico del termine ebraico ra ‘.

PS: Se ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo prontamente.
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