Domenico34 – Il mondo degli spiriti – Capitolo 12. Spirito muto e sordo

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Domenico34
00giovedì 3 marzo 2011 02:41
Capitolo 12




SPIRITO MUTO E SORDO




Uno della folla, rispondendo, disse: maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto. Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui (Marco 9:17,25).

Il termine greco per muto è alalon che significa: Che non parla, muto; mentre quello per sordo è kophún = Spuntato, ottuso, senza effetto, inutile, vano, inefficace, inerte, insensibile sordo. Stolto, stupido, vuoto, insulso, insignificante. Silenzioso, oscuro, poco comprensibile, inintelligibile.

Anche se questo testo l’abbiamo esaminato sotto la voce spirito immondo, ritorniamo a lui per esaminarlo sotto l'aspetto di spirito muto e sordo.
Data la specificità che Marco fa di questo spirito immondo, chiamandolo con il suo vero nome, vale la pena approfondire la riflessione per cercare di capire come agiva nella vita di questo ragazzo.
Il padre del fanciullo sapeva che suo figlio aveva uno spirito muto; mentre Gesù quando lo sgridò, lo chiamò: muto e sordo. Sorge allora spontanea la domanda: erano due gli spiriti che aveva quel ragazzo, o era uno con due nomi?

Stando alla forma singolare che il testo adopera, spirito muto e sordo... esci da lui, non c’è dubbio: si tratta di uno spirito con due caratteristiche muto e sordo. Secondo quello che dice il N.T., questo è l’unico caso che ci viene presentato.
La profezia afferma che il Messia, Gesù Cristo una volta venuto, avrebbe aperto gli occhi ai ciechi e sturato le orecchie ai sordi Isaia 35:5.

Ovviamente questa profezia non affronta il problema della cecità e della sordità, nel senso di farci conoscere le cause di questi difetti fisici.
Che il Signore Gesù, durante la sua missione terrena abbia aperto gli occhi ai ciechi e fatto sentire i sordi, è ampiamente documentato (cfr. Matteo 9:28-30; 11:5; Luca 7:21,22; Matteo 15:30,31; 20:29-34; Marco 10:46-52; Luca 18:35-43; Marco 8:22-25; Giovanni 9:6,7).

Fra tutte le guarigioni che Gesù fece ai ciechi, ai sordi e ai muti, come gli evangeli ci raccontano, ce ne sono tre che hanno rapporto con gli spiriti immondi. I tre casi sono:

1. L’uomo muto Matteo 9:32,33, di cui è detto chiaramente che quando il dèmone fu scacciato, il muto parlò. Come abbiamo detto altrove in questo libro, se questo uomo era muto, cioè non poteva parlare e non crediamo che si trattasse di balbuziente, come qualcuno ha suggerito, era perché il dèmone che era in lui gli aveva causato questo male.

2. Il cieco e muto Matteo 12:22,23. Se questo cieco e muto non avesse avuto i demoni, v. 24 potremmo pensare che la sua menomazione fisica era causata da qualche malattia che gli aveva colpito gli organi della parola e della vista.
Ma poiché in quest'uomo c’erano i demoni, niente di strano che questi spiriti avessero attaccato e danneggiato gli organi della vista e della parola, rendendolo cieco e muto. Quando però Gesù scacciò i demoni, il cieco e muto parlava e vedeva.

3. Il fanciullo epilettico Marco 9:25, del quale si occupano anche Matteo e Luca. Nessuno dei tre evangelisti dice che quando lo spirito immondo uscì dal fanciullo, questi cominciò a parlare e a sentire. Il fatto però che Marco precisa che quel ragazzo avesse uno spirito muto, oltre ad essere epilettico, denota chiaramente che l’organo della parola non funzionava.
Se l’essere muto ed epilettico, era causato dallo spirito immondo che si trovava in lui, una volta scacciato, è naturale pensare che il fanciullo fosse ritornato normale, perfettamente guarito da quei malesseri. Il Padre di quel fanciullo non sapeva, e con lui tutti quelli della sua famiglia che il figlio, oltre ad avere uno spirito muto, era stato anche sordo.
La mancanza di udito, di cui fa esplicito riferimento Gesù, era da addebitarsi al demone. Una volta che quel dèmone venne cacciato, è nella logica che quel fanciullo è ritornato normale, non solo per ciò che riguardava le convulsioni, ma anche in quella parte del suo corpo che riguardava l’udito.
L’ordine che Gesù diede a quello spirito muto e sordo, fu di non entrare mai più in lui, cioè di non ritornare. Questo è l’unico caso registrato nel N.T. Si potrebbe chiedere: perché?

Non crediamo che Cristo si riferisca agli attacchi epilettici di cui era frequentemente sottoposto questo fanciullo, come qualcuno ha suggerito.
Crediamo invece che Gesù ordini allo spirito immondo, che aveva causato tutti quei malesseri nella vita di quel ragazzo, di non ritornare mai più nella sua esistenza. Questo perché Egli sapeva che quando lo spirito immondo esce da qualcuno, c’è la possibilità che faccia ritorno, con altri spiriti peggiori Luca 11:26.

PS: Se si sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo prontamente
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