Come può essere giustificato l’uomo davanti a Dio?

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00mercoledì 1 settembre 2010 13:15
Come può essere giustificato l’uomo davanti a Dio?

Per mezzo della sola fede:

Galati 2:16 “sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge”.

Per fede e opere:

Giacomo 2:20-24 “Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto”.

Risposta:

Questi due insegnamenti, di Paolo e di Giacomo anche se sembrano apparentemente contraddirsi, in realtà si completano a vicenda dando un quadro esauriente della dottrina della fede.

L’apostolo Paolo afferma giustamente che la salvezza si ottiene per grazia, mediante la sola fede, Efesini 2,8-9; mentre Giacomo sottolinea altrettanto correttamente che la fede per essere realmente valida, giusta agli occhi di Dio, deve necessariamente manifestare buone opere senza le quali si dimostrerebbe una fede morta, che non porta a Dio.

Gentilmente preso dal Wikispaces di Gaetano questo il link
Domenico34
00domenica 5 settembre 2010 03:55
una fede morta, che non porta a Dio.

Aggiungerei, che non è vera fede.
turibolo
00mercoledì 8 settembre 2010 14:52
Le opere della fede, il frutto dello spirito.
Quale la differenza e come si manifestano?
Info.
00venerdì 10 settembre 2010 04:05
Secondo me, leggendo Giacomo, qualcuno potrebbe fare un ragionamento del tipo: "Io faccio la carità così posso dire(dirmi) e dimostrare che ho la fede"

Pensiamo a coloro ai quali Giacomo si rivolgeva, come la persona sopra potevano anche fare la carità, ma questo significa che erano "giustificati"? Secondo me "no"

Secondo me Giacomo vuole farli rimettere in discussione "il modo di vedere, considerare, la loro fede"

Ma oggi, se uno mi dice: "Io faccio tante opere pietose, perciò ho fede, cosa possiamo dirgli? Che le opere sottointendono una garanzia di "giustificazione"? Io dico di no (pensiero mio), ma ecco che però nella Bibbia si parla, giustamente come Salvo ci ricorda, delle "opere della fede" che sono diverse dalle opere.

Una cosa che Giacomo dice riguardo Abramo è questa: "..Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere..", cosa voglio dire? che la carità si può fare anche senza che agisce la fede e che può essere un'opera non preordinata da Dio. Quella fede che agiva in Abramo era qualcosa che c'era in una prova voluta da Dio e che Abramo sapeva che era voluta da Dio, e chissa se si è detto: "Ma questo Dio è serio? prima mi fà una promessa, poi mi toglie l'oggetto della promessa, ma con chi ho a che fare, invece non è venuto meno (domandiamoci perchè) ma ritenne ".. che Dio è potente anche da far risuscitare dai morti; ond’è che lo riebbe per una specie di risurrezione." Ebrei 11:19.

Ed era una fede che andava contro ogni logica (Isacco figlio della promessa che stà per essere ucciso, e secondo me per Abramo Isacco era già morto). Tutto questo non ce lo vedo dando la carità o nell'aiutare qualcuno benchè sia buono.

Non sò se è corretto ma mi verrebbe di dire che le opere della fede sono quelle opere che richiedono l'esercizio della fede e che per opere in questo caso non si intende tanto il fare qualcosa ma stanno per vivere qualcosa (situazione, etc..)

turibolo
00domenica 19 settembre 2010 20:47
Le opere della fede son quelle cose che siamo abilitati a fare sotto la Sua direzione.
Uno che fa ciò che crede giusto opera secondo la fede? No, perchè il nostro concetto di giusto è terreno e non divino.
Il fare la nostra volontà pur in un contesto cristiano è opera della fede? No, perchè tutto ciò che possiamo fare senza il Signore è nostro.

Gesù dice: "Se voi dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, voi porterete molto frutto e ogni cosa che chiederete al Padre mio ve la darà".
Che cosa chiederà un vero credente se non che la volontà di Dio sia fatta in terra come in cielo?
Gesù ricorda ancora che "Il figlio fa ciò che vede fare a suo Padre". E ancora "Io non faccio nulla da me stesso, ma è il Padre che opera in me". E ancora "Egli mi risveglia ogni mattino ; risveglia il mio orecchio affinchè io oda come i savi".
Perchè udire ogni mattino e come i savi? Quali opere compiva Gesù, Lui che disse ai suoi fratelli: "Salite voi alla festa, il mio tempo non è ancora venuto"? Poi quando ricevette il comando di salire alla festa vi salì per portare quel mesaggio di vita: "Chi ha sete venga a me e beva".
Detto in parole semplici, se il Signore mi dice di andare e non vado, non credo e viceversa. Se vado perchè a me pare giusto in nome dei chi vado?
Domenico34
00lunedì 20 settembre 2010 01:09
Io ho fatto un'esposizione sulla sezione di Giacomo 2:14-26, dal titolo: "La fede nell'insegnamento della Bibbia". Spero che gli utenti l'abbiano letto, per conoscere l'insegnamento di Giacomo che non era in contraddizione con quello di Paolo, sullo stesso argomento, cioè la dottrina della giustificazione, come erroneamento qualcuno l'ha giudicato.
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