Info. - Capitolo 1 (Parte 2° di 2) - L'umiltà precede la santità

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TUTTI POSSONO GIUDICARE MA CHI PUO' SALVARE?

Agli ipocriti piace giudicare, le fa sentire superiori. Ma non dev'essere così per voi. Dovete ricercare sinceramente l'umiltà di cuore. Molti cristiani zelanti ma orgogliosi non hanno raggiunto la santità perché hanno avuto l'ardire di sostenere di essere stati chiamati a giudicare gli altri.

Cristo Gesù non è avvenuto per condannare il mondo, ma per salvarlo. Tutti sanno pronunziare un giudizio, ma poi sanno salvare? Sanno deporre la propria vita con amore, intercessione e fede per la persona giudicata? Sanno porsi come obiettivo un'aria di bisogno e, invece di criticare, pregare e digiunare, chiedendo a Dio di sovvenire a quella virtù che sentono mancante? E poi, sanno perseverare in quella preghiera motivata dall'amore finché quell'aria decaduta sbocci in devozione? Questo è il tipo di vita che Cristo ci ordina di seguire!

Giudicare secondo la carne richiede una mente e una vista carnali. Invece, per redimere e salvare ci vuole l'amabile fedeltà di Cristo. Un atto del Suo amore rivelato attraverso di noi farà molto di più di tutto il nostro criticismo pomposo per riscaldare i cuori freddi. Perciò, crescete nell'amore, eccellente nella misericordia ed avrete una percezione più chiara dell'essenza della santità, perché essa è la natura di Dio, che è amore.

Uno potrebbe ribattere: "Ma Gesù ha condannato il peccato". Si, ed anche noi lo condanniamo; ma il peccato che dobbiamo condannare per primo è il peccato di giudicare gli altri, perché esso oscura la nostra vista dal discernere il peccato in noi stessi! (Matteo 7:5). Dovete capire che: Non diventeremo mai santi criticando gli altri; e qualcuno si avvicinerà di più addio scoprendo dei difetti!

Se stiamo ricercando onestamente la nostra santificazione, scopriremo presto di non avere tempo per giudicare gli altri. Infatti, avendo bisogno di misericordia, cercheremo con brama delle opportunità per usare misericordia verso gli altri.

Si, le Scritture ci dicono che Gesù giudicò gli uomini in certe situazioni, ma la Sua motivazione era sempre quella di salvare. Maiuscola risale il Suo amore era perfettamente impegnato verso chi stava giudicando Quando il nostro amore per un altro è tale che possiamo dire onestamente come Cristo: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò" (Ebrei 13:5), la nostra potenza di discernimento sarà perfezionata lo stesso modo; perché è soltanto l'amore che ci dà delle motivazioni pure nel giudizio (1 Giovanni 4:16-17).

State ancora insistendo a cercare dei difetti? Attenti! E il criterio di giudizio di Cristo è alto: "Chi di voi è senza peccato, scale per primo la pietra contro di lei" (Giovanni 8:7). Dunque, parlate pure apertamente contro l'ingiustizia, ma siate motivati dall'amore di Gesù. Ricordate, è scritto: "Mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8). Nel Regno di Dio non ti è permesso giudicare le persone, se prima non ti sei impegnato a morire per loro.

È anche importante notare che le orecchie che ascoltano i pettegolezzi o le critiche sono colpevoli allo stesso modo della bocca che le pronuncia. Non partecipate a questi peccati. Invece, fate smettere di parlare l'offensivo ore e invitatelo a intercedere, come fa Gesù, per quella persona per quella situazione. Maiuscola di e le vostre orecchie sono sante, non permettete che si accordino con l'accusatore dei fratelli (Apocalisse 12:10).

Ricordate, Cristo non ha condannato il peccatori, Egli ha condannato gli ipocriti. Egli si è annoverato tra i peccatori - portando i nostri peccati e i nostri dolori (Isaia 53). Maiuscola risale questa è l'umiltà che stiamo ricercando. Infatti, l'umiltà risplende viva attraverso le persone miti e umili di cuore.

ECCO LE DOMANDE:

1) Abbiamo letto: "Tutti sanno pronunziare un giudizio, ma poi sanno salvare?". Che vuol dire "saper salvare"?
2) Tu "sai salvare"?
3) Sai deporre la propria vita con amore, intercessione e fede per la persona giudicata?
4) Riconosci la tua area di bisogno ponendotela così come obiettivo e, invece di criticare, pregare e digiunare, chiedendo a Dio di sovvenire a quella virtù che senti essere mancante?
5) Sai perseverare in quella preghiera motivata dall'amore finché quell'aria decaduta sbocci in devozione?
6) Si è parlato di "critica" e "giudizio". Qual'è la differenza?
7) Cosa ti suscita la frase: "Nel Regno di Dio non ti è permesso giudicare le persone, se prima non ti sei impegnato a morire per loro"?

Buona Riflessione a tutti