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Domenico34 – La personalità dello Spirito Santo - PROVATA DALLE SACRE SCRITTURE

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2011 00:11
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29/07/2011 00:11

Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: rettori del popolo ed anziani... (Atti 4:8),

e dopo di aver raccontato il maltrattamento che Pietro e Giovanni subirono da parte del Sinedrio, Luca osserva:

Ed essi, uditele, alzarono di pari consentimento la voce a Dio, e dissero: Signore, tu sei colui che hai fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; colui che mediante lo Spirito Santo, per bocca del padre nostro e tuo servitore Davide, ha detto: Perché hanno fremuto le genti, e hanno i popoli divisate cose vane? (Atti 4:24,25).

In questa preghiera che gli apostoli innalzarono a Dio, vengono ricordate le parole del (Salmo 2:1,2), attribuite a Davide. La cosa più importante da tener presente è che se Davide disse quelle parole, fu perché lo Spirito Santo lo fece parlare in quel modo. Se lo Spirito Santo ispirò Davide, questa è una prova che egli non è una semplice forza astratta, ma una reale persona. Al termine della preghiera innalzata con tanto fervore a Dio, Luca precisa:

il luogo dove erano radunati tremò e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza.

Nel giro di poco tempo, gli apostoli vennero sottoposti ad una seria prova, che metteva a fuoco la presenza dello Spirito Santo in loro. La Comunità dei credenti viveva in un'atmosfera di quiete e godeva la più profonda ed estesa comunione fraterna. Coloro che avevano delle proprietà, li vendevano e il ricavato veniva portato ai piedi degli apostoli, perché tutti potessero usufruirne il beneficio. Fu in questo spirito e in quest'atmosfera che Anania, con Saffira sua moglie, vendé una loro possessione, e detratta una parte della vendita, portarono la rimanenza agli apostoli perché fosse messa in comune. A questo punto Luca scrive:

Ma Pietro disse: Anania, perché ha satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere? (Atti 5:3).

Si noti bene che non sarebbe stato soltanto lo Spirito Santo che riempie le persone; Satana fa lo steso lavoro quando riempie di se i cuori degli uomini. Se a Satana non si nega la sua personalità, perché si dovrebbe negare allo Spirito Santo?

Anania e Saffira si erano concertati di dire una menzogna a Pietro, facendogli credere che il denaro che loro portavano agli apostoli, era il totale della loro vendita. Il libro degli Atti dice che Pietro era «ripieno dello Spirito Santo (Atti 4:8). Lo Spirito Santo che era in Pietro, mise a nudo la menzogna di Anania e Saffira, dato che lo Spirito Santo che era in Pietro, leggeva i segreti di quelle persone, Luca non ha nessuna esitazione nell'affermare, che Anania stava mentendo allo Spirito Santo. Come si fa a dire una menzogna ad una semplice forza astratta? Ma se quello che si chiama, da diverse parti, forza impersonale, è una reale persona, allora è possibile potergli mentire.

Andando avanti nella descrizione della vita degli apostoli, Luca accenna ad una divina liberazione dei discepoli di Cristo, per mano di un angelo del Signore. E, dopo che gli stessi apostoli furono ricondotti davanti al Sinedrio per rendere conto dell'accaduto, troviamo queste parole:

E noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono (Atti 5:32).

È chiaro che lo Spirito Santo sia nel pieno della sua attività, secondo (Giovanni 15:26), nel rendere testimonianza assieme agli apostoli. Quando Luca passa a parlare di un problema che si verificò, circa

il mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove venivano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana (Atti 6:1),

gli apostoli portarono calma a quella situazione, incaricando sette uomini, che erano stati scelti dal «gran numero dei discepoli.

Così elessero Stefano, uomo ripieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola (Atti 6: 5).

Il discorso che Stefano fece davanti al Sinedrio, è uno di quelli, non solo che si può definire franco e coraggioso, ma anche pieno di vitalità, quella stessa potenza vitale che gli veniva dallo Spirito Santo del quale era ripieno (Atti 7:55). Ad un certo momento la scena si trasformò in una tale drammaticità che Stefano assunse una posizione così severa, da paragonarla a quella di un Pubblico Ministero che accusa in tono implacabile, con una chiara e decisa parola, da farlo gridare:

Gente di collo duro e in circoncisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo, come fecero i padri vostri, così fate anche voi (Atti 7:51).

Se esaminiamo tutte le Scritture che Stefano citò in quella lunga requisitoria, non troviamo nessuna menzione allo Spirito Santo. Però, Stefano, fa un parallelo tra loro e i loro padri, quando afferma che sia in quel tempo che ora, in definitiva, non si contrasta niente di meno che allo Spirito Santo. Tenendo presente che lo Spirito Santo può essere contrastato, è da sciocchi pensare ad una semplice forza astratta e non ad una reale persona.

Il capitolo otto degli Atti parla di quello che si verificò nella città di Samaria, allorquando Pietro e Giovanni pregarono con imposizione delle mani, perché i nuovi convertiti, ricevessero lo Spirito Santo (Atti 8:15,17,18. Al che, Simon Mago, vedendo questo, voleva comprare il dono di Dio con denari (Atti 8:19,20).

Anania si recò nella casa di Saulo, con un preciso messaggio:

E Anania dunque andò, e entrò in quella casa; ed avendogli imposte le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore, cioè Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale tu venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno dello Spirito Santo (Atti 9:17).

Nel descrivere il progresso della Chiesa e come questa si espandeva ogni giorno, Luca non trova una migliore espressione:

Così la Chiesa, per tutta la Giudea, Galilea e la Samaria aveva pace, essendo edificata; e camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicava (Atti 9:31).

Che il camminare nella consolazione dello Spirito Santo sia un segno della sua personalità, è abbastanza chiaro.

Nella casa del Centurione Romano Cornelio, Pietro rese testimonianza di Gesù Cristo, con queste parole:

La storia di Gesù di Nazareth; come Iddio l'ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com'egli andò attorno facendo del bene e guarendo tutti coloro che era sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con lui (Atti 10:38).

Luca conclude questo racconto, con le seguenti parole:

Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udiva la parola (Atti 10:44).

Questa particolare manifestazione portò «tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro», a rimanere

meravigliati che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili (Atti 10:45).

Fu a costoro che Pietro, disse:

Può alcuno vietare l'acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi? (v. 47).

Si continuerà il prossimo giorno...
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