Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Canti di
Lode e
Adorazione
(clicca nella foto)
  
La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
Canti di
Lode e
Adorazione2
(clicca nella foto)
  
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Domenico34 – Quel che la Bibbia riferisce intorno a Satana – Capitolo 3. Satana nei quattro evangeli e negli Atti

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2011 02:38
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
01/04/2011 02:38

Il miracolo operato da Pietro e Giovanni alla porta Bella del tempio, nel nome di Gesù, sanando completamente il paralitico che veniva portato ogni giorno in quel luogo per chiedere l’elemosina, suscitò un grande entusiasmo in mezzo al popolo.
In virtù di ciò e della liberazione dal carcere degli apostoli, non solo quelli del popolo furono pieni di meraviglia e di stupore per quello che era accaduto (Atti 3:10), ma accaddero anche tante conversioni, talché il numero dei seguaci di Gesù, raggiunse circa cinquemila (Atti 4:4).

Davanti a questo risveglio spirituale — lo definiamo risveglio spirituale — (e il vero risveglio spirituale, produce sempre conversione di peccatori), nella chiesa di Gerusalemme, si verificò un evento, — può dirsi spontaneo — (perché non venne data nessuna direttiva dagli apostoli in tal senso) che, chi aveva dei poderi, li vendeva e il ricavato veniva portato ai piedi degli apostoli per essere distribuito a quanti ne avevano bisogno. In questo contesto, viene narrato quello che fece Barnaba.

Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che tradotto vuol dire: Figlio di consolazione), Levita, cipriota di nascita,
avendo un campo, lo vendette, e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli
(Atti 4:36-37).

Senza dubbio, le azioni che compivano liberamente questi credenti nel vendere le proprietà e portarne il ricavato agli apostoli per metterlo a disposizioni di tutti, suscitò una vera e propria gara di solidarietà in mezzo alla cristianità. Anania e Saffira, una coppia cristiana, spinti anche loro, da quello che altri avevano già fatto, presero una decisione di vendere la loro proprietà.
Però, siccome nel loro proposito vi era qualcosa di diverso rispetto agli altri, Luca, giustamente, comincia il racconto di questa coppia con un significativo: “Ma”. «Quel Ma in apertura pone in contrapposizione Anania e Saffire a Barnaba» [I. Howard Marshall, Gli Atti degli Apostoli, pag. 147].

«Il modo d’agire di Anania è un esempio tipico di quel compromesso che finisce nella disonestà; egli voleva apparire un cristiano particolarmente buono senza esserlo. Il suo misfatto (v 4b) non consisteva nel non aver devoluto l’intero ricavato della vendita, ma nell’averne trattenuto una parte di nascosto, e quindi nel tentativo di porsi in una falsa luce» [Gustav Stählin, Gli Atti degli Apostoli, pag. 155].

Il problema di questa coppia non consisteva nel quantitativo della somma mantenuta per loro (crediamo che la maggior parte del ricavato della vendita, venne portata agli apostoli), ma nell’affermare che quella somma era il totale della vendita.
Se Luca si sofferma sull’intervento di Pietro, ciò prova che tutti gli altri che avevano venduto le loro proprietà e il ricavato l’avevano portato ai piedi agli apostoli, nessuno di loro si era comportato come si comportarono Anania e Saffira.

Per Anania, che si presentò solo da Pietro, fu una vera sorpresa, quando l’apostolo, in pubblico e davanti a tutti, l’apostrofò dicendo:
perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?
Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio»
(v. 3-4).

Nessuno sapeva che l’apostolo Pietro possedesse il potere divino di leggere quello che si nascondeva nel cuore dell’uomo. Una simile prerogativa, da quando l’apostolo era stato riabilitato da Gesù Cristo, ed aveva assunto la direzione della comunità di Gerusalemme, non si era mai manifestata in lui. Se la prerogativa di conoscere il segreto del cuore si fosse anteriormente rivelata in Pietro, la cosa sarebbe diventata di dominio di tutti, e gli stessi Anania e Saffira, l’avrebbero certamente saputo. In conseguenza di ciò, non si sarebbero mai permessi di esporsi alla vergogna davanti alla fratellanza, quando Pietro avrebbe rivelato la loro falsità.

La cosa sorprendente di questa vicenda consiste nel mettere in evidenza, una spiccata attività di Satana, svolta nel cuore di Anania e Saffira. Si saranno resi conto, questi due credenti che, in tutto l’affare di sottrarre parte del ricavato della vendita ed affermare che il denaro portato ai piedi degli apostoli, era il totale della vendita?
Certamente no! Satana aveva riempito il loro cuore di tanta menzogna, non solo da non lasciarvi più spazio per asserire la verità, ma neanche nel renderli insensibili alla verità. Siccome Satana è il padre della menzogna (Giovanni 8:44), quelli che lo seguono, diventano anche loro, figli della menzogna.

Pietro, non solo rivelò ad Anania che Satana aveva riempito il suo cuore, ma anche precisò che la sua menzogna, non era stata pronunciata all’indirizzo degli uomini, ma era rivolta allo Spirito Santo. Mentire allo Spirito Santo, significa spogliarlo della prerogativa della deità, e classificarlo come un essere umano. La parola di Pietro fu talmente potente e tagliente, che lo stesso Anania, all’udirla, cadde a terra e spirò.

La moglie, non sapendo tutto quello che era accaduto, alla distanza di tre ore, si presentò davanti a Pietro, e questi, senza che Saffira chiedesse informazioni di suo marito, gli chiese:
«Dimmi», le disse, «avete venduto il podere per tanto?» Ed ella rispose: «Sì, per tanto».
Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te»
(vv. 8-9).

A differenza del parlare che Pietro fece con Anania, senza pronunciare una severa punizione, con Saffira, ci fu la sentenza di morte. Perché? Perché Saffira, confermando quello che aveva detto prima suo marito, affermava che la somma portata da suo marito, era il totale del ricavato della vendita.
Davanti ad una presa di posizione così precisa, non c’era una minima traccia di pentimento, di conseguenza, la morte fu inevitabile, perché rappresentava l'ostinata determinazione di perseverare nella menzogna.
«I due sposi si ritrovarono congiunti nella fossa dei malfattori come furono nel peccare contro Dio» [Gustav Stählin, Gli Atti degli Apostoli, pag. 158].

11) Atti 26:18:

…per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati.

Il detto su Satana di questo testo, si trova in un contesto del racconto della conversione di Paolo, resa davanti al re Agrippa. Il discorso che Paolo fece in quel giorno, anche se aveva un preciso scopo di autodifesa per le accuse che i Giudei muovevano a suo riguardo, rappresenta pure un punto di riferimento, non solo per ciò che riguarda il suo passato, ma mira soprattutto a mettere in risalto anche l’incarico che Gesù gli ha conferito, secondo i piani della Sua volontà.
Siccome questa volontà divina, per Paolo, è abbastanza chiara davanti a sé, ci preme far notare, nello stesso tempo, la sua importanza. Ecco perché il racconto della sua conversione è fatto con molta specificità.

Infatti, non si tratta di raccontare l’impressione che ha avuto di quell’evento straordinario, ma di far conoscere essenzialmente quello che Gesù gli ha detto, quando gli è apparso sulla strada di Damasco. I tratti salienti del messaggio di Gesù, sono:

a) Il motivo dell’apparizione: costituirti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora;
b) liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali ti mando. Il lavoro che dovrai svolgere in questa tua missione, riguarda:

1) Aprire gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce;
2) dal potere di Satana a Dio;
3) ricevere, per la fede in me, il perdono dei peccati,
4) e la loro parte di eredità tra i santificati (vv.16-19).

Per quello che c'interessa, circa quello che stiamo scrivendo, domandiamo: che cos’è il potere di Satana? Le persone inconvertite, si trovano sotto il dominio di Satana, il quale, farà del tutto perché rimangano nelle tenebre dell’ignoranza, e continuino a rimanere sotto il suo dominio, cioè sotto il suo controllo.

Quando l’uomo apre gli occhi alla verità dell’evangelo di Gesù Cristo, riconosce subito che il potere di Satana, è essenzialmente tenebroso, perché egli stesso si trova nelle tenebre. Mentre il potere di Dio, che è l’opposto di quello di Satana, è luce, perché Egli stesso è luce (1Giovanni 1:5).

Le persone condotte a Dio, per mezzo della predicazione dell’evangelo, che è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede (Romani 1:16), vengono a conoscere la fede in Cristo, per mezzo della quale ricevono da Dio, la loro parte di eredità tra i santificati. Quest'eredità, per usare le parole di Pietro è: Incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo (1 Pietro 1:4).

PS: Se ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo prontamente
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com