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Domenico34 – Quel che la Bibbia riferisce intorno a Satana – Capitolo 3. Satana nei quattro evangeli e negli Atti

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2011 02:38
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29/03/2011 02:04

La menzione di Satana nel testo di (Luca 10:18), nella forma che è stata tramandata, non si trova in nessun altro luogo del Nuovo Testamento. L’unico passo che potrebbe essere associato, è quello di (Apocalisse 12:9). Però, se questo testo si esamina attentamente, non sarà difficile notare delle notevoli differenze, soprattutto nel suo contesto.

In primo luogo si nota che, l’esplusione di Satana dal cielo sulla terra, è il risultato di una sconfitta subita, nella battaglia svoltasi in cielo tra l’esercito di Michele e i suoi angeli con il dragone e i suoi angeli. Nel passo di Luca, non c’è il minimo indizio che parli di una battaglia e dei suoi combattenti. In secondo luogo, il cadere dal cielo di Satana, non trova corrispondenza nel testo di (Apocalisse 12:9), non solo per quanto riguarda la forma, ma neanche per ciò che concerne il contenuto.

Il gettare dell’Apocalisse, non implica un gesto compiuto dallo stesso Satana, ma una forza esterna superiore alla sua che lo obbliga ad un gesto fuori della sua volontà.
Mentre il cadere di Luca, che non presuppone un’azione esterna compiuta da altri, sta a significare che a Satana, è venuto a mancare quel sostegno su cui si appoggiava che lo teneva in alto. Ragione per cui, non avendo più quel sostegno, è caduto dal cielo così velocemente, da essere paragonato ad una folgore

«Gesù non voleva dire che Satana era stato cacciato via proprio in quel momento, ma che la potenza del nemico era stata sbaragliata e lui era soggetto alla sua autorità» [John A. Martin, Investigate le Scritture, Nuovo Testamento, pag. 252].

«La caduta di Satana non significa ancora in alcun modo «la sua cacciata dal mondo» (Giov. 12:31; cfr. Apoc. 20:10): a Satana non è ancora stata sottratta la pericolosa capacità di insidiare e tentare» [H. Schürmann, Il Vangelo di Luca, Parte seconda, tomo primo, pag. 148].

Che il contesto di (Apocalisse 12:9) e quello di (Luca 10:18) siano diversi, non si deve fare tanta fatica per scoprirli.
Il detto di Luca va inquadrato a proposito della missione dei settanta e al risultato che conseguirono questi missionari, nel vedere i demoni sottoposti al nome di Gesù.
Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome» (v. 17).

Anche se Gesù nel mandarli non aveva fatto riferimenti di scacciare i demoni, come quando mandò i dodici (Matteo 10:1) ma solamente di guarire i malati (v. 9). Quando però i settanta usarono l’autorità del nome di Gesù sui demoni, le persone venivano liberati.

Davanti ad una simile manifestazione, la gioia che manifestarono nel fare il loro rapporto a Gesù, era più che giustificata. Se si tiene presente la frase che essi usarono: «Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome», si capisce subito che per loro fu un avvenimento inaspettato.
La risposta del Signore, mette in evidenza che, mentre i missionari svolgevano la loro missione, scacciando anche i demoni, Gesù vedeva Satana cadere dal cielo come una folgore.

Su quest'affermazione di Gesù, i commentatori cercano di fare dei collegamenti, principalmente pensando a (Isaia 14:12) e anche tenendo sottocchio (Apocalisse 12:9). Ma come afferma giustamente lo Stewart:

« non è a questo che Gesù fa qui allusione, neppure intende egli parlare, come lo suppone Lauge, della sconfitta di Satana nel deserto o della sua distruzione finale, quando egli sarà buttato nello stagno di fuoco e di zolfo, (Apoc. XX, 10); ma «il Signore condensa in questa grandiosa parola profetica, che riguarda così il passato come il futuro, il progresso e la consumazione della caduta di Satana» [R. G. Stewart, Commentario Esegetico pratico del Nuovo Testamento, S. Luca, pag. 125. Cfr. Anche Eduard Schweizer, Il vangelo secondo Luca, pagg. 172-174].

7) Luca 13:16:

E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?»

La guarigione della donna tutta curva, che avviene nella sinagoga nel giorno di sabato, oltre a scatenare tutta l'indignazione del capo della sinagoga, per avere Gesù compiuto il miracolo in quel giorno, indusse Gesù a rivelare che la deformazione fisica della miracolata, era stata causata da uno spirito d’infermità, e che Satana in persona aveva tenuto legata quella donna per ben diciotto anni.

Se non ci fosse stata quella contestazione, forse Gesù non avrebbe rivelato quel segreto. Siccome ci fu, Gesù non poteva rimanere nel silenzio, lasciando tutto nel segreto, come se quella donna fosse inferma, per cause naturali. Lo scoprimento del segreto, non solo costituisce un punto fermo di riferimento, ma serve anche a controllare i vari casi di mali fisici particolari.
Certo, non si può affermare che ogni deformazione fisica, sia opera di Satana. Però, questo non esclude che certe menomazioni fisiche, siano causate direttamente da Satana o dai suoi emissari: i demoni [A tal proposito, consigliamo la lettura del capitolo 13 del nostro libro, Il mondo degli spiriti, pagg. 179-186].

Che Satana abbia tenuto legata la donna del nostro testo per la durata di diciotto anni, è bene specificato da Gesù; non è altrettanto specificato come abbia fatto Satana a tenerla legata per tutto quel tempo. La logica ci porta a pensare che, se quella donna non avesse incontrato Gesù in quel giorno memorabile, probabilmente non sarebbe stata mai sciolta dal quel legame, e forse sarebbe anche morta in quella condizione.

Il vangelo, rivelando la deformazione fisica della donna del nostro testo che si protrasse per diciotto anni, non ci fa conoscere, né la sua età, né il suo stato civile. Siccome lo scopo principale di Luca, nel riferirci la storia di quella sofferente, non era quello di informarci sui dati anagrafici, bensì raccontarci quello che Gesù ha compito in quel giorno, tutti gli elementi accessori estranei all’evento miracoloso, sono stati messi da parte.

Infine, sarebbe interessante conoscere il movente o il momento in cui “lo spirito d’infermità” entrò nella donna e causò quell’enorme deformazione fisica nel suo corpo. Però, questo non è possibile, in quanto, non solo il vangelo non lo rivela, ma neanche si può stabilire una norma fissa per tutti i casi.
Inoltre, che la curvatura di quella donna, non avvenne tutta in un colpo, ma andò sviluppandosi a poco a poco, è un'ipotesi assai probabile. Il dato importante che Luca sottolinea, è che nel giorno in cui quella donna venne guarita, la deformazione fisica dell’inferma era arrivata ad uno stadio avanzato, poiché non c’era possibilità di potersi raddrizzare.

Nonostante che l’inferma del nostro racconto si trovasse in quella condizione, essa non cessava di frequentare la sinagoga, il luogo dove le persone pie, particolarmente, andavano per adorare il vero Dio e ascoltare la lettura e la spiegazione della Parola del Signore.

Questo dovrebbe servire come un chiaro monito, a quanti, per motivi non plausibili, si assentano facilmente dai luoghi di culto, dove i credenti si radunano per offrire la loro adorazione al Dio vivente.
Siccome il testo sacro afferma che la donna del nostro racconto aveva uno spirito d’infermità e che Satana l’aveva tenuta legata per diciotto anni, alcuni commentatori credono che quell’inferma era posseduta. Però, se si tiene presente che per tutti i casi in cui i vangeli parlano di liberazioni d'indemoniati, Gesù non impose mai le mani per liberarli, si hanno tutte le ragioni per credere che quella donna non era posseduta, nel senso come intende questo termine.

Non solo Gesù impose le mani sull’inferma, ma neanche fece un minimo accenno di “sgridare” lo spirito d’infermità, ma si limitò semplicemente a dirle: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità» (v. 12).

Rientrava nella logica della realtà, pronunciare quelle parole, perché Gesù sapeva che c’era un legame di Satana, che avvolgeva quella donna. La sua guarigione pertanto, poteva essere considerata una vera liberazione, o come dirà chiaramente Gesù: Non doveva essere sciolta da questo legame...?

La riflessione che possiamo fare su quest'evento miracoloso, è la seguente: ci sono infermi che sono legati da spiriti d’infermità, e, solo quando vengono sciolti, il corpo ritorna sano come prima. Per individuare questi casi, ci vuole ovviamente, il discernimento dello spirito.

Si continuerà il prossimo giorno...
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