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Antonio Strigari - PREDESTINAZIONE E LIBERO ARBITRIO

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2011 16:59
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Città: ISERNIA
Età: 43
Sesso: Maschile
04/02/2011 16:22

Qui di seguito sono riportare le risposte che il fratello Antonio ha dato in riferimento ad una lettura sulla predestinazione. Riporto sia la nota che il fratello ha letto sia le sue risposte che vengono date a mano a mano

PREDESTINAZIONE E LIBERO ARBITRIO

pubblicata da Antonio Strigari il giorno venerdì 4 febbraio 2011 alle ore 1.44

PREMESSA

Ho trovato uno scritto sulla predestinazione che nel contempo nega il libero arbitrio dell’uomo.

Poiché personalmente ritengo che questa dottrina sia errata, almeno per quanto riguarda la negazione del libero arbitrio concesso da Dio all’uomo, ho voluto riportare il mio pensiero a confutazione di quanto mi sembra palesemente contrario alla Giustizia di Dio.

La nota è "necessariamente" ... lunga e richiede tutta la vostra pazienza!

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Ecco lo scritto nel quale…

SI AFFERMA (1):

(riporto integralmente)

Ai Miei Amici Arminiani

“Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché Egli salverà il suo popolo dai loro peccati».” (Mat 1:21)

Venite quindi e discutiamo assieme, in un modo logico e razionale senza personali idiosincrasie e cognizione di alta opinione di noi stessi.

Siamo tutti in accordo che Dio deve avere assoluti e infiniti attributi per essere Dio: mancando quelli, beh, allora, Egli non è Dio, per definizione.

Certamente gli attributi di Dio sono infiniti, per questa discussioine noi considereremo i 3 fondamentali:

Onnipotenza: Egli ha il potere di fare tutto quello che desidera. Può assolutamente fare TUTTO quello che vuole, senza nessun limite alcuno e nessuno o niente lo può fermare (Gib 42:2; Luc 1:37; Dan 4:35).

Onnipresenza: Egli è in TUTTI i luoghi, sempre. L'Universo degli Universi non lo contiene e non c'è luogo in cui Lui non è presente. (Ger 23:24; 1 Re 8:27; Sal 90:2).

Onnisciente: Egli conosce TUTTE le cose. Egli conosce i più intimati dettagli di TUTTO dall'inizio del tempo alla fine, niente escluso (1Gi 3:20; Sal 94:9-11).

Adesso, essendo tutti d'accordo su queste cose, procediamo con i Postulati:

"Se Dio è Onnisciente allora deve aver visto TUTTI gli eventi nella Sua creazione dall'Inizio alla Fine tenendo conto che Egli è anche Onnipresente e Onnipotente".

"Se il postulato uno sopra è vero, allora segue che NIENTE di quello che Dio ha visto, all'inizio della Sua creazione può cambiare, come gli eventi si materializzano, altrimenti Dio non vide giustamente e di conseguenza non è Onnisciente e perciò non Dio".

"Se i postulati uno e due sono veri, allora TUTTO è fissato dall'inizio del Tempo e Spazio, e i decreti di Dio non possono cambiare e per questa ragione possiamo dire che TUTTE le cose sono in effetti - Preordinate".

Questi Postulati devono essere così per Dio di essere Dio. Sicuramente siamo tutti in accordo su questo, altrimenti la discussione si ferma qua.

La conclusione logica è che quel famoso detto "ad-nauseam" nelle nostre chiese Evangeliche: "la preghiera cambia le cose" è totalmente FALSO, perché le cose non possono cambiare da quello che Dio ha visto prima che il tempo fosse, come provato sopra. Dal nostro punto di vista potrebbe anche sembrare che cambiano, ma se così fosse, il cambiamento era già nello schema delle cose, prima della creazione.
 

IL MIO PENSIERO

Premesso che sono d’accordo sui “Postulati” sopra evidenziati, espongo il mio parere solo al fine di far luce sul modo in cui la predestinazione dovrebbe essere considerata, cioè senza nulla togliere al “libero arbitrio” concesso da Dio all’uomo.

Facciamo un’ipotesi: Tu sei ammalato.

Ora consideriamo due punti fermi:

1. Dio sa se guarirai;

2.Tu non lo sai.

Le tue decisioni:

1.Decidi di pregare IDDIO.

È vero che quando tu preghi non sai se guarirai, perché l’infermità potrebbe rimanerti in virtù del tuo bene spirituale (ad esempio, affinché tu non insuperbisca, come è stato rivelato a San Paolo ed allora devi accettare questa Sua volontà sapendo che ogni cosa coopera al bene di coloro che amano Dio - ved. Rom. 8:28) ma se non preghi non puoi ottenere alcun bene perché non eserciti la fede così come ti viene richiesto da Dio stesso. Quando Gesù dice al cieco “che vuoi che io ti faccia?” (Marco 10:51; Luca 18:41) non dobbiamo pensare che Egli non lo sapesse ma voleva solo che il cieco glielo chiedesse esercitando così la fede in LUI.

Se tu preghi con fede e Dio ti guarisce esaudendo la tua preghiera, nessuno nega che Lui sapeva anticipatamente (da sempre) che saresti guarito ma dobbiamo convenire anche che Lui ha anche visto, deciso e scritto anticipatamente la tua guarigione in virtù del fatto che ha sentito anticipatamente la tua preghiera che ha deciso “sempre anticipatamente” di accogliere.

2.Decidi di NON pregare.

Se tu decidi di non pregare, anche questa tua decisione è nota da sempre a Lui e per questa tua decisione Egli decide e scrive di non guarirti.

Beninteso, Egli potrebbe decidere di guarirti anche se tu non preghi e non lo invochi, ma Egli ci ha detto:

“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; (Matteo 7:7);
 

ed anche:

“Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa” (Giovanni 16:24);

da sempre Dio ci invita ad invocarlo come nostro aiuto:

“… invocami nel giorno della distretta: io te ne trarrò fuori, e tu mi glorificherai” (Salmi 50:15);

e così vogliamo fare, altrimenti, perché ce lo avrebbe detto?

Perché Dio ci avrebbe detto:

“se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvage, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese” (II Cronache 7:14)

se tutto era stato scritto, “indipendentemente” dalle azioni dell’uomo, a cosa servirebbero servite le preghiere, invocazioni e supplicazioni d’aiuto che l’uomo rivolge a Dio?

Che Padre d’Amore e misericordia avremmo se non dovesse ascoltare il “grido” delle Sue creature?

Vogliamo essere caparbi come gli israeliti che alla fine dovettero riconoscere …:

“Com'è scritto nella legge di Mosè, tutta questa calamità ci è venuta addosso; e, nondimeno, non abbiamo implorato il favore dell'Eterno, del nostro Dio, ritraendoci dalle nostre iniquità e rendendoci attenti alla sua verità” (Daniele 9:13)

Ritengo giusto affermare che la Scrittura ci insegna che è la tua DECISIONE (di pregare o meno, di rivolgerti a Dio per avere il Suo aiuto di camminare o meno nelle Sue vie, ecc, ecc.) che, essendo preconosciuta da Dio, determina GIUSTAMENTE il tuo futuro perché … Dio è giusto.

Il salmista dice:

Nella mia distretta ho invocato l'Eterno, ed egli m'ha risposto” (Salmi 120:1)

ed io voglio imitarlo.


Allora cosa facciamo?

Non vogliamo pregare ed implorare la misericordia di Dio per essere di quelli, già catalogati fra gli sciocchi, che si rifiutano di implorare la Sua misericordia?

Se tu sei uno di quelli, Iddio lo sapeva questo sin dalla fondazione del mondo, e ti ha “predestinato” dove è giusto che tu stia per l’eternità ma sappi che lo sei stato per la scelta che è ed è stata sempre tua.

Ciò che è stato detto, cioè che Dio sa tutto e vede le cose già “al termine” per cui esse non possono mutare, è vero ma non dobbiamo dimenticare che ciò che Dio ha “scritto” lo ha fatto in funzione della “nostra scelta” anch’essa da Lui preconosciuta.

Quindi, con il nostro libero arbitrio decidiamo o no di pregare e Dio il quale sa tutto innanzi tempo, vede la fine della storia della tua vita … che scrive anticipatamente in base alle tue scelte di vita.


*****


SI AFFERMA (2):

Senza dubbio, come reazione naturale a questa affermazione qualcuno chiederà: "Se fosse così, allora perché pregare?" Certamente non è per cambiare i proponimenti di Dio, o la Sua mente, perché quello è impossibile, ma la più accurata risposta alla domanda è duplice:

Siamo comandati a farlo per allinearci col volere del Signore, e

Per il nostro benefico e conforto.

IL MIO PENSIERO

Allora Dio ci avrebbe dato un comando INUTILE

Quale beneficio per noi nel pregare se le cose non cambiano?

*****


SI AFFERMA (3):

Cari amici, siamo onesti, quante centinaia di richieste al Signore abbiamo articolato, e di queste quante sono state esaudite? Soltanto una frazione di quelle, giusto? E perché? “Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.” (Gia 4:3) E perché domandiamo male? Perché non preghiamo secondo il Suo volere: “Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.” (1Gi 5:14)

Ed ecco la prima ragione per la preghiera, per allineare la nostra volontà con la volontà di Dio, cosicché cresciamo nella maturità Cristiana: “finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo” (Efe 4:13) Dio richiede a noi di pregare per cambiare (o essere cambiati) ad essere conforme con i Suoi piani. Siamo noi quelli che devono cambiare come vediamo i suoi piani rivelati. La preghiera cambia noi, non quello che Dio ha visto all'inizio, e naturalmente anche i nostri cambiamenti sono inclusi nella prescienza di Dio.


IL MIO PENSIERO

Se la predestinazione fosse intesa come una decisione presa da Dio indipendentemente” dalle azioni dell’uomo, con lo stesso criterio potrei controbattere:

Perché pregare per essere cambiati?

Se sei un predestinato alla salvezza a che serve pregare per un cambiamento?

E se non lo sei perché pregare invano?

Dio non antivede anche la tua vita?

Non sa se cambierai e come sarai alla fine dei tuoi giorni?

Nella visione di Dio tutte le cose sono a Lui conosciute anche la tua vita ed il tuo probabile (solo per noi tale) cambiamento.

Proprio il versetto citato: “Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.” Ci dice che “se domandiamo” (secondo la Sua volontà certo ma SE DOMANDIAMO) Egli ci esaudisce.

Ecco lo scopo della preghiera, ricevere qualcosa da Dio. Su questo molto ci dice la Parola, per ricevere il nostro pane quotidiano (Matteo 6:11), lo Spirito santo (Matteo 7:11; Luca 11:13) e tutte altre le cose che domanderemo (nella preghiera) con fede (Matteo 21:22).


*****


SI AFFERMA (4):

Il nostro Signore ci comanda: “Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole».” (Mat 26:41) Nel pregare diventiamo sempre più forti spiritualmente e più resistenti all'astuzia del Maligno e siamo più abili a discernere quello che è da Dio da quello che non lo è.


IL MIO PENSIERO

Gesù, non dice pregate per diventare più forti (a parte che se fosse predestinato (come erroneamente s’intende tale termine) una persona lo diventerebbe (forte) comunque ma ”per non cadere in tentazione” così come è detto.

Quindi se non prego “cado”, se prego “no”, anche se Dio lo sa comunque sono io che determino o meno la mia stessa caduta.

Poi certamente l’esercizio spirituale alla preghiera ci rende più forti anche per l’esperienze che faremo per le risposte di Dio.


*****


SI AFFERMA (5):

La seconda ragione per pregare è per il nostro conforto. Gesù stesso pregava molto spesso per energia e persino chiese se gli fosse stato possibile evitare la croce: “E disse: «Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi».” (Mar 14:36) Sentirsi in disagio è perfettamente normale, e dobbiamo portare i nostri sconforti al nostro Papà Celeste: “gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.” (1Pi 5:7) In questi giorni moderni tanta gente va dallo psichiatra per affrontare i loro problemi di vita, ma noi abbiamo il nostro medico celeste che ha la cura perfetta per noi e ci capisce completamente. Che grande conforto è questo per noi, il Signore sia lodato.


IL MIO PENSIERO

Ci si rende conto che è la tua preghiera a muovere il braccio potente del Signore?

Chi ci soccorre quando preghiamo ovviamente non lo fa quando potremmo farlo e non lo facciamo.


*****


SI AFFERMA (6):

Il famoso espositore biblico, Matthew Henry, disse questo sulla preghiera: "Quando Dio vuole benedire la Sua gente con qualcosa, Egli li mette a pregare per quella cosa stessa".

Questa è una sintesi perfetta per descrivere la pratica del pregare.

Questo concetto ci porta naturalmente a quella tanto battuta ipotesi del "Libero Arbitrio".

La definizione del "libero arbitrio" dipende sul tipo di programmazione mentale uno ha:

Il punto di vista Secolare, Liberale, Evangelico:

"Gli umani sono abili di scegliere tutto quello che vogliono e Dio non può interferire sulle loro decisioni".


IL MIO PENSIERO

Definizione sbagliata ma che non c’entra nulla con il libero arbitrio.

Riflettiamo, Dio non vorrebbe salvare tutti gli uomini?

La Parola non dice:

“il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” (I Timoteo 2:4);

Come si fa a sostenere che Iddio volendo benedire alcuni dei Suoi li metterebbe a pregare per quella cosa mentre altri, sempre dei Suoi, no se la misericordia di Dio vuole il bene e la salvezza per TUTTI gli uomini?

Dio non fa particolarità, non ne fece nemmeno fra gli Apostoli nei quali c’era anche Giuda, è scritto:

“Or avanti la festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Giovanni 13:1); e non trovo scritto che da questo Suo amore escluse Giuda.

Quando inviò gli Apostoli nella missione di evangelizzazione li inviò due a due, quindi Giuda fece coppia con qualche altro Apostolo e ricevette, come tutti, anche egli la potestà sui demoni (ved. Marco 6:7).


*****


SI AFFERMA (7):

Il punto di vista del Cristianesimo Classico Riformato:

"Definisce "libero arbitrio" come l'abilità di scegliere ugualmente il bene come il male".

La Bibbia ha questo da dire in (Rom 3:10-12):

Non c’è alcun giusto, neppure uno

Non c’è alcuno che abbia intendimento

non c’è alcuno che ricerchi Dio

Tutti si sono sviati

tutti quanti sono divenuti inutili

non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno

Ovviamente la Bibbia non crede che gli uomini non rigenerati abbiano "libero arbitrio" perché dice "neppure uno" è capace di scegliere e di fare il bene e certamente non capace di scegliere Dio.


IL MIO PENSIERO

Questa è la condizione dell’uomo che non conosce Dio.

Ma la loro colpa consiste proprio nel fatto che pur potendo operare il bene non lo hanno fatto perché deboli per la carne.

Se non avessero potuto praticare il bene quale sarebbe stata la loro colpa?

Il concetto di libero arbitrio, così come è espresso nella tesi che cerco di confutare, è viziato in partenza poiché avere il libero arbitrio non significa essere “sempre” capace di scegliere il bene ma solo di poter scegliere.

Infatti disse un santo: “Se puoi scegliere tra il bene ed il male hai il libero arbitrio ma se non scegli SEMPRE il bene non sei libero”.

Questa è la libertà che Cristo Gesù è venuto a portare all’uomo, quella di scegliere SEMPRE il bene.

La Parola, se la leggiamo con attenzione e la meditiamo con l’aiuto dello Spirito di Dio, nelle parole di Romani 3:10-12 non dobbiamo vederci una condizione dell’uomo assoluta ma solo generica. Mi spiego meglio:

Dicendo:

3:10 siccome è scritto: Non v'è alcun giusto, neppur uno.

Non vuol dire che nessun uomo è stato SEMPRE ed in tutte le sue azioni INGIUSTO, e ..

3:11 Non v'è alcuno che abbia intendimento, non v'è alcuno che ricerchi Dio.

E questo versetto che tutti siano sempre totalmente STUPIDI o che MAI hanno cercato Dio, sappiamo di Abramo, Davide, Mosé … ma solo

3:12 Tutti si sono sviati, tutti quanti son divenuti inutili. Non v'è alcuno che pratichi la bontà, no, neppur uno.

Che sono diventati INUTILI ed IRRECUPERABILI, altrimenti Dio non avrebbe inviato Cristo Gesù, o significare che NESSUNO sia stato capace in assoluto di qualche atto di bontà ma solo che nel Suo completo giudizio gli uomini erano mancanti, privi di salvezza.


*****


SI AFFERMA (8):

Adesso dobbiamo considerare la definizione che la maggior parte della gente da al "libero arbitrio". Loro lo equiparano all'abilità di agire su tutto quello che viene in mente come "libero arbitrio", e in quel contesto certamente la gente ha "libero arbitrio". Ma la definizione Biblica è: "l'abilità di poter scegliere ugualmente a fare il buono come il malvagio". Però la gente fa decisioni secondo la programmazione della loro mente, cioè da quello che loro sono realmente. Per esempio un selvaggio dell'Amazzone agirà in modo differente da un uomo urbano quando confrontato dalla stessa situazione.

Sappiamo che gli uomini non rigenerati sono morti spiritualmente: “Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati,” (Efe 2:1) Una persona non salvata farà sempre decisioni basate sulla sua composizione ed essendo morto spiritualmente tutte le sue decisioni saranno malvagie, nessuna sarà buona.


IL MIO PENSIERO

Vorrei chiedere all’autore:

Sarà malvagia anche la decisione dell’uomo non salvato di credere in Cristo per avere salvezza?

Se fosse vero quello che afferma l’autore dello scritto che “Una persona non salvata farà sempre decisioni basate sulla sua composizione ed essendo morto spiritualmente tutte le sue decisioni saranno malvagie, nessuna sarà buona” allora nessuna persona non salvata potrebbe decidere di credere in Cristo Gesù perché questa decisione è assolutamente buona.

Poi, se l’uomo non avesse “capacità decisionale” perché Iddio avrebbe detto a Caino:

“Se fai bene non rialzerai tu il volto? ma, se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri son vòlti a te; ma tu lo devi dominare!" (Genesi 4:7);

Caino, avrebbe “potuto” o no, dominare il peccato ?

Riflettiamo su quanto dice Paolo:

“Infatti, quando i Gentili che non hanno legge, adempiono per natura le cose della legge, essi, che non hanno legge, son legge a se stessi; essi mostrano che quel che la legge comanda è scritto nei loro cuori per la testimonianza che rende loro la coscienza, e perché i loro pensieri si accusano od anche si scusano a vicenda” (Romani 2:14,15).

Se la coscienza dell’uomo attesta e conferma la legge di Dio non lo fa forse perché l’uomo distingue il bene dal male?

Se l’uomo non osserva sempre il bene non avviene forse perché egli si renda conto di avere bisogno di Cristo? (esamineremo meglio questo concetto in appresso).


*****


SI AFFERMA (9):

Si! Dal punto di vista secolare quell'uomo agisce secondo il "libero arbitrio" perché decide quello che vuole, ma quella non è la definizione Biblica del "libero arbitrio" perché una persona tale non è capace di scegliere ugualmente fra il bene ad il malvagio. Perciò, Biblicamente una persona non rigenerata ha un arbitrio, ma non è "libero".


*****


IL MIO PENSIERO

Come si vede, finalmente, di chi accetta il principio della predestinazione negando il libero arbitrio è costretto a fare alcune ammissioni e a distinguere fra “libero arbitrio” e “libertà” cosa che vedremo meglio in seguito.

Non esiste alcuna “definizione biblica” del libero arbitrio.


*****


SI AFFERMA (10):

La solita cavillante domanda: "beh, se la persona non rigenerata non può scegliere Dio da se stessa (libero arbitrio) come potrà mai da sola rispondere al Vangelo per la salvezza?" Una buona domanda, ma la Bibbia ha la destra risposta: "Dio rigenera a salvezza chiunque Lui vuole. “26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti.” (Eze 36:26-27)


IL MIO PENSIERO

Dov’è scritto che Dio rigenera a salvezza chiunque Lui vuole?

Troviamo invece scritto che:

“Ma sia ringraziato Iddio che eravate bensì servi del peccato, ma avete di cuore ubbidito a quel tenore d'insegnamento che v'è stato trasmesso” (Romani 6:17).

La rigenerazione in noi è avvenuta perché abbiamo ubbidito all’Evangelo.

Quando si legge:

“Difatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figliuolo vivifica chi vuole“ (Giovanni 5:21);

Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Romani 9:16);

“Così dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole” (Romani 9:18)

Chi oserebbe pensare che Egli possa operare anche in maniera ingiusta?

Questo pensiero potrebbe scaturire solo dalla “lettera che uccide”, lo Spirito ci insegna invece che Dio non può essere giudicato perché Egli è il solo e Giusto Giudice del quale l’uomo che in Lui crede può fidarsi ciecamente.

Dio vivifica, fa misericordia e indura i cuori di quegli uomini dei quali preconosce tutta la loro vita e le loro scelte.

Dio continua a chiamare fino alla fine l’uomo ad una scelta:

“E lo Spirito e la sposa dicono: Vieni. E chi ode dica: Vieni. E chi ha sete venga: chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita” (Apocalisse 22:17)

Non è vero che Dio rigenera a salvezza chiunque Lui vuole, questa è “lettera che uccide” ma lo Spirito che vivifica dice nel Vangelo:

“Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).

Con questa Parola Dio si è impegnato a rigenerare ed a dare Vita Eterna TUTTI coloro che credono in Cristo Gesù.

Con questo Dio lascia all’uomo la facoltà di credere o di non credere altrimenti sarebbe vano il sacrificio di Cristo e la predicazione dell’Evangelo.

E Cristo Gesù dice:

“E chiamata a sé la folla coi suoi discepoli, disse loro: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua” (Marco 8:34).

Vuoi seguire Gesù?

Coraggio, seguilo.

Diventa anche tu, con la tua decisione, un predestinato alla salvezza.


*****


SI AFFERMA (11):

E con quel "cuore" nuovo quella persona sarà abilitata a cercare Dio per la salvezza, ma questo ricevere (nato di nuovo) deve venire prima dall'alto.

Questo è infatti ampiamente supportato dal Nuovo Testamento:

“i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.” (Gio 1:13)


IL MIO PENSIERO

Prima di questo versetto ce ne sono altri due:

“E' venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto;

ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome” (Giovanni 1:11,12)

che spiegano chiaramente che Dio ha lasciato all’uomo la possibilità di RICEVERE Cristo Gesù nel proprio cuore ed a questi, solo a questi, che “liberamente” lo hanno ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figli Suoi.


*****


SI AFFERMA (12):

“Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Gio 6:44)

“e diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me se non gli è dato dal Padre mio».” (Gio 6:65)

“I gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore; e tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero.” (Att 13:48)

“Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo.” (Gio 4:19)


IL MIO PENSIERO

Certo che è scritto così, ma i versetti non devono essere portati surrettiziamente o a cuor leggero, senza la consapevolezza della gravità di ciò che si afferma, a supporto di una dottrina.

Consideriamo:

In che modo Dio li attira?

Vorrei che qualcuno me lo spiegasse!

Ma credo che nessuno di quelli che sostengono questa dottrina della predestinazione intesa come negazione del libero arbitrio lo sappia fare.

Questa rivelazione voglio tenermela ancora nel cuore finché pubblicamente non dibatteremo ciò ed allora verrà fuori la Verità, e la dottrina errata sarà svergognata.

Sugli ultimi due versetti, certamente “tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero” i preordinati erano tali nella mente di Dio che conosce ogni cosa, ma erano “preordinati” proprio perché Dio SAPEVA CHE AVREBBERO LIBERAMENTE CREDUTO.


*****


SI AFFERMA (13):

E' interessante notare una incongruenza nei nostri circoli. Per esempio, quante volte abbiamo pregato il Signore che salvi persone a noi care. Che cosa abbiamo chiesto al Signore? Gi abbiamo chiesto che interferisca con il "libero arbitrio" di quelle persone. Proprio la stessa cosa che così violentemente difendiamo con tutto il nostro essere. Se crediamo veramente nel "libero arbitrio" per essere coerenti dovremmo pregare quella persona che si converti di sua libera volontà e non Dio che non può farci niente secondo la nostra dottrina. Tilt Tilt.


IL MIO PENSIERO:

Noi preghiamo perché pensiamo che non vi è cosa che l’Eterno non possa fare!

E, poi, perché la Scrittura ci dice:

“Io esorto dunque, prima d'ogni altra cosa, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini” (I Timoteo 2:1); forse per darci un modo per “passare il tempo”, se ciò … a nulla giova ?


*****


SI AFFERMA (14):

Così abbiamo visto brevemente il "libero arbitrio" dal punto di vista teologico.

Ma abbiamo persino evidenza dal mondo scientifico secolare, un documentario Tedesco (Deutsche Welle) ha presentato un gruppo Tedesco/Americano di scienziati che studiavano il cervello di delinquenti incontrollabili. Secondo loro questi avevano subito dei grandi trauma nella loro infanzia e sviluppando cervelli alterati con poca sensitività alla sofferenza altrui. Perciò, avevano concluso che questa gente poteva essere stimolata solo da forti emozioni, come uccidere qualcuno.

Questo però non è il nostro punto, ma che essi categoricamente asserivano che dai loro studi era evidente che PRIMA il cervello formula una azione e POI la volontà agisce su quella. Qualcuno chiese ai scienziati: "ma allora il libero arbitrio non esiste'" Senza esitazione la risposta fu: "NO assolutamente".

E' stupefacente che scienziati (probabilmente non credenti) con fatti e prove naturali in mano potessero affermare con assoluta certezza che ogni azione che l'uomo fa viene PRIMA formulata nel cervello e POI la volontà dell'uomo la mette in azione, e SOLO quella. E' da rifletterci.

Per forza l'argomento sul "libero arbitrio" porta naturalmente all Soteriologia (ordine di salvezza).


IL MIO PENSIERO

Dopo tali affermazioni … “la domanda mi sorge spontanea”:

Era il caso di “scomodare” gli scienziati per sapere che “ogni azione dell’uomo viene PRIMA formulata nel cervello e POI la volontà dell’uomo la mette in azione”?

Non era questo che la Parola ci fa intendere quando Dio si rivolge a Caino dicendogli (come abbiamo letto prima):

“Se fai bene non rialzerai tu il volto? ma, se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri son vòlti a te; ma tu lo devi dominare!" (Genesi 4:7)

Oppure:

“Poi la concupiscenza avendo concepito partorisce il peccato; e il peccato, quand'è compiuto, produce la morte” (Giacomo 1:15)

Quindi, per dirla secondo la Scrittura (molto meglio della scienza) non è vero che:

“ogni azione dell’uomo viene Prima formulata nel cervello e POI la volontà dell’uomo la mette in azione” ma che “ogni azione dell’uomo che viene formulata nel cervello SE VIENE ACCETTATA viene poi messa in pratica”.

Ecco la facoltà ed il libero arbitrio dell’uomo, l’accettare o rifiutare, il condividere o meno quello che nel proprio cervello viene formulato.

Sappiamo che nel cervello dell’uomo non ci sono solo i suoi pensieri ma anche quelli malvagi che vengono dal maligno (che bisogna dominare) e quelli di Dio (che bisogna ascoltare e condividere).

Il punto di vista medico/scientifico così come esposto è lacunoso e non mi interessa.


*****


SI AFFERMA (15):

La frase classica evangelica a proposito è la seguente: "Quelli che Dio ha preconosciuto prima che il tempo fosse che sarebbero venuti a Lui per il loro "libero arbitrio" Egli li ha eletti alla salvezza".

Ma questo è un argomento circolare dato che se loro si erano già eletti alla salvezza per il loro "libero arbitrio" non c'era bisogno che Dio li eleggesse visto che si erano già eletti alla salvezza da soli per il loro "libero arbitrio".


IL MIO PENSIERO

Ma la Parola dice che Dio elegge queste persone prima che loro con il loro libero arbitrio scegliessero il bene e la salvezza credendo all’Evangelo ma sempre ben sapendo Iddio che lo avrebbero fatto.

Ho vogliamo dire che Dio non conosceva prima la loro decisione?


*****


SI AFFERMA (17):

Milioni di volumi sono stati scritti su questa questione e sicuramente non la risolveremo qua, ma una cosa possiamo dire: "Indipendentemente a quale pensiero Soteriologo uno si attiene, la conclusione inevitabile è che TUTTO quello che Dio vide del dramma della creazione prima che il tempo fosse NON PUÒ cambiare come gli eventi si manifestano, perché se cambiasse allora Dio vide sbagliato e non è più Dio, per definizione:"


IL MIO PENSIERO

Certamente ma Dio vede e decide sempre in funzione alla scelta che gli uomini FARANNO nel corso della loro vita.

La scelta è stata offerta all’uomo in virtù della decisione di Dio.

Dice la Parola:

“Io prendo oggi a testimoni contro a voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; SCEGLI dunque la vita, onde tu viva, tu e la tua progenie” (Deuteronomio 30:19)


*****


SI AFFERMA (18):

L'altro osso di contesa nel pensiero Evangelicale: "Gesù Cristo sulla croce pagò (espiò) tutti i peccati del mondo intero (nessuno escluso) e potenzialmente salvò tutti sulla condizione che scegliessero Lui di loro volontà".


IL MIO PENSIERO:

Proprio così è detto in Giovanni 3:16


*****


SI AFFERMA (19):

Ma noi diciamo: "Avanti che un uomo possa credere e cercare Dio, PRIMA Dio gli deve ri-programmare il suo cervello donandogli un nuovo cuore, che poi sarebbe l'essenza ego della persona, cioè il suo ID", visto che nessun uomo non rigenerato cerca Dio.


IL MIO PENSIERO:

A questa “dottrina” noi così potremmo rispondere:

Se così fosse, potremmo dire a Dio che questo lavoro di RIPROGRAMMAZIONE se lo poteva risparmiare PROGRAMMANDO BENE il cervello dell’uomo la prima volta!

Ma sappiamo che la dottrina proposta è palesemente errata!


*****


SI AFFERMA (20):

In contrasto a questo pensiero di Espiazione Universale degli Evangelici offriamo un ragionamento molto interessante di un famoso Puritano.

Il Padre impose la Sua collera dovuta, ed il Figlio ricevette la punizione per:

Tutti i peccati di tutti gli uomini, o

Tutti i peccati di qualche uomo, o

Qualche peccato di tutti gli uomini.

Si può dunque dire:

Che se l'ultima opzione è vera, tutti gli uomini hanno ancora qualche peccato da espiare e perciò nessuno è salvato.

Che se la seconda opzione è vera, allora Cristo, per conto loro, soffrì per tutti i peccati degli eletti nel mondo totale, e questa è la verità perché questi sono salvati.

Ma se la prima opzione fosse il caso, perché non tutti gli uomini sono liberi della punizione dovuta per i loro peccati?

A questa tu rispondi "per la loro incredulità".

Allora io chiedo,: "è questa incredulità peccato, o non lo è? Se lo è (Giovanni 3:36), ha quindi Cristo sofferto la punizione dovuta a questa, o no? Se lo fece, perché allora il peccato di incredulità LIMITA loro più dei loro altri peccati per i quali Egli morì? Se questo non il caso, allora Egli non morì per tutti i peccati di tutti gli uomini, dato che sappiamo che non tutti sono salvati."


IL MIO PENSIERO

Perché cercare un’altra risposta quando la Scrittura ce la fornisce già?

1. “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati” (Matteo 26:28);

2.“Siavi dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui v'è annunziata la remissione dei peccati; e per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto esser giustificati per la legge di Mosè” (Atti 13:38,39)

3. “per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla podestà di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, la remissione dei peccati e la loro parte d'eredità fra i santificati” (Atti 26:18);

4. “Poiché in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de' peccati, secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7)

Come si nota dai quattro versetti sopra riportati:

Il sangue di Cristo Gesù è stato sparso per …:

MOLTI, come dice il versetto al punto 1) - (poiché si sa che, come dice la Parola “molti sono chiamati, ma pochi eletti” (Matteo 22:14);

CHIUNQUE CREDE IN LUI, come dice il versetto al punto 2);

PER CHI HA FEDE IN LUI, come dice il versetto al punto 3);

PER TUTTI I PECCATI DI NOI ELETTI, come dice iul versetto al punto 4).

Ci viene chiesto se l’incredulità è peccato proponendo le due risposte possibili dalle quali si fanno scaturire due teorie.

Si dice:

Se lo è (Giovanni 3:36), ha quindi Cristo sofferto la punizione dovuta a questa, o no? Se lo fece, perché allora il peccato di incredulità LIMITA loro più dei loro altri peccati per i quali Egli morì?

Se questo non (è) il caso, allora Egli non morì per tutti i peccati di tutti gli uomini, dato che sappiamo che non tutti sono salvati."

Il versetto citato dice:

“Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui” (Giovanni 3:36)

Alla prima domanda (L’incredulità è peccato?) la Scrittura risponde:

“E quando (il Consolatore) sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio.

Quanto al peccato, perché non credono in me” (Giovanni16:8,9).

L’uomo che non accetta lo Spirito di Dio non può credere in Cristo.

Proprio questo rifiuto pone l’uomo nella condizione di perdizione che perdura fino a che egli si ravvede e crede.

Se l’uomo incredulo non persiste nella sua condizione (d’incredulità), si farà illuminare dallo Spirito, si ravvederà e crederà in Cristo Gesù, sarà perdonato ANCHE di questo peccato e vivrà.


Quindi:


L’incredulità è un peccato per il quale Cristo ha pagato che sarà cancellato (alla stregua degli altri) quando l’uomo CREDERÀ ponendo la propria fede in Cristo.

Il perdurare nella situazione del peccato d’incredulità non limita l’uomo più o meno degli altri peccati ma lo pone nella situazione di perdizione nella quale si troverebbe se persistesse nella situazione di un qualsiasi altro peccato (bugia, omicidio, adulterio, idolatria ecc.)

Meditiamo:

“3:7 Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce,

3:8 non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione, come nel dì della tentazione nel deserto

3:9 dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, e videro le mie opere per quarant'anni!

3:10 Perciò mi disgustai di quella generazione, e dissi: Sempre erra in cuor loro; ed essi non han conosciuto le mie vie,

3:11 talché giurai nell'ira mia: Non entreranno nel mio riposo!

3:12 Guardate, fratelli, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall'Iddio vivente;

3:13 ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: "Oggi", onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato;

3:14 poiché siam diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniam ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio,

3:15 mentre ci vien detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione” (Ebrei 3:7-15)

Altra cosa è la condizione di rifiuto con “scienza e coscienza” (piena consapevolezza) dello Spirito di Dio e della fede in Cristo da parte di chi era precedentemente convertito.

In quanto agli effetti per quanto dichiarato nel sopra riportato versetto 14, la Parola ci dice:

“Perché quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire, se cadono, è impossibile rinnovarli da capo a ravvedimento, poiché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figliuol di Dio, e lo espongono ad infamia” (Ebrei 6:4-6).

Di quale caduta parla la Scrittura se non quella del rifiuto dello Spirito di Dio che ci convince di peccato?

Queste persone “volontariamente cadute” non sentiranno più alcun peso di peccato.

Questo è il peccato che mena a morte: rifiutare lo Spirito di Dio e non credere nella salvezza dataci da Dio per grazia in Cristo Gesù.

Alla terza ipotesi “Se questo non (è) il caso, allora Egli non morì per tutti i peccati di tutti gli uomini, dato che sappiamo che non tutti sono salvati." rispondiamo che essa non trova alcun supporto nella Parola, anzi viene chiaramente smentita dalla Parola:

“ 3:21 Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti:

3:22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v'è distinzione;

3:23 difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio,

3:24 e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù,

3:25 il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d'esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza;

3:26 per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond'Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù” (Romani 3:21-26).

Se abbiamo letto con attenzione abbiamo altresì capito che quel “tutti” del versetto 23 rimane sottinteso chiaramente nel successivo versetto 24 “e son (TUTTI) giustificati gratuitamente …”


*****


SI AFFERMA (21):

Ed ecco qua una logica inevitabile.

Concludendo:

Lo scopo di queste poche parole era per dimostrare due punti:

Indipendentemente di quale opinione, sia Arminiana o Riformata, l'inevitabilità della verità è che dato i 3 attributi fondamentali di Dio, quello che Dio vide del Suo creato, prima della fondazione del mondo, prima che qualsiasi cosa fosse attuata nel tempo e spazio non può cambiare da quella cognizione e perciò si può dire tutte le cose sono Preordinate. Se Dio è Dio, neppure un iota, o un solo apice cambierà finché il cielo e la terra non passeranno.


IL MIO PENSIERO:

Questa è una cosa vera ma che non influisce sul concetto sempre valido del libero arbitrio concesso da Dio all’uomo, come abbiamo anzi confutato.

Dio ha già visto tutto e tutto deciso ma esclusivamente in funzione delle scelte fatte dall’uomo in conformità alla proposta fattagli da Dio.


*****


SI AFFERMA (22):

Il "libero arbitrio" come definito biblicamente come "l'abilità di poter scegliere il buono dal malvagio" non si trova nell'uomo non rigenerato e perciò quell'uomo non può scegliere (cercare) Dio perché sceglierà sempre secondo la sua essenza che è malvagia. Per essere abilitato a scegliere Dio, prima egli deve essere nato da sopra, e cioè ricevere un cuore nuovo dal Signore.


IL MIO PENSIERO

Dire che l’uomo non rigenerato non possa IN SENSO ASSOLUTO scegliere il bene è sbagliato ed è facilmente dimostrabile.

Qualcuno di noi probabilmente conosce persone malvagie che almeno una volta nella loro vita hanno compiuto qualche buona azione.

Dire, invece, che la carne rende debole l’uomo non rigenerato (perché manca dello Spirito di Dio che è il solo a poterlo rendere forte) è vero ed è per questo che San Paolo dice che ci fu un tempo (quando viveva nella carne e per la carne) che si sentiva in una prigione di morte, ma poi spiega che a liberalo da questa prigione intervenne Cristo Gesù. (ved. Rom. 7:9-25 e Rom. 8:1-17)

Come sarebbero vane le esortazioni della Scrittura se ci fosse una predestinazione intesa nel connubio dell’esclusione del libero arbitrio dell’uomo (come viene falsamente enunciata in questo scritto che cerco di confutare o altri simili) e noi non dovessimo far nulla!

“Poiché la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà mediante la conoscenza di Colui che ci ha chiamati mercé la propria gloria e virtù, per le quali Egli ci ha largito le sue preziose e grandissime promesse onde per loro mezzo voi foste fatti partecipi della natura divina dopo esser fuggiti dalla corruzione che è nel mondo per via della concupiscenza, voi, per questa stessa ragione, mettendo in ciò dal canto vostro ogni premura, aggiungete alla fede vostra la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza la continenza; alla continenza la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'amor fraterno; e all'amor fraterno la carità.

Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né oziosi né sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo.

Poiché colui nel quale queste cose non si trovano, è cieco, ha la vista corta avendo dimenticato il purgamento dei suoi vecchi peccati.

Perciò, fratelli, vie più studiatevi di render sicura la vostra vocazione ad elezione; perché, facendo queste cose, non inciamperete giammai, poiché così vi sarà largamente provveduta l'entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Perciò avrò cura di ricordarvi del continuo queste cose, benché le conosciate, e siate stabiliti nella verità che vi è stata recata.

E stimo cosa giusta finché io sono in questa tenda, di risvegliarvi ricordandovele” (II Pietro 1:3-13);

“ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: "Oggi", onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato; poiché siamo diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio,mentre ci vien detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione” (Ebrei 3:13-15)

“Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati; rimangono una terribile attesa del giudizio e l'ardor d'un fuoco che divorerà gli avversari” (Ebrei 10:26,27)

“Come collaboratori di Dio, noi v'esortiamo pure a far sì che non abbiate ricevuta la grazia di Dio invano” (II Corinzi 6:1)

Infine concludo dicendo che molti libri di autori di fama e di riconosciuta sapienza sono stati scritti su questo argomento contrapponendo i loro pensieri (mi limito a citarne solo due, Martin Lutero ed Erasmo da Rotterdam che, a mio avviso, entrambi in buona fede, hanno cercato di offrire al Signore il meglio del loro servizio come “dottori”) io ho voluto, come la povera vedova dell’episodio evangelico, buttare nella “cassa delle offerte” i miei spiccioli, i soli che in verità possedevo.

Il mio modesto contributo, come si sarà notato dalle mie precedenti osservazioni, propone una terza ipotesi, cioè la coesistenza della onniscienza di Dio (che preconosce tutto) e il libero arbitrio concesso all’uomo.

La grandezza della onniscienza di Dio si dimostra tale proprio in concomitanza del libero arbitrio dell’uomo; infatti, anch’io, modestissimo uomo, sarei in grado di conoscere il percorso di una qualsiasi macchina programmata ancor prima che essa venga messa in funzione.

Iddio, quindi, NONOSTANTE il libero arbitrio dell’uomo conosce le sue scelte, i suoi passi e tutta la sua vita, per questo Egli è Dio Onnipotente e perfetto che non si è limitato a creare né gli angeli né gli uomini simili ad un esercito di “burattini programmati”.

Chi, secondo la buona fede del proprio cuore, non è d’accordo con le mie vedute espresse in questo scritto non è obbligato ad esserlo, io lo amo e lo benedico lo stesso nel nome del Signore.

Iddio ci benedica e ci illumini.

[Modificato da Fratellanza. 04/02/2011 16:53]
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04/02/2011 16:59

Pace a tutti, ho potuto leggere solamente l'inizio di questo scritto, quello riguardante i tre postulati (Dio onnipotente, onnipresente, onniscente); cosa c'è da dire a riguardo?

Che si è parlato di un Dio che HA VISTO TUTTO fin dall'inizio,... sì...ma cosa ha visto? Ha visto coloro che avrebbero accettato la Sua offerta di amore in Cristo e chi non lo avrebbe fatto; il fatto che Dio conosce NON ESCLUDE la libertà data all'uomo di accettare o meno di appartenergli..

..intendo che è un pò come dire che Dio dice a qualcuno: "Accetti la mia offerta?" questo qualcuno risponde: "No" e Dio dice: "Lo sapevo, lo sapevo che non avresti accettato" (ma la libertà di scelta Dio glielà data)

E' stato anche detto questo: che dire che "la preghiera cambia le cose" è totalmente FALSO", e a sostegno di questa affermazione viene detto: "perché le cose non possono cambiare da quello che Dio ha visto prima che il tempo fosse"

Anche in questo caso è bene ribadire che Dio sà se una preghiera verrà esaudita o meno, spieghiamolo meglio: In questo nostro vivere noi abbiamo la libertà di fare o non fare, di agire o meno, e quello che in finale faremo Dio lo sà, la nostra libertà sempre rimane ... se io dico di pregare per un qualcosa, se la persona a cui lo dico non crede in una risposta, Dio la sà, ma sà anche che se pregherà troverà accoglimento (semprechè non sia impedita da altre cause), Dio conosce IN FINALE cosa faremmo, non è Dio che ha deciso di non esaudire una preghiera, Lui sà i nostri dubbi, le nostre incertezze ... ogni cosa insomma

FACCIAMO ATTENZIONE a chi vorrebbe schematizzare il nostro esistere perchè questo vuol dire SPENGERE lo slancio verso la VITA, slancio mosso da una FEDE VIVENTE senza la quale non potremmo CREDERE che

"..Egli (Dio) è il rimuneratore di quelli che lo cercano" Ebrei 11:6b

Continuiamo a cercarlo ed a credere..

A Dio sia la Gloria

Pace a tutti
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