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info. - Le Sacre Scritture - Solo la Bibbia come fondamento

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2010 15:37
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01/11/2010 05:06

Vorrei precisare che cosa intendo, quando affermo che, “la Bibbia è la completa rivelazione di Dio all’uomo”, fatta nell’ultimo posto. Il mio intento nel fare ciò, non è per polemizzare con chi dissente, ma solamente per evitare che tra i lettori ci sono possibili fraintendimenti. Se oggi noi abbiamo le Sacre Scritture, composte dai 39 libri dell’A.T. (Genesi-Malachia e 27 del N.T. (Matteo-Apocalisse, è principalmente perché Dio ha voluto che questi libri, che “sono la Sua Parola”, fossero stati scritti e non rimanessero nella memoria da tramandarli per via orale. La differenza fra tramandare via orale, una notizia, un fatto e metterlo per iscritto, è enorme. Un fatto tramandato via orale, con il passare del tempo, può essere alterato o deformato, mentre se viene scritto rimane per quello che è, anche se trascorreranno secoli e millenni.

La Bibbia, cioè le “Sacre Scritture” che noi leggiamo, non è il libro di quelli che l’hanno scritta, visto che quelli che l’hanno redatta, sono stati una quarantina, nello spazio di circa 16 secoli, (a cominciare da Mosè e fino Giovanni, il discepolo di Gesù, che scrisse l’ultimo libro, l’Apocalisse) ma il libro di Dio, cioè la “Sua Parola”. Non tutti, però, credono e accettano che la Bibbia “è la Parola di Dio”, visto che ci sono quelli che affermano che la “Bibbia contiene la Parola di Dio”. Mi auguro, sinceramente che, nessuno che legge ciò che viene scritto in questo forum, appartenga alla categoria di quelli che credono che le Sacre Scritture”, cioè la Bibbia, “contengono la Parola di Dio”. Tenendo presente ciò, si capisce subito il valore e l’importanza che ha questo libro, per chi crede e lo accetta come il libro di Dio, la Parola di Dio.

Dal momento che Dio decise che la Sua Parola, fosse scritta, (non per servire a Lui, ma all’umanità), per mezzo dello Spirito Santo, ispirò delle persone per redigerla. Ecco perché 2Timoteo 3:16-17, afferma: Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,
perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Si tenga presente che quando l’autore di questo scritto neotestamentario si pronunciò in quel modo, il Nuovo Testamento non era ancora completato: si doveva aggiungere l’ultimo libro della Bibbia, cioè l’Apocalisse che venne scritto verso l’anno novanta d.C. L’affermazione di 2Timoteo 3:16, prevedeva e includeva anche l’ultimo libro della Bibbia, cioè l’Apocalisse di Giovanni.

In questo libro, Dio ha voluto dire tutto di se stesso, di Suo Figlio e dello Spirito Santo, del piano di salvezza per l’uomo, del peccato e delle sue conseguenze, del paradiso e dell’inferno, anche se tutti gli esseri umani non hanno compreso, e di conseguenza non hanno accettano, la realtà delle tre persone divine: Padre, Figlio e Spirito Santo e tutto il resto che abbiamo menzionato. Non si dovrà attendere una nuova rivelazione di Dio, per sapere chi Egli è, per sapere chi è Gesù Cristo e chi è lo Spirito Santo e tutto il piano concepito per l’essere umano, perché già questa rivelazione Dio l’ha data, attraverso il Suo libro che Egli ha voluto fare scrivere, cioè le Sacre Scritture: i 39 libri dell’A.T. e i 27 del N.T., vale a dire la Bibbia.

A questo punto bisogna distinguere il significato che esiste tra il dire e il comprendere. Faccio un esempio: io posso dire tutto di me stesso, sia a viva voce e sia con lo scritto. Questo però non significa che tutti comprenderanno quello che io ho detto. Per arrivare ad una chiara comprensione di me, è necessario che io faccia delle specificazioni, in modo da chiarire che cosa intendevo dire usando un certo tipo di parole; con la mia spiegazione, sarà più facile capire chi sono io.

Quando io affermo che la “Bibbia è la completa rivelazione di Dio”, intendo riferirmi che, tutto quel Dio voleva dire all’uomo, l’ha già fatto scrivere nel Suo libro. Questo però non significa che l’uomo in genere, sia in condizione di comprendere tutto di Dio, della Sua volontà e dei Suoi piani. Nonostante che Dio ha dato la completa rivelazione di se stesso, della sua volontà e dei Sui piani, l’uomo per comprenderle, ha bisogno che lo Spirito Santo, l’ispiratore di tutti quelli che hanno scritto il libro di Dio, faccia comprendere, con la Sua illuminazione, quello che è stato registrato. Per spiegare ulteriormente questa verità, mi limiterò a fare due esempi.

segue la rimanenza...


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01/11/2010 05:06

1) Gesù Cristo

Di Gesù e della Sua missione che ha compiuto sulla terra in favore dell’intera umanità, si parla molto negli scritti dell’A.T. anche se il Suo nome, non viene mai menzionato. Prendiamo alcuni testi. Attraverso i Suoi profeti, Dio ha rivelato, secoli prima, dove sarebbe nato Suo Figlio (Michea 5:1); chi l’avrebbe dato alla luce, cioè partorito (Isaia 7:14); che cosa avrebbe fatto a Satana, il serpente antico (Genesi 3:15); che cosa sarebbe accaduto nella zona di Neftali e Zabolon (Isaia 8:13; e 9:1); come sarebbe stato chiamato (Isaia 9:5); le sofferenze che avrebbe incontrato e patito (Isaia 53:3); che cosa avrebbe portato su di sé (Isaia 54:4); sarebbe stato paragonato come un agnello condotto al macello (Isaia 53:7); sulla croce sarebbe stato abbandonato da Dio, suo Padre (salmo 22:1); alla sua morte, il suo corpo sarebbe stato messo nella tomba di un ricco (Isaia 53:9); non sarebbe però rimasto nella tomba e non avrebbe conosciuto la corruzione della sua carne (Salmo 16:10).

Tutta questa rivelazione, intorno a Gesù, il Figlio di Dio, secondo i testi che ho citato, è stata fatta secoli prima; di conseguenza, non c’è di aspettarsi un’aggiornamento o un supplemento di rivelazione, perché nel libro di Dio, la Bibbia, questa rivelazione è completa.

Quando Gesù era sulla terra, un giorno chiese ai suoi discepoli, dopo aver ascoltare che dicevano le persone di lui:

«E voi, chi dite che io sia?»
Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli
(Matteo 16:15-17).

Notiamo che se Pietro confessò che Gesù era il Cristo, il Figlio del Dio vivente, fu essenzialmente perché il Padre gli diede quella rivelazione. Questa rivelazione che Gesù è il Cristo, Figlio del Dio vivente, che è stato scritto nel libro di Dio, non è stata registrata in forma “approssimativa”, da aspettare che venga un supplemento per completarla, perché essa, nella forma dichiara e scritta, è completa e definitiva. Una diversa rivelazione che cambia o modifica i termini registrati nella Bibbia, non è una rivelazione divina o un’illuminazione dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo c'illumina a comprendere la rivelazione divina, la parola scritta, sempre in armonia con quello che si trova nella Scrittura, e, mai in contraddizione con essa. Quando una certa spiegazione, che ha la pretesa di essere una rivelazione avuta dallo Spirito Santo, esce da questi parametri, non è illuminazione divina, è frutto della fantasia della carne, (per non dire altro) rivestita di religiosità, che nasconde l’orgoglio e la presunzione dell’uomo.

2) Il vangelo

Se ripeto il detto di Paolo, riportato in Galati 1:8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema, lo faccio per un preciso scopo, che qui di seguito spiegherò.

Nessuno degli scrittori del Nuovo Testamento, non ha mai detto di avere ricevuto, per rivelazione, il vangelo di Gesù Cristo; solo l’apostolo Paolo l’ha affermato.

Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è opera d’uomo;
perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo
(Galati 1:11-12).

Questa rivelazione del vangelo che Paolo ricevette direttamente da Gesù Cristo, era parziale o era completa? Io personalmente, non ho nessun dubbio di pensare che sia completa, nel senso che non mancava di niente. Quando l’apostolo lo espose privatamente a quelli che erano i più stimati (Galati 2:2), Giacomo, Cefa e Giovanni che erano reputati colonne, avendo conosciuto la grazia che gli era stata data, diedero a Paolo e a Barnaba la mano di associazione, affinché andassero fra i gentili, ed essi fra i circoncisi (Galati 2:9). Tutto ciò mi fa comprendere, che il vangelo che Paolo predicava tra i Gentili, era lo stesso che Giacomo, Pietro e Giovanni annunciavano.

Inoltre, se l’evangelo che Paolo predicava fosse stato diverso, gli apostoli, che erano stati con Gesù per tre anni, non avrebbero avuto nessun'esitazione a correggerlo; ma poiché non c’era nessuna differenza, gli diedero la mano di associazione, perché l’apostolo continuasse a svolgere il suo ministero tra i Gentili.

La rivelazione del Vangelo, Gesù la diede una volta ed è stata registrata nella Scrittura del Nuovo Testamento, valevole per tutti e per tutti i tempi. Una rivelazione che presentasse il vangelo diverso da quello che Paolo e gli apostoli predicavano, non sarebbe da considerarla una rivelazione di Gesù Cristo, o un’ispirazione dello Spirito Santo.

Quando si afferma che gli apostoli non predicavano le Scritture ma Gesù Cristo, si dimostra una vera ignoranza nel comprendere la Parola del Signore. Nel primo messaggio predicato, dopo la Pentecoste, Pietro provò con le Scritture, quello che si era verificato nel giorno della discesa dello Spirito Santo sopra i 120 che erano radunati nell’alto solaio.

Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole.
Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno;
ma questo è quanto fu annunziato per mezzo del profeta Gioele:
"Avverrà negli ultimi giorni," dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.
Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno.
Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo.
Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.
E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato
(Atti 2:14-21; Gioele 2:28-32).

Quando poi parlò della resurrezione di Gesù Cristo, avrebbe potuto fare riferimento alla sua andata al sepolcro e a quello che aveva riferito Maria Maddalena agli apostoli, quando asseriva di aver visto e parlato con Gesù risorto. Niente di tutto questo! La prova che esibiva davanti ai suoi ascoltatori, intorno alla risurrezione di Gesù, la prese dal Salmo 16, che Dio, per mezzo di Davide, l’aveva rivelato tanti anni prima.

ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.
Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso.
Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza;
perché tu non lascerai l’anima mia nel soggiorno dei morti, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione.
Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita. Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza".
Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d’oggi tra di noi.
Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti,
previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione
(Atti 2:24-31).

Infine, perché nelle nostre argomentazioni citiamo le Scritture? Lo facciamo solo per parlarne, o per provare che quello che asseriamo è scritto nella Parola del Signore? Credo che lo facciamo per dimostrare quello che insegna la Bibbia.

Concludo col dire: tutto è stato rivelato da Dio e registrato nelle Scritture, tanti secoli prima, anche gli eventi che dovranno ancora verificarsi, cioè le cose che riguardano la fine dei tempi, ma non tutto quello che è scritto nella Bibbia, si riesce a comprendere, senza l’illuminazione dello Spirito di Dio.
D’altra parte, è molto importante tener presente, perché Dio ci ha dato il Suo Spirito: lo ha precisato Gesù e Paolo.

Gesù ha rivelato, prima dalla sua ascesa al cielo, quello che avrebbe fatto lo Spirito Santo in favore dei suoi seguaci. Tutto è stato registrato nel N.T.

Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi del come e del che risponderete a vostra difesa, o di quello che direte;
perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento stesso quello che dovrete dire»
(Luca 12:11-12).

ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto (Giovanni 14:26).

Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me (Giovanni 15:26).

quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.
Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà
(Giovanni 16:13-14).

Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate (1Corinzi 2:12).
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01/11/2010 14:59

Le sacre scritture-Solo Bibbia come fondamento
Carissimo Domenico, penso e sono convinto che nessuno nega l'ispirazione delle scritture e che esse contengono la rivelazione.....ma esse stesse devono essere rivelate, un esempio Gesù era velato dalla sua umanità e per questo non è stato accettato da tanti perchè non riuscivano a vedere in lui il figlio dell'Iddio vivente....... e le scritture sono velate dalla lettera così anche esse hanno bisogno di essere rivelate, cioè tolto il velo è questo la fa solo DIO che è il rivelatore........ lo fa attraverso lo Spirito Santo, la Bibbia è vero che è completa in se stessa, ma perchè Cristo è venuto in carne, cioè la Parola si è fatta carne quindi essa è completa per l'opera che Gesù ha compiuto, tutto è compiuto in lui....

Ma per essere chiari tu pensi che è DIO che rivela le scritture, ho che le scritture rivelano DIO ?

La bibbia pone il fondamento ma esse stesse non sono il fondamento, Gesù è il fondamento lui stesso dice che tramite la rivelazione che Pietro ha avuto che lui è il Cristo, cioè il figlio dell' IDDIO vivente, avrebbe costruito la sua chiesa (cioè edificato).

Ora la Bibbia serve per porre il fondamento, e in esso rimanere quindi non si può discostare Cristo dalle scritture se noi togliamo il Cristo dalle scritture, esse vengono svuotate del loro contenuto...... ma noi abbiamo comunione diretta con colui che costruisce, Gesù ha detto io edificherò la mia chiesa si pone come costruttore, ed il costruttore ha posto come fondamento il riconoscere la persona di Gesù come figlio di DIO, esso è colui che tiene insieme l'edificio, poi certo che si usa delle scritture ma lavora attraverso il suo Spirito affinchè l'edificio che non è fatto di pietre materiali ma di pietre viventi che sono lavorate da DIO tramite le scritture e dai ministeri doni ecc, ma è sempre lo Spirito Santo che dirige e gestisce e non l'uomo. La Parola è lo Spirito Santo che la usa e non le scritture che usano lo Spirito Santo.

Matteo 16:16-18
E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù, rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere.


1 Pietro 2:4-5
Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensì dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e preziosa, anche voi, 5 come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per esser un sacerdozio santo per offrire sacrificî spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo.



Ebrei 4:12
Perché la parola di Dio è vivente ed efficace, e più affilata di qualunque spada a due tagli, e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolle; e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore.


Chi deve usarla DIO, ho l'uomo questa spada ?, quando tu dici che Pietro usò la Parola per confermare è vero, ma se dobbiamo dire tutto convieni con me che é DIO che ha usato sia Pietro che la Parola........

Noi abbiamo per Grazia contatto diretto con DIO in Cristo, quando Gesù dice io edificherò la mia chiesa, è come se dicesse adesso basta ho lasciato fare a l'uomo e l'uomo ha fallito, io stesso prendo le redini in mano e costruirò la mia chiesa, non più caste religiose non più abusi, non più la mano dell'uomo...... io edificherò la mia chiesa..... Grazie a DIO per questo, egli si compiace di dare ministeri, di dare doni, di usare le scritture ma lui direttamente si userà di ciò che a lui serve per la costruzione, tramite un rapporto non formale ma vitale, con coloro che hanno comunione con lui e di essa vivono lui è il pane disceso dal cielo, le scritture sono cibo a noi solo se è Cristo che le spezza per noi ma ognuno il suo........ esse sono cibo solo per chi ha comunione con DIO che le ha donate..... ed esso le ha donate sempre in e per Cristo.

Metto una riflessione di un mio carissimo fratello in Cristo, che io condivido.

INSEGNATI DALLA BIBBIA O DALLO SPIRITO SANTO ?

Forse qualcuno che leggerà il titolo di questo post si stupirà per questa insinuazione, come se ci fosse una differenza tra l’essere insegnato dalla Bibbia e l’essere insegnato dallo Spirito. Eppure è così. È perfettamente possibile arrivare ad essere istruito nei fondamenti della fede, ma non possederne una piena comprensione. Ed è pure possibile arrivare ad essere un esperto in dottrina biblica e non possedere l’illuminazione spirituale, dando come risultato un velo che copre la mente e che impedisce di ricevere la verità nella sua essenza spirituale. La maggioranza di noi cristiani (indipendentemente dalla chiesa denominazionale di appartenenza) siamo abituati a chiese che insegnano la Bibbia, o dottrine derivate da essa, ai loro bambini fin dall’infanzia; più avanti si impartisce loro istruzione di catechesi (o scuola domenicale), ultimando con una preparazione per ministri o pastori. Malgrado ciò, tutti questi insegnamenti non riescono mai a formare, in costoro, un cristianesimo vivente, né una vera santità. I suoi membri non danno mostra evidente di essere passati da morte a vita. Molto raramente si trovano in essi quei segni della salvezza che le stesse Scritture, che tanto hanno studiato, fanno risaltare così spiccatamente. La loro vita religiosa è corretta e ragionevolmente morale, ma quasi totalmente meccanica e per nulla luminosa e raggiante della luce di Cristo. Vestono la loro fede come quelle persone, che facendo lutto, indicano con una banda nera sul braccio il loro amore e rispetto per colui che se n’è andato. Tali persone non possono comunque essere accusate di ipocrisia. Molte di esse fanno tutto ciò veramente sul serio. Più semplicemente, si deve dire di loro che sono ciechi. A causa della mancanza del soffio vitale dello Spirito, si vedono forzati a proseguire con la apparenza esteriore della fede, mentre, nel frattempo, la profondità dei loro cuori è arida e patisce la fame delle realtà spirituali. Ed essi non arrivano a comprendere cos’è che funziona male nella loro vita. La differenza tra la religione del credo e la religione dello Spirito, la esprime molto bene il passo che si trova in

Esodo 20:19: “I figli di Israele del tempo passato dissero a Mosè: Parla tu e noi ti ascolteremo, ma non parli Dio con noi, non avvenga che moriamo!".

Mentre la religione dello spirito direbbe: "Non così Signore, non così, ti prego. Piuttosto come il profeta Samuele, io, umilmente e di tutto cuore ti dico: "Parla Signore che il tuo servo ascolta" (1 Samuele 3:10).

Non permettere che Mosè mi parli, né alcuni dei profeti; meglio, parla Tu, o Signore Iddio, ispiratore ed illuminatore di tutti i profeti, perché Tu senza di essi puoi istruirmi perfettamente, ma essi senza di Te non possono far nulla. Senza dubbio, essi sì, possono esprimere parole, ma non possono dare lo Spirito. Anche quando parlano molto bene, se Tu rimani in silenzio, essi non accenderanno il cuore. Essi insegnano la lettera, ma Tu apri il senso; essi portano alla luce misteri, ma Tu rechi il significato delle cose suggellate. Essi operano solo esteriormente, ma Tu istruisci ed illumini il cuore. Essi guidano fortemente con la loro voce, ma Tu impartisci intendimento a coloro che ascoltano!”. Sarebbe difficile presentarlo meglio di così. La stessa cosa l’hanno detta altri, in diverse maniere, eppure l'espressione più conosciuta è: ”LE SCRITTURE PER ESSERE INTESE, DEVONO ESSERE LETTE CON LO STESSO SPIRITO CHE ORIGINALMENTE LE HA ISPIRATE”.

Nessuno nega questo, ma anche una frase così passerà al di sopra delle teste di coloro che la stanno ascoltando, a meno che lo Spirito Santo infiammi il loro cuore. L’accusa di “bibliolatria”, che viene mossa ai cristiani biblici dai dispregiatori, certamente non è nello stesso senso con cui costoro, in mala fede, lo intendono... ma una onesta e sincera analisi personale della situazione ci forzerà ad ammettere che c’è sovente troppa verità in tale accusa: Molta lettera, anche giusta, ma poco Spirito di VITA! Tra persone religiose di vera ortodossia si trova, a volte, una completa dipendenza dalla lettera di un testo, senza il minimo intendimento dello spirito di essa. Cosa, questa, che dobbiamo avere costantemente –se dovremo conoscere realmente la verità- soprattutto sapendo che la verità è LUI, Gesù, cioè UNA PERSONA!; non possiamo quindi rimanere confinati a semplici parole, benchè, come ardentemente crediamo, è EGLI stesso che le ha ispirate. Ciò che è spirituale non lo si può rinchiudere con inchiostro, tipografia e carta. Il meglio che un libro può fare è darci la lettera della verità. Se dobbiamo ricevere più di ciò, deve essere lo Spirito Santo a darlo.

Il gran bisogno, oggigiorno, tra persone spiritualmente affamate, è doppio:

1- conoscere le Scritture, poiché senza di esse nessuna verità di salvezza sarà permessa dal Signore

2- essere illuminato dallo Spirito senza il quale le scritture non saranno comprese.

Giovanni 6:63 "È lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono SPIRITO e VITA."

2Corinzi 3:6 "DIO ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita".

DIO ci benedica.
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01/11/2010 18:31

Mi perdonerai caro Domenico, perchè sebbene io comprenda le cose che tu hai scritto e anche le condivido, ciò che non riesco a comprendere è quando dici che tutto è stato rivelato e ovviamente dico io, siccome tutto è stato rivelato oggi non abbiamo bisogno che il Signore ci riveli personalmente ciò che noi abbiamo bisogno. e basta studiare la bibbia ci si può arrivare.
Messo così non credo di poter condividere ciò che hai detto.Se vuoi con poche parole, perchè è possibile farlo, illuminarmi ne sarò contento, magari sono io che male intendo la sintesi di ciò che hai detto.




.....e cammineremo col Signore.......
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04/11/2010 15:18

Ripeto ancora una volta, caro Salvo. Quando afferma che tutto è stato rivelato da Dio nelle Scritture, mi riferisco ai piani divini. Questi piani divini, Dio li ha fatto scrivere nella Sua Parola. Questo però, non significa che noi che leggiamo le Scritture abbiamo tutto chiaro, cioè comprendiamo tutto, dall'A alla Z. Abbiamo bisogno del continuo la luce dello Spirito di Dio, che ci faccia comprendere le cose che Dio ha fatto scrivere nella sua Parola.

Trovi difficoltà ad accettare questo concetto?
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04/11/2010 15:36

Re:
Domenico34, 04/11/2010 15.18:

Ripeto ancora una volta, caro Salvo. Quando afferma che tutto è stato rivelato da Dio nelle Scritture, mi riferisco ai piani divini. Questi piani divini, Dio li ha fatto scrivere nella Sua Parola. Questo però, non significa che noi che leggiamo le Scritture abbiamo tutto chiaro, cioè comprendiamo tutto, dall'A alla Z. Abbiamo bisogno del continuo la luce dello Spirito di Dio, che ci faccia comprendere le cose che Dio ha fatto scrivere nella sua Parola.

Trovi difficoltà ad accettare questo concetto?




Questo concetto no ma determinati percorsi si, perchè la rivelazione profetica pur essendo rivelazione deve ancora essere rivelata a noi nei suoi reconditi disegni.
Quindi mentre non condivido la ricerca sistematica dell'intendimento delle cose rivelate ma criptata, certo condivido tutto ciò che mi viene dato da Dio come pane di vita quotidiano. Quotidiano
Le speculazioni dottrinali non sono il mio forte.
Come vedi sono bastate poche parole per metterci daccordo.





[Modificato da turibolo 04/11/2010 15:37]
.....e cammineremo col Signore.......
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