Non sò se riuscirò a spiegarmi bene, comunque ci provo..
Efesini 4:11-13 "11 Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo, finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;"
Sembra essere chiaro il compito dei ministri chiamati dal Signore al Suo servizio. La domanda che vorrei fare è se molti di noi, che navighiamo per esempio in internet, non usurpiamo quel servizio che spetta ad altri chiamati ad espletarlo, ma sopratutto non idonei in quanto non chiamati. Leggiamo anche
Romani 12:6-7 "E siccome abbiamo dei doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede; 7 se di ministerio, attendiamo al ministerio; se d’insegnamento, all’insegnare;..."
Ora, cosa succede (o potrebbe succedere) in uno spazio come quelli che vediamo in internet dove molti intervengono "con il loro sapere"? sono tutti chiamati a "insegnare"? perchè in finale di questo si tratta, si dice, si porta, si diffonde, si divulga "il consiglio di Dio".
L'uomo di Dio, secondo Dio, ha delle caratteristiche "affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona." (
2°Timoteo 3:17)
Ora io credo che questo "appieno fornito" implichi diverse cose, tra cui quella di "saper dire" le cose di Dio così come Dio vuole che le si dica..., per esempio non mostrando un vanto della conoscienza che si ha perchè il servo di Dio sà che essa gonfia, ma è anche consapevole che c'è un tempo per ogni cosa, anche nel parlare, ma anche sà che "la lingua è come un fuoco", invece di rispondere "di botto" come tante volte vediamo e constatiamo anche gli effetti antagonisti che ne scaturiscono.
Non mi dilungo oltre, ma mi chiedo se c'è qualcosa da rivedere nelle cose che facciamo (io ho considerato come esempio internet), se invece di fare dovremmo aspettare di essere chiamati a fare quello che vorremmo fare, cosa ne pensate? Non pensate che questo possa essere un modo per "non sintonizzarci" con Dio considerato anche che ci auto-abilitiamo da noi stessi "spendendo" così il nostro tempo più nel
fare (parlare) che preoccuparci prima dell'
essere (in Cristo)?
ps il mio è un discorso generico, non riferito a tizio o caio o chiunque sia
Pace
[Modificato da Info. 29/09/2010 15:58]