Secondo me, leggendo Giacomo, qualcuno potrebbe fare un ragionamento del tipo: "Io faccio la carità così posso dire(dirmi) e dimostrare che ho la fede"
Pensiamo a coloro ai quali Giacomo si rivolgeva, come la persona sopra potevano anche fare la carità, ma questo significa che erano "giustificati"? Secondo me "no"
Secondo me Giacomo vuole farli rimettere in discussione "il modo di vedere, considerare, la loro fede"
Ma oggi, se uno mi dice: "Io faccio tante opere pietose, perciò ho fede, cosa possiamo dirgli? Che le opere sottointendono una garanzia di "giustificazione"? Io dico di no (pensiero mio), ma ecco che però nella Bibbia si parla, giustamente come Salvo ci ricorda, delle "opere della fede" che sono diverse dalle opere.
Una cosa che Giacomo dice riguardo Abramo è questa: "..
Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere..", cosa voglio dire?
che la carità si può fare anche senza che agisce la fede e che può essere un'opera non preordinata da Dio. Quella fede che agiva in Abramo era qualcosa che
c'era in una prova voluta da Dio e che Abramo sapeva che era voluta da Dio, e chissa se si è detto: "Ma questo Dio è serio? prima mi fà una promessa, poi mi toglie l'oggetto della promessa, ma con chi ho a che fare, invece non è venuto meno (domandiamoci perchè) ma ritenne ".. che Dio è potente anche da far risuscitare dai morti; ond’è che lo riebbe per una specie di risurrezione."
Ebrei 11:19.
Ed era una fede che andava contro ogni logica (Isacco figlio della promessa che stà per essere ucciso, e secondo me per Abramo Isacco era già morto). Tutto questo non ce lo vedo dando la carità o nell'aiutare qualcuno benchè sia buono.
Non sò se è corretto ma mi verrebbe di dire che le opere della fede sono quelle opere che
richiedono l'esercizio della fede e che per opere in questo caso non si intende tanto il
fare qualcosa ma stanno per
vivere qualcosa (situazione, etc..)
[Modificato da Info. 10/09/2010 04:28]