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Domenico34 – Il cammino di un popolo – Dall’Egitto alla terra di Canaan. Sommario, Prefazione ed Introduzione. Capitoli 1-14

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2012 00:30
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09/03/2012 00:05

Dio, servendosi nuovamente della bocca di Balaam, lo porta a proclamare la verità della Sua immutabilità.

Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola? (v. 19).

Dio non si comporta come l’uomo, che cambia continuamente: quando ha affermato una cosa, la porta a compimento! Attraverso i secoli Dio ha sempre onorato la Sua Parola e la manterrà sempre; questo per effetto della Sua fedeltà e della Sua immutabilità.

In merito alla frase: …e lo Spirito di Dio fu sopra di lui (24:2), è stata fatta questa giusta precisazione:

«Questa discesa dello Spirito non prova che Balaam fosse un vero profeta, più di quanto la discesa dello Spirito su Saul (1 Samuele 10:6,10-11) o sui discepoli (Giovanni 20:22) e ne abbia fatto dei profeti del Signore.
Vi è differenza tra la discesa dello Spirito sulle persone allo scopo di conferire loro una particolare potenza soprannaturale e la sua discesa per dimorarvi (Giovanni 7:39)» [Eugene H. Merrill, Investigate le Scritture Antico Testamento, p. 259].

Dunque, Balaam non fu un vero profeta di Dio, tuttavia pronunciò delle meravigliose profezie riguardanti il futuro del popolo d’Israele, come quella riferita al Messia Gesù Cristo: …un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele (24:17).

Anche il sommo sacerdote Caiafa non era un profeta di Dio, ma senza volerlo pronunciò una stupenda profezia:

…Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla;
e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione».
Or egli non disse questo di suo; ma, siccome era sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesú doveva morire per la nazione,
e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi
(Giovanni 11:49-52).

Altri testi su Balaam


Terminata la descrizione della storia di Balaam in Numeri 22-24, ci accingiamo ad esaminare gli altri 10 testi che parlano di lui, seguiti da un breve commento:

1) Uccisero pure, con tutti gli altri, i re di Madian: Evi, Rechem, Sur, Cur e Reba, cinque re di Madian.Uccisero pure con la spada Balaam, figlio di Beor (Numeri 31:8).

Il contesto di questo versetto parla della vittoria che gli Israeliti riportarono sui Madianiti, a seguito dell’ordine che il Signore diede a Mosè di punirli per quello che avevano perpetrato.

Il fatto che fra le altre persone che vennero uccise venga nominato Balaam è un’altra prova che Israele non considerava Balaam un profeta di Dio, ma uno che aveva dato il suo appoggio in quell’episodio oscuro, quindi gli fu riservato lo stesso trattamento dei Madianiti.

2) …per suggerimento di Balaam, trascinarono i figli d'Israele all’infedeltà verso il SIGNORE, nel fatto di Peor, per cui il flagello scoppiò nella comunità del SIGNORE (Numeri 31:16).

Questo brano addita addirittura Balaam come il suggeritore che indusse a peccare i figli d’Israele.

La storia della fornicazione d’Israele con le figlie di Moab, è riportata in Numeri 25. I due versetti appena citati, cioè Numeri 31:8 e 16, confermano la seguente testimonianza di Giuseppe Flavio:

«Dopo aver detto che la stirpe degli Ebrei non andrà mai in rovina totale né per guerre, né per pestilenze, né per carestie, né per scarsità dei frutti della terra, né alcuna causa imprevista, [Balaam] ne causerà lo sterminio:
Se voi bramate di riportare per breve tempo una qualche vittoria su loro, l’otterrete comportandovi in questo modo.
Tra le vostre figlie scegliete le più avvenenti e le più adatte ad affascinare e conquistare con la bellezza l’animo casto di quanti le contemplano, accrescetele di nuova grazia, e lasciate che si accostino all’accampamento degli Ebrei, incaricatele di mostrarsi accondiscendenti ai giovani quando sollecitano i loro favori.
Quando poi vedono che questi giovani sono vinti dalla passione, li lascino mentre essi le supplicano di restare. Non acconsentano fino a quando non abbiano indotto i loro spasimanti a rinunciare alle leggi dei loro padri e al Dio al quale sono debitori, e venerare gli dèi dei Madianiti e dei Moabiti.
Così Dio si sdegnerà contro di loro» [G. Flavio, Ant. IV, 129, 130].

«Il tardo giudaismo vede nella narrazione di Numeri 31:16, il nocciolo della storia di Balaam e in base ad essa interpreta la versione più antica di Numeri 22-24: Balaam è colui che ha spinto Israele alla dissolutezza e all'idolatria» [C.G. Cuhn, GLNT, (Grande Lessico del Nuovo Testamento), Vol. 2, col. 29].

Si proseguirà il prossimo giorno...
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