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Domenico34 – Il cammino di un popolo – Dall’Egitto alla terra di Canaan. Sommario, Prefazione ed Introduzione. Capitoli 1-14

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2012 00:30
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12/02/2012 02:13

Ricordiamo che Giuda significa lode, quindi è importante che nelle marce del popolo di Dio ci sia la lode e la prima a muoversi.

Quando il nome del Signore viene lodato dal Suo popolo, prima e al disopra di ogni altra cosa, non c’è nemico potente che possa fermare la sua avanzata.

E, comunque, alla testa dei quattro raggruppamenti c’è sempre Dio, pronto a guardarli, a proteggerli e a liberarli da ogni minaccia e pericolo.

Chibrot-Attaava


Il capitolo 11 dei Numeri merita particolare attenzione per comprendere quello che successe a Chibrot-Attaava (“sepolcri della concupiscenza”), cioè l’atteggiamento del popolo verso Mosè e quello che fece il Signore.

Il popolo si lamentò e mormorò a causa della mancanza di carne, e rimpianse la varietà dei cibi che mangiava in Egitto, mentre lì nel deserto non c’era altro che la solita manna.

Anche se aveva un buon sapore di focaccia all’olio (v. 8), nondimeno Israele fu preso dalla concupiscenza che lo indusse a reclamare: Chi ci darà da mangiare della carne? (v. 4). In questo modo il popolo non si rendeva conto che stava disprezzando il cibo che il Signore provvedeva loro ogni giorno.

Dunque, in questo atteggiamento non c’era solo lamentela, malcontento e disprezzo, ma anche ingratitudine verso Dio che li aveva fedelmente sostentati fino a quel giorno.

Ogni forma di lamentela e mormorazione dimostra che non siamo grati al Signore per tutto quello che abbiamo o riceviamo.

Dio non ha mai approvato un simile comportamento ribelle, né da parte di Israele in passato, né da parte del popolo cristiano oggi, perché è contrario al Suo volere e ai Suoi piani.

Quando Mosè sentì che tutte le famiglie piagnucolavano, ognuna all’ingresso della propria tenda, e vide che l’ira del Signore stava divampando, egli ne fu fortemente amareggiato.

Mosè disse al SIGNORE: «Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato grazia agli occhi tuoi, e mi hai messo addosso il carico di tutto questo popolo?
L’ho forse concepito io tutto questo popolo? L’ho forse dato alla luce io, che tu mi dica: “Portalo sul tuo seno”, come la balia porta il bimbo lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri?
Dove prenderei della carne da dare a tutto questo popolo? Poiché piagnucola dietro a me, e dice: “Dacci da mangiare della carne!”.
Io non posso, da solo, portare tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me.
Se mi vuoi trattare così, uccidimi, ti prego; uccidimi, se ho trovato grazia agli occhi tuoi; che io non veda la mia sventura!»
Il SIGNORE disse a Mosè: «Radunami settanta tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come persone autorevoli; conducili alla tenda di convegno e vi si presentino con te.
Io scenderò e lì parlerò con te; prenderò lo Spirito che è su te e lo metterò su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu non lo porti più da solo
(Numeri 11:11-17).

Dopo lo sfogo di Mosè, per il gran peso costretto a portare da solo, il Signore gli disse di nominare settanta persone come aiutanti, che avrebbero dovuto portare con lui il peso di tutto il popolo.

Ma rimaneva il problema della richiesta di carne e Mosè non sapeva come risolverlo; così il Signore volle rassicurarlo che avrebbe provveduto carne in abbondanza:

Ne mangerete, non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni,
ma per un mese intero, finché vi esca dalle narici e ne proviate nausea, poiché avete respinto il SIGNORE che è in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: “Perché mai siamo usciti dall'Egitto?”»
(vv. 19-20).

Davanti a una simile promessa, Mosè fece i conti e vacillò nella fede:

Mosè disse: «Questo popolo, in mezzo al quale mi trovo, conta seicentomila adulti, e tu hai detto: “Io darò loro della carne e ne mangeranno per un mese intero!”.
Scanneranno per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? Raduneranno per loro tutto il pesce del mare in modo che ne abbiano abbastanza?»
Il SIGNORE rispose a Mosè: «La mano del SIGNORE è forse accorciata? Ora vedrai se la parola che ti ho detto si adempirà o no»
(vv. 21-23).

Qualcuno si può sorprendere che Mosè abbia potuto parlare in questo modo; lui che conosceva in prima persona le grandi opere che Dio aveva fatto per Israele e sapeva che non c’erano cose impossibili al Signore.

Si proseguirà il prossimo giorno...
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