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Domenico34 – Il cammino di un popolo – Dall’Egitto alla terra di Canaan. Sommario, Prefazione ed Introduzione. Capitoli 1-14

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2012 00:30
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11/02/2012 00:14

Spesso è stato messo in discussione se i Dieci Comandamenti, che Dio ha dato al popolo d’Israele, siano validi anche per i cristiani di ogni tempo.

Alla luce del Nuovo Testamento i Comandamenti non vengono abrogati, tranne quello dell’osservanza del sabato (il giorno dedicato al riposo), che è stato sostituito dall’attuale domenica in onore della resurrezione di Gesù Cristo.

Si sa infatti che, nei primi secoli dell’era cristiana, i polemisti cristiani sostenevano così le loro argomentazioni:

“Voi Giudei celebrate, di sabato, un Signore morto (perché Gesù è rimasto nella tomba da venerdì a domenica); mentre noi cristiani festeggiamo, di domenica, il vivente Signore (perché in questo giorno Egli è risuscitato dai morti)”.

PS: Se al termine del capitolo 6 ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo con premura



Capitolo 7




DA CHIBROT-ATTAAVA AD ASEROT




Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a Chibrot-Attaava.
Partirono da Chibrot-Attaava e si accamparono ad Aserot (Numeri 33:16-17).
Nel primo giorno del terzo mese, da quando furono usciti dal paese d'Egitto, i figli d'Israele giunsero al deserto del Sinai.
Partiti da Refidim, giunsero al deserto del Sinai e si accamparono nel deserto; quivi Israele si accampò di fronte al monte
(Esodo 19:1,2).

Da quando lasciarono il deserto del Sinai era trascorso più di un anno:
Il secondo anno, il secondo mese, il ventesimo giorno del mese, la nuvola si alzò sopra il tabernacolo della testimonianza.

I figli d'Israele partirono dal deserto del Sinai, secondo l’ordine fissato per il loro cammino; la nuvola si fermò nel deserto di Paran (Numeri 10:11-12).

Tutto quello che accadde nei pressi del monte Sinai, è descritto minuziosamente nei capitoli 20-40 dell’Esodo, mentre l’evento che si verificò a Chibrot-Attaava è raccontato nel capitolo 11 dei Numeri.

Anche nel capitolo 16 dell’Esodo si parla di quaglie che Dio mandò ad Israele, ma l’episodio diverge in molti aspetti da quello narrato nel libro dei Numeri, per cui qualcuno sostiene che «si riferisce a un’occasione diversa » [Cfr. John D. Hannah, in Investigate le Scritture Antico Testamento, p. 142].

Una precisa disposizione

La partenza dal Sinai avvenne in maniera diversa, rispetto alle altre volte, e segnò l’inizio di un modo nuovo di marciare per Israele.

Il fatto nuovo era costituito dal preciso ordine di marcia che Dio aveva trasmesso a Mosè, sia riguardo al modo di spostamento come al modo di accamparsi.

Quest’ordine di marcia prevedeva quattro grandi raggruppamenti, ciascuno formato da tre tribù, e con una propria bandiera.

Il primo gruppo era formato dalle tribù di Giuda, Issacar e Zabulon, con la loro bandiera, ed erano i primi a mettersi in cammino.

Poi seguiva la bandiera del campo di Ruben, Simeone e Gad. La terza bandiera era quella del campo di Efraim, Manasse e Beniamino, e dovevano muoversi dopo quelli di Ruben.

Infine, seguiva il quarto raggruppamento, formato da Dan, Ascer e Neftali, che costituiva quindi la retroguardia (per i dettagli di questa disposizione divina, (cfr. Numeri 2; 10:11-28).

Per quanto concerne le immagini sugli stendardi dei quattro raggruppamenti, tra gli studiosi non c’è unanimità:

«Alcuni ipotizzano che gli stendardi di una tribù fossero dello stesso colore della pietra preziosa situata nell’efod del sommo sacerdote.
Molti moderni studiosi Ebrei pensano che su ogni stendardo fosse dipinto un qualche stemma che facesse riferimento alla benedizione pronunciata da Giacobbe per quella tribù. Per Giuda c’era un leone, per Dan un serpente, per Neftali una cerva, per Beniamino un lupo, e così via.
Alcuni affermano che i quattro stendardi principali fossero: il leone di Giuda, l’uomo di Ruben, il toro di Giuseppe [e del figlio Efraim] e l’aquila di Dan» [M. Henry, Commentario Biblico, Versione italiana Vol. II, p. 141].

Se questa ipotesi fosse vera, queste bandiere sarebbero in corrispondenza con la visione che ebbe il profeta Ezechiele (1:10) e i quattro esseri viventi dell’Apocalisse di Giovanni (Apocalisse 4:7).

Si proseguirà il prossimo giorno...
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