00 18/10/2010 02:21


voglio dire che io il verso lo leggo così: 'Dissodatevi un campo nuovo cosicchè potrete non seminate tra le spine!' (in quanto il campo è dissodato per l'appunto).

Ognuno ha la possibilità di meditare sulla 'Dissodatura' (Aratura)

Un altro spunto dove ognuno può riflettere è quello di focalizzare l'attenzione non tanto su una semina 'esterna a noi' (parole in questi termini perché potrebbe esserci qualcuno che prende la parola 'seminare' con 'evangelizzare, diffondere') ma piuttosto considerare la 'semina' come e dove cade il seme (in noi stessi)



Indipendentemente come si potrebbe leggere il testo, per mettere in risalto la 'Dissodatura', l'enfasi viene posta sul divieto di "seminare tra le spine". A chi era rivolta questa parola? Anche se non sia specificato, non è difficile immaginare che non si tratti del popolino, ma con ogni probabilità riguardasse i capi, i responsabili del popolo. Erano, infatti, loro quando parlavano della Parola del Signore, che in un certo qual senso, era come se stessero "seminando".

Che il campo di semina non è soltanto il mondo, come generalmente si potrebbe intendere, ma anche e soprattutto la nostra vita, c'è una certa coerenza che l'esortazione non era rivolta agli estranei, ma ad Israele, popolo di Dio, ed oggi viene ripetuta ad ogni credente, principalmente per il significato che Gesù diede alle spine. Infine, pensare a noi stessi, credo che sia la migliore applicazione che si può fare della Parola del Signore.
[Modificato da Domenico34 19/10/2010 14:51]