00 15/01/2011 16:04
(Cigno), 14/01/2011 11.25:

2) Condividi che si debba ammaestrare per dare la decima?

assolutamente no, anche perchè ci viene chiesto di dare col cuore e secondo la POSSIBILITA' DI CIACUNO. Ora facciamo un esempio: (seppur sia riduttivo e cinico farne una mera questione matematica) in una chiesa vi vanno persone di ogni estrazione sociale. Ci va l'imprenditore che guadagna 5000 euro al mese e ci va l'operaio assunto con agenzia interinale che ne guadagna magari 800. Il 10% di 5000 è 500 ma coi restanti 4500 direi che una persona può vivere PIU' che dignitosamente, anzi, la considererei già molto ricca. Togliamo invece il 10% a chi ne prende 800 e ha magari la famiglia a carico sono "solo" 80 euro ma sulle spalle di QUELLA famiglia queste 80 euro pesano MOLTO di piu' delle 500 dell'imprenditore perchè significherebbero benissimo una spesa per mangiare in piu'. So già cosa risponderebbe il pastore di turno "Dio ama i donatori gioiosi, getta il tuo pane sulle acque e ne riceverai dieci volte tanto, Dio benedice chi dona"......si dia il caso che sta anche scritto che "chi non vuole lavorare nemmeno deve mangiare" il che io lo leggo ANCHE come un "Dio non lascia nel bisogno i propri figliuoli e se 800 euro sono già poche per tirare avanti di certo non occorre che ne vengano versate 80 nelle tasche di un lupo rapace che si maschera da fratello...piuttosto che il fratello di umile condizione ringrazi il Signore per quelle 800 euro con le quali riesce a far mangiare la propria famiglia (e non la persona che lancia maledizioni in giacca e cravatta dal pulpito che vive magari in una casa bella ampia e spaziosa a differenza del suo appartamento popolare) sapendo che sono un dono di Dio.


Ai lupi non solo non vanno dati li 80 euro ma neanche i 500. E comunque il problema, attraverso l’esempio che hai fatto, rimarrebbe anche nell’ipotesi che un pastore sia ‘pastore’ in tutti i sensi (e non lupo), cioè la realtà per quella famiglia che prende 800 euro è che li peserebbero comunque anche se li dessero ad un pastore ‘pastore’; ma se è il Signore ‘ a comandarlo’ il problema non si pone, infatti nell’Antico Testamento il problema non doveva essere posto se uno aveva poco o tanto, era una questione di ubbidienza, e tale ubbidire faceva si che Dio mantenesse le promesse