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Che la "scrittura" esisteva prima di Mosè, l'ha confermato l'archeologia che, con i loro ritrovamenti, ha messo a tacere chi la negava al tempo di Mosè. Siccome quello che si legge nel Pentatuco, non sono storielle inventate dalla fantasia umana, ma fatti veri e verificabili con la storia, il fatto che Mosè scrisse, per ordine di Dio, la vittoria sugli Amaleckiti (Esodo 17:14, prova anche "l'ispirazione delle Scritture". Più tardi, lo stesso Mosè, metterà per iscritto le varie tappe del popolo d'Israele, secondo quello che si legge in (Numeri 33:2).

Si tenga presente che i critici liberali, attraverso gli anni, hanno fortemente attaccato il Pentateuco e il suo autore, facendo credere che quello che si legge, non è altro che leggende orientali; i ritrovamenti archeologici, però, non solo hanno messo a tacere i contestatori, ma hanno posto anche in evidenza che, chi li ha redatto, era guidato dallo Spirito di Dio.

Siccome eventi come quelli di Esodo 17:14 e Numeri 33:2 furono scritti nel tempo della permanenza d'Israele nel deserto, è molto probabile che Mosè abbia completato il lavoro redazionale nel deserto, prima della sua morte.
[Modificato da Domenico34 22/03/2012 14:49]