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Domenico34 - GESÙ Cristo È DIO? – Capitolo 3. LA CONDANNA DEGLI EMPI

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    Domenico34
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    00 15/10/2011 00:04

    CAPITOLO 3




    LA CONDANNA DEGLI EMPI




    Il testo di Giuda 4, parla della condanna degli empi, ch’è stata segnata da lungo tempo. Che questa condanna si riferisca a coloro che negano il solo Proprietario e Signore Gesù Cristo, l’abbiamo detto abbastanza chiaramente e non c’è bisogno di ripeterlo ancora. Non c’è da spettarsi che il Giudice Sovrano, ch’è nientemeno il Signore Gesù Cristo, riveda la sua sentenza e la modifichi, in attesa di emanarne una nuova.

    Non serve a niente sapere quando e come è stata decretata questa condanna o in quale libro è stata scritta. Tutte le argomentazioni che si possono fare, come del resto si son fatte nei tempi passati, non cambieranno minimamente il fatto, che la condanna è «stata scritta da lungo tempo». Che questa condanna l’abbia emanata Dio, è fuori d’ogni discussione. Non si tratta quindi, di un giudizio umano, bensì di un giudizio divino. È molto urgente che ci affrettiamo a conoscere quello che le Sacre Scritture dicono a proposito del Giudice Sovrano. Diciamo Sovrano, perché il suo giudizio è inappellabile e definitivo. Chi legge la Bibbia, non ha nessuna difficoltà, a trovare, nelle sue pagine, il Giudice di tutta la terra. Già, fin dai primi capitoli della , abbiamo queste parole:

    Lungi da te il fare tal cosa! lungi da te! Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia? (Genesi 18:25).

    Che in questo testo si parli dell’Eterno, viene provato dalle prime parole del v.26: L’Eterno disse. La TNM, così si esprime: «Quindi Geova disse». Quando Jefte si rivolse al Re dei figlioli di Ammon, con le parole:

    E io non t’ho offeso, e tu agisci male verso di me, movendomi guerra. L’Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figlioli d’Israele e i figlioli di Ammon (Giud. 11:27),

    era chiaro che si riferiva a Geova, come dice la TNM. Per non stancare, citando testi uno dietro l’atro, ci limitiamo ad un’altra citazione dell’A.T.
    Poiché l’Eterno è il nostro giudice, l’Eterno è il nostro legislatore, l’Eterno è il nostro Re, egli è colui che ci salva (Isaia 33:22).

    La TNM, non ha nessuna difficoltà a interpretare per tre volte, Geova. Dunque, è chiarissimo, da queste poche citazioni, che il giudice di tutta la terra, il Giudice Sovrano, è l’Eterno Geova. Venendo al N.T. Paolo dice:

    Poiché non ho coscienza di colpa alcuna; ma non per questo però sono giustificato; ma colui che mi giustifica, è il Signore (1 Corinzi 4:4).

    La TNM rende questo passo così: «Poiché non mi rendo conto di nulla contro me stesso. Ma non per questo son provato giusto, bensì chi mi esamina è Geova».

    Non contestiamo il fatto che Paolo, quando scrisse quelle parole, avesse nella sua mente un comune personaggio terreno, da giudicare proprio lui. Pensava proprio al Giudice Sovrano di tutta la terra. È bene ricordare però, che qui, il testo greco, come nome di colui che assume la funzione di Giudice, è kyrios La Torre di Guardia ha però tradotto Geova, non perché abbia trovato nel manoscritto greco le quattro consonanti che costituiscono il nome di Dio.

    In tutti quei testi dell’A.T. in cui il nome di Dio ricorre, Egli è sempre riconosciuto come: YHWH: ma per ben’altro scopo, che i seguaci della Torre di Guardia non conoscono, perché il kyrios di (1 Corinzi 4:4) è stato tradotto Geova. Sarà però nostro dovere, comunque, rivelare al mondo intero, perché la TNM ha introdotto Geova anche nei testi di lingua greca, soprattutto quando il testo menziona Gesù Cristo o lascia supporre che si tratti di Lui. Per ora ci interessa indagare nell’esame del Giudice Sovrano, per meglio capire la portata di Giuda 4. L’evangelista Giovanni, riportando nel suo evangelo le parole di Gesù, scrisse:

    Oltre a ciò, il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figliolo (Giovanni 5:22).

    La TNM dice: «Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio».

    Pietro, nella casa nel centurione Cornelio, disse:

    Egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare ch’egli è quello che da Dio è stato costituito Giudice dei vivi e dei morti (Atti 10:42).

    La TNM, dice: «Ed egli ci ordinò di predicare al popolo e di dare una completa testimonianza secondo cui questi è Colui che Dio ha decretato esser giudice dei vivi e dei morti».

    Paolo afferma:
    Io te ne scongiuro nel cospetto di Dio e di Cristo Gesù che ha da giudicare i vivi e i morti, e per la sua apparizione e per il suo regno (2 Timoteo 4:1).

    La TNM, dice: «Io ti ordino solennemente dinanzi a Dio e a Cristo Gesù, che è destinato a giudicare i vivi e i morti, e per la sua manifestazione e per il suo regno».
    Nello stesso capitolo, al v. 8, Paolo dice:
    Del rimanente mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice mi assegnerà in quel giorno.

    Si continuerà il prossimo giorno...
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    Domenico34
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    00 16/10/2011 00:20
    La TNM, dice: «Da ora in poi mi è riservata la corona della giustizia, che il Signore, il giusto giudice, mi darà come ricompensa in quel giorno».

    Facciamo notare che in questo testo, il greco, per indicare il nome del giudice, ha kyrios, che la TNM non ha interpretato Geova come (1 Corinzi 4:4), ma Signore. L’Epistola agli Ebrei, dice:

    E alla chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli, e a Dio, il Giudice di tutti, e gli spiriti dei giusti resi perfetti (Ebrei 12:23).

    La TNM dice: «In generale assemblea e alla congregazione dei primogeniti che sono stati scritti nei cieli, e a Dio giudice di tutti, e alle vite spirituali dei giusti che sono stati resi perfetti».

    Infine, Giacomo afferma:
    Uno soltanto è il legislatore e il giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? (Giacomo 4:12).

    La TNM, traduce: «Vi è un legislatore e giudice, colui che può salvare e distruggere. Ma tu chi sei da giudicare il (tuo) prossimo?».

    Non tenendo presente certe parole tradotte in modo diverso, questi testi che abbiamo citato, stabiliscono in una maniera precisa e circostanziata che:

    1) L’A.T. indica Geova come colui che espleta la funzione di giudice Sovrano di tutta la terra;
    2) Il N.T. afferma che il Padre non giudica nessuno;
    3) Al Figlio, Gesù Cristo, è stato affidato il compito e la funzione di Giudice Sovrano, sopra i vivi e sopra i morti;
    4) Che questo solo giudice è Dio.
    5) Che c’è un solo legislatore e giudice;

    In altre parole, cosa vuol dire il N.T. con queste precise e categoriche affermazioni? È molto semplice comprendere il suo messaggio! Il N.T. non riconosce Geova come Giudice Sovrano, bensì Gesù Cristo, al quale tutti gli uomini, morti e viventi, dovranno rendergli conto. Va da sé allora, che Gesù Cristo è Dio, a dispetto della redazione della TNM di (1 Corinzi 4:4). Questa verità è talmente chiara esposta nel N.T. che negarla equivale ad una spaventevole ignoranza.

    Se le cose dunque stanno in questa maniera (e non vediamo come possono essere intese diversamente), a chi si riferiva Paolo nella (1 Corinzi 4:4)? A Geova o a Gesù Cristo? La Torre di Guardia dice a Geova. Ma se il kyrios, non può essere tradotto per nessun modo Geova, risulta che il suo significato Signore, debba d’obbligo riferirsi a Gesù Cristo, per il fatto che le S. Scritture, non riconoscono altri come giudice. Colui al quale Geova ha affidato tutto il giudizio, dei vivi e dei morti, e a cui tutto il N.T. riconosce questa prerogativa, Egli è l’Emmanuele «Dio con noi!».

    Se noi cercassimo i cavilli, come fa spesso la Torre di Guardia con i suoi seguaci, per fare dire alla Bibbia quello che essa non vuole dire, impugneremmo (1 Corinzi 4:4), (secondo il loro modo di tradurre), per gridare al mondo che Gesù Cristo è Geova, il Giudice Sovrano, dei vivi e dei morti. Non sarebbe però, né onestà, né serietà di sapere, se si dovesse agire, in base ad una errata traduzione, anche se per sostenerla, abbiamo tutto l’appoggio del N.T. kyrios, significa: «Signore, Padrone, Proprietario» e nient’altro che questo.

    Allora, perché la TNM della Torre di Guardia ha introdotto Geova in (1 Corinzi 4:4)? È molto semplice rispondere a questa domanda. Dal momento che tutto il N.T. riconosce Gesù Cristo come giudice Sovrano, e che lo stesso non può essere, per nessuna ragione, messo alla pari di Geova, la Torre di Guardia, attraverso i suoi redattori, ha messo nelle mani dei suoi seguaci, una Bibbia, tradotta a modo loro, per provare che, se in ultima analisi, essa, nega la signoria e la deità di Gesù Cristo, è perché le S. Scritture la negano. Si sono però resi conto, i redattori della TNM, del detto della Scrittura: Chi scava una fossa, vi cadrà dentro? (Ecclisiaste 10:8).

    In base a quanto abbiamo detto, appare chiaro il significato di Giuda 4, per quanto riguarda la condanna degli empi. Coloro che non hanno scrupoli e che si ostinano ad oltranza a negare la Signoria e la Deità di Gesù Cristo, dovranno ben tenerlo presente, credono o no, che un giorno dovranno comparire davanti a colui del quale essi, durante la loro vita terrena hanno rigettato la sua deità, ed hanno fatto opera di persuasione su altri, perché la respingessero. Non dovranno aspettarsi che il Giudice Supremo, emani una nuova sentenza a loro carico; il Giudice, Gesù Cristo, non farà altro che leggere, alla loro presenza e a parole chiarissime, la condanna, da lungo tempo scritta, per aver negato la sua Signoria e la sua Deità.

    Prima di concludere questo capitolo, ci sentiamo in obbligo, soprattutto verso coloro che hanno nel cuore un sincero desiderio di conoscere la verità, di fare sapere loro quello che la Bibbia dice a proposito della condanna dell’empio. Prima di elencare le diverse cose che la Bibbia menziona, diamo qui di seguito, la definizione linguistica del termine empio [Cfr. S. Battaglia, GDLI, (Grande Lessico del Nuovo Testamento) Vol. V, voce: Empio].

    1) «Che non è pio, che manca del senso del dovere, concepito come legge divina; privo di spirito religioso, non credente nella divinità in generale, e, in particolare, nemico, spregiatore del Dio dei cristiani e del suo culto; irreligioso, sacrilego, profanatore.
    2) Crudele, spietato, malvagio, perverso.
    3) Abominevole, nefando, iniquo, infame.
    4) Crucciato, adirato, disposto a fare del male.
    5) Aspro, doloroso, affannoso.
    6) Ingiusto, avverso (il destino, la sorte)».

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    Domenico34
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    00 17/10/2011 00:03
    Ora, qui di seguito, riportiamo un elenco di quello che la Bibbia dice, a proposito degli empi.

    I. LA CONDANNA DEGLI EMPI


    L’empio nella sua superbia perseguita con fervore i miseri; essi rimangono presi nelle macchinazioni che gli empi hanno ordite (Salmo 10:2).
    L’empio concepisce malizia, e partorisce rovina; ei si prepara in seno il disinganno
    (Giobbe 15:35).

    Perché l’empio sprezza Iddio? perché dice in cuor suo: non ne farai ricerca? (Salmo 10:13).

    L’empio macchina contro il giusto e digrigna i denti contro lui (Salmo 37:12).

    L’empio prende a prestito e non rende; ma il giusto è pietoso e dona (Salmo 37:21).

    L’anima dell’empio desidera il male; ma il suo amico stesso non trova pietà agli occhi di lui (Proverbi 21:10).

    La via degli empi è come il buio; essi non scorgono ciò che li farà cadere (Proverbi 4:19).

    L’aspettazione dei giusti è letizia, ma la speranza degli empi perirà (Proverbi 10:28).

    2. LA COMPASSIONE DI DIO PER GLI EMPI


    Poiché tu non sei un Dio che prenda piacere nell’empietà; il malvagio non sarà tuo spite (Salmo 5:4).

    E quando l’empio si ritrae dalla sua empietà e si conduce secondo il diritto e la giustizia, a motivo di questo, vivrà (Ezechiele 33:19).

    Dì loro: Com’è vero ch’io vivo, dice il Signore, l’Eterno, io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva (Ezechiele 33:11).

    Lasci l’empio la sua via, e l’uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all’Eterno che avrà pietà di lui, e al nostro Dio ch’è largo nel perdonare (Isaia 55:7).

    Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi (Romani 5:6).

    3. LA SORTE CHE SPETTA ALL’EMPIO

    L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia (Romani 1:18).

    Tale la sorte di quelli che dimenticano Dio, e la speranza dell’empio perirà (Giobbe :13).

    L’empio perirà per sempre come lo sterco suo; quelli che lo vedevano diranno: Dov’è? (Giobbe 20:7).

    La maledizione dell’Eterno è nella casa dell’empio, ma egli benedice la dimora dei giusti (Proverbi 3:33).

    Se il giusto è appena salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore? (1 Pietro 4:18).

    Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli, ma gli empi periranno nelle tenebre; poiché l’uomo non trionferà per la sua forza (1 Samuele 2:9).

    Queli che t’odiano saran coperti di vergogna, e la tenda degli empi sparirà (Giobbe 8:22).

    Il trionfo dei malvagi è breve, e la gioia degli empi non dura che un istante? (Giobbe 20:5).

    Perciò gli empi non reggeranno dinanzi al giudizio, né i peccatori nella raunanza dei giusti. Poiché l’Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi mena alla rovina (Salmo 1: 5,6).

    La salvezza è lungi dagli empi, perché non cercano i tuoi statuti (Salmo 119:155).

    Ma gli empi saranno sterminati di sulla terra e gli sleali ne saranno divelti (Proverbi 2:22).

    Il giusto non sarà mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra (Proverbi 10:30).

    La casa degli empi sarà distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorirà (Proverbi 14:11).

    Non v’è pace per gli empi, dice l’Eterno (Isaia 48:22).

    4. COME TRATTERÀ DIO GLI EMPI

    colui che ama la violenza (Salmo 11:5).

    Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e col soffio delle sue labbra farà morire l’empio (Isaia 11:4).

    Quando io dirò all’empio: - Certo morrai, - se tu non l’avverti, e non parli per avvertire quell’empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morrà, per la sua empietà; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano (Ezechiele 3:18).

    L’Eterno guarda tutti quelli che l’amano, ma distruggerà tutti gli empi (Salmo 145:20).

    L’Eterno sostiene gli umili, ma abbatte gli empi fino a terra (Salmo 147:6).
    L’Eterno è lungi dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti
    (Proverbi 15:29).

    Mentre i cieli d’adesso e la terra, per la medesima parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi (2 Pietro 3:7).

    Cari amici, non dovete pensare o giudicarci, come se fossimo gente senza cuore; senza nessuno scrupolo; senza amore, senza compassione; crudeli, spietati, verso una Società (che guadagna milioni di persone in tutto il mondo, con l’unico scopo di offuscare e disonorare), verso un’organizzazione che ha la massima fiducia dei suoi seguaci. Il nostro non è un grido di rabbia, o di disperazione; è un grido compassionevole, perché realizziamo più che mai, l’importanza dell’ammonimento di Paolo:

    Sapendo dunque il timor che si deve avere del Signore, noi persuadiamo gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che anche voi ci conoscerete (2 Corinzi 5:11).

    PS: Se ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo con ptrmura
    [Modificato da Domenico34 18/10/2011 00:16]