L’esame del nostro testo, ci porta a considerare la parola arnoumenoi, il cui significato è:
1. Negar, dir di no
2. Rifiutare, respingere [Cfr. H. Schlier, GLNT, I, Col. 1247-1255].
I redattori della TNM rendono il termine greco con: «e si mostrano falsi». Davanti a questa traduzione, è d’obbligo chiedere:
a) Hanno essi veramente capito il termine greco?
b) Se l’hanno capito bene, perché l’hanno reso in quella maniera?
c) La loro si può chiamare: Ignoranza o cattiveria?
Vorremmo far notare che lo stesso termine greco arnoumenoi, si trova nella (2 Pietro 2:1), nella identica costruzione di Giuda 4, dove i redattori sopra citati, l’hanno giustamente reso: «Rinnegheranno». Si sa con estrema certezza che il punto focale di tutta la struttura organizzativa e religiosa della Torre di Guardia, è negare con estrema insistenza, la deità di Gesù Cristo. Davanti a questa precisa posizione, era più che logico (ma non serietà ed onestà di sapere interpretare correttamente il testo originale greco come essi vantano), che Giuda 4, fosse tradotto in quella maniera.
Questo testo infatti, tradotto in quel modo, fa molto comodo alla Torre di Guardia, diventata ormai esperta nel deformare e cambiare certi testi che fanno a pezzi la loro struttura teologica, per quanto riguarda il loro accanimento nel respingere energicamente la deità di Gesù Cristo. Che cosa potranno dire i loro seguaci, paragonabili a pecore che vanno al macello (ovviamente a loro insaputa), dato che non conoscono in quale maniera orribile, la loro Società: Torre di Guardia, abbiano deformato e falsificato, certi testi importanti che proclamano la deità di Gesù Cristo? Si rechino da un professore di lingua greca, possibilmente ne scelgano uno che non abbia nessuna tendenza religiosa, onde avere una più estesa garanzia di quello che dirà loro, e presentino Giuda 4, per sapere se è esatto tradurre:
«kai ton monon despotēn kai kyrion hēmon Jesou Criston arnoumenoi» («e si mostrano falsi al nostro solo Proprietario e Signore, Gesù Cristo».
Continuando l’esame di Giuda 4, troviamo: monon, il cui significato è:
1. Solo, unico
2. Solitario, isolato
3. Separato, lontano, privato, solamente, soltanto [Cfr. Dizionario GRECO-ITALIANO e F. Büchsel, GLNT,(Grande Lessico del Nuovo Testamento) Vol. VII, Col. 465-469].
La parola despotēn che abbiamo nel testo di Giuda 4, significa:
Sovrano, Padrone, Signore, Possessore, despota [Cfr. per l’esame del concetto K. H. Rengstorf, GLNT, (Grande Lessico del Nuovo Testamento) Vol. II, Col. 850-865].
Di questo despotēn, è detto che è «solo». In altre parole, non ci sono altri: Padroni, Proprietari, Possessori, Sovrani. Se si mette in dovuto risalto l’assoluto di «solo», che poi non è altro che il Signor Gesù Cristo, si potrà facilmente valutare tutta la portata teologica di Giuda 4.
Se il despotēn è il Signor Gesù Cristo (e non vediamo come possa essere altrimenti), è estremamente importante e chiaro nello stesso tempo, che Giuda 4 proclama la Signoria e la Deità di nostro Signore Gesù Cristo, in una maniera solenne ed assoluta, perché solo per la deità, l’aggettivo «solo», trova la sua piena giustificazione ed applicazione.
Pertanto, non ci resta un’altra diversa conclusione, se non quella che la stessa Bibbia fa, cioè: coloro che negano la signoria e la deità di Gesù Cristo, sono EMPI, la cui condanna è stata scritta da lungo tempo.
Nel prossimo capitolo esamineremo a fondo i due termini: despotēn e arnoumenoi, e vedremo insieme come la TNM ha reso queste parole nei vari passi del N.T. per tirare una logica conclusione.
PS: SE CI SONO DOMANDE DA FARE, FATELE LIBERAMENTE E RISPONDEREMO CON PTRMURA