00 08/10/2011 17:18

GESÙ CRISTO È DIO?


INDICE DEL VOLUME


PREFAZIONE 11
Presentazione 9
BIBLIOGRAFIA 14
Introduzione 16

PRIMA PARTE 23

Come viene presentato Gesù Cristo dalle S. Scritture 23

Capitolo 1 24
Accostiamoci alla Bibbia per conoscere 24

Capitolo 2 35
La signoria e la deità di Gesù Cristo 35

Capitolo 3 47
La condanna degli empi 47

Capitolo 4 59
Tutti onorino il Figlio come onorano il Padre 59

Capitolo 5 69
Adorare - Adorazione 69
Adorare 69
Adorazione 69

SECONDA PARTE 82

Le caratteristiche di Gesù Cristo presentate dalle S. Scritture 82

Capitolo 6 83
Le prerogative della deità di Gesù Cristo 83

Capitolo 7 97
Perfezioni attribuite a Gesù Cristo 97
1) Esistenza prima della fondazione del mondo 97
2) Eterno - eternità 101

Capitolo 8 118
Attributi divini: Onnipotenza 118

Capitolo 9 131
Attributi divini - Onnipresenza 131

Capitolo 10 136
Attributi divini - Onniscienza 136

Capitolo 11 146
Gesù il principio della creazione di Dio 146

Capitolo 12 157
Perfezioni morali di Gesù Cristo 157

TERZA PARTE 167

La negazione della divinità di Gesù Cristo a confronto con le S. Scritture 167

Capitolo 13 169
La traduzione di Y.H.Y.H. nel Nuovo Testamento 169
EVANGELO DI MATTEO 171
EVANGELO DI MARCO 172
Evangelo di Luca 174
Evangelo di Giovanni 175
Atti degli Apostoli 176
Epistola ai Romani 178
1 EPISTOLA AI CORINZI 178
2 Epistola ai Corinzi 180
Epistola ai Galati 181
Epistola ai Colossesi 181
1 Epistola ai Tessalonicesi 181
2 EPISTOLA AI TESSALONICESI 181
2 Epistola a Timoteo 182
Epistola agli Ebrei 182
Epistola di Giacomo 183
1 Epistola di Pietro 183
2 EPISTOLA DI PIETRO 184
Epistola di Giuda 184
Apocalisse 184

Capitolo 14 185
Confronto dei vari passi del N.T. in cui il nome di Geova è stato introdotto 185

Capitolo 15 220
Quello che dice l'A.T. di Gesù Cristo confrontato con N.T. 220

Capitolo 16 271
Testi che necessariamente bisogna conoscere 271
1. Il titolo "Figlio di Dio" 272
A. I sinottici 274
B. L'evangelo di Giovanni 276
C. Atti degli Apostoli 282
D. Paolo 282
E. L'epistola agli Ebrei 284
F. Epistola di Giovanni 286
2. Filippesi 2:5-11 288
3. Colossesi 2:9 295
4. Ebrei 1:3 296
5. Giovanni 8:58 303
6. Padre, Figlio, Primogenito, Unigenito 319
1) Padre, Figlio 319
2) Primogenito 322
3) Unigenito 330

APPENDICE 344

Brevi considerazioni sul logos 345
1. L'essere preesistente del logos 345
2. Personalità del logos 348
3. La natura del logos 352
4. La prerogativa del logos 354
5. L'incarnazione del logos 358

Conclusione 363


PREFAZIONE



Nel presentare al pubblico quest’opera del Pastore Domenico Barbera, posso testimoniare che nella sua semplicità e chiarezza, quasi infantile, essa è un valido strumento nelle mani di ogni credente che voglia rendersi conto e convincersi nello stesso tempo, che i Testimoni di Geova sono nell’errore, per non volere riconoscere che Gesù Cristo è veramente Dio. Domenico Barbera, nato a Lascari, piccolo centro della provincia di Palermo, nel 1934. Già pastore delle Comunità di Misilmeri e di Palermo e poi di Agrigento, nel 1966 ha ottenuto la nomina governativa quale Ministro di culto delle Assemblee di Dio in Italia.

Nel 1972 ha emigrato nel Canada dove attualmente vive e sta svolgendo il suo ministero pastorale con la Italian Pentecostal Church of Canada nella Comunità di Niagara Falls, Ontario. Domenico Barbera, in quest’opera, non fa sfoggio d’un linguaggio teologico arduo e profondo, ma, Bibbia alla mano, conduce all’evidenza il lettore che senza preconcetti vuole sondare le Scritture per sapere la verità riguardo a Gesù Cristo. Per raggiungere lo scopo, il Pastore Barbera si riferisce al greco, lingua in cui fu redatto il Nuovo Testamento, e confrontando il significato lessicale di certi vocaboli, convince il lettore che la TNM (Traduzione del Nuovo Mondo = Bibbia dei Testimoni di Geova) non è fedele al testo e che gli estensori di tale traduzione hanno messo tutto in opera per degradare la personalità divina del Cristo, riducendola a quella d’un semplice uomo mortale. L’autore di quest’opera, prima ancora di entrare in tema, parte da una frase che si trova nella Lettera di Giuda che dice:

Mi son trovato costretto a scrivervi...Poiché si sono intrusi fra noi certi uomini, (per i quali già ab antico è scritta questa condanna), empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo (v. 4).

E conclude in definitiva che coloro che negano la signoria e la divinità di Gesù Cristo sono empi, e questa condanna è stata decretata da lungo tempo (ab antico). L’opera quindi, nel suo insieme, condotta con un linguaggio molto semplice è particolarmente utile per la persona comune, che con maggiore facilità può essere sedotta dall’errore. Ciò non toglie che il suo contenuto sia valevole anche per lo specialista. Auguriamo quindi la massima diffusione di quest’opera e che possa essere di grande utilità tra il popolo cristiano e di tutti in genere, incoraggiandolo a combattere strenuamente per la fede, proclamando ovunque che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre (Filippesi 2:11).

Nino Tirelli


PRESENTAZIONE


Un cristiano che veramente ama il Signore Gesù Cristo, non può rimanere indifferente quando questa persona viene disprezzata e degradata. La domanda che Davide fece: Ma chi è mai questo Filisteo incirconciso, che osa insultare le schiere del DIO vivente? (1 Samuele 17:26), può ripetersi, allorquando si ha a che fare con persone che non hanno nessuno scrupolo, a presentare Gesù Cristo in una maniera diversa di come lo presenta la S. Scrittura.

In questo libro: GESÙ CRISTO È DIO?, il Pastore Domenico Barbera, presentando uno studio accurato, ce l’ha messa tutta per far capire chi è veramente Gesù Cristo. Domenico Barbera, oltre ad essere per molti anni predicatore ed insegnante della Bibbia, è attualmente pastore della Chiesa di Niagara Falls, Ontario, Chiesa affiliata alla Italian Pentecostal Church of Canada. Leggendo l’opera del Pastore Barbera, non si deve fare grande fatica per capire che l’autore è bene informato sul soggetto che tratta; non solo per l’accurato studio relativo alle diverse traduzioni, alla luce del testo greco, ma anche per la chiarezza con cui evidenzia le manipolazioni della TNM nel tradurre testi importanti che mettono in risalto la deità di Cristo. Lo scopo principale che l’autore mira in quest’opera, è quello di innalzare Gesù Cristo, e riconoscergli il giusto posto, vale a dire come l’Evangelo lo proclama. L’autore conosce tanti altri argomenti che sono oggetto di polemica, ma in quest’opera, ha preferito trattare l’argomento fondamentale del Cristianesimo, che è la deità di Gesù Cristo. Poiché in mancanza di un solido fondamento, l’edificio crolla, secondo che è scritto:

Quando le fondamenta sono distrutte, che può fare il giusto? (Salmo 11:3).

La rocca basilare del Cristianesimo è stata e rimarrà sempre: L’Emmanuele = Dio con noi; la parola fatta carne; il Cristo morto e risorto, Colui che disse:

Io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere (Matteo 16:18).

Il libro può essere letto da tutti con grande profitto e usato come un valido strumento, particolarmente per colui che trova il suo diletto nello studio della Bibbia. È propizia la domanda che fece Blaise Pascal, famoso pensatore e scrittore religioso francese (1623-1662).
«Dobbiamo credere nel Gesù dei filosofi e della scienza, oppure credere al Cristo dell’Evangelo?».

Il Cristo che noi crediamo, è il Figlio dell’Iddio Altissimo, Colui che la S. Scrittura definisce lo stesso, ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8). Se non si accetta la dottrina dell’incarnazione, la morte e la risurrezione di Gesù, giustamente dice il Pastore Barbera: non abbiamo il diritto di chiamarci cristiani. Fin dai tempi più remoti, il Diavolo disse: Ha DIO veramente detto? (Genesi 3:1). Questo suo modo di parlare continua anche oggi, sotto un’altra forma, sempre allo scopo di causare dubbi intorno a Dio e a quello che Egli ha detto. Siamo grati per il lavoro del Pastore Barbera, e crediamo che contribuirà a mettere in risalto la verità dell’Evangelo. Formuliamo pertanto i migliori auguri per una larga diffusione di quest’opera.

Alberico De Vito


INTRODUZIONE



La domanda posta a titolo di questo libro, non è stata formulata per prospettare una situazione incerta circa la persona di Gesù Cristo, ma solamente per indurre il lettore a conoscere chi è veramente Gesù Cristo, e da parte nostra per esporre una verità, che riteniamo il cardine e il fondamento del cristianesimo, con parole chiare e semplici.

Se il cristianesimo è bello nella sua struttura teologica, non badando a tutte quelle deformazioni che sono state introdotte nel corso dei secoli da vari elementi appartenenti a diverse correnti di pensiero fin dagli inizi della sua apparizione, il Cristo del cristianesimo deve essere più bello ancora, anche perché è Lui e soltanto Lui che dà importanza e valore al cristianesimo, senza il quale non ci sarebbe nessun motivo di esistere. Nella stesura di questo libro, siamo stati animati dal desiderio di conoscere chi è veramente Gesù Cristo, così come viene presentato nelle pagine delle Sacre Scritture. Nel corso dei secoli, vi sono stati tanti, che si sono avvicendati, scrivendo e parlando intorno alla persona di Gesù Cristo, nonché della divinità di questo meraviglioso Figlio di Dio e Figlio dell’uomo nello stesso tempo.

Non ci arroghiamo la presunzione di essere inclusi nel numero dei cosiddetti grandi , poiché siamo ben consapevoli del nostro modestissimo lavoro, specie quando pensiamo ai voluminosi lavori che sono stati pubblicati. In confronto a loro, abbiamo solamente scritto pochissime pagine. Se il tutto l’abbiamo cominciato e portato a termine, l’abbiamo solamente fatto, nella speranza che qualcuno, trovandosi nella titubanza e nell’incertezza, trovi luce e conoscenza, non solo per essere salvaguardato dall’errore dell’eresia, ma soprattutto per credere in Cristo ed amarlo, servendolo con maggiore slancio e con genuina fede e zelo.

All’inizio, avevamo in mente di non corredare il libro di erudite citazioni, perché sappiamo fin troppo bene che le tante citazioni che si adducono, di solito, non servono solamente a far conoscere il peso della cultura e del sapere (indispensabile per una tesi di laurea o di dottorato), ma hanno anche il sapore di appesantire l’opera, rendendola non facile per i dovuti controlli e le verifiche, specie per tutti coloro che non hanno una competenza particolare.

Poiché il nostro scopo è quello di raggiungere un maggior numero di lettori, specialmente in quel settore dove non c’è una conoscenza approfondita, abbiamo cercato e fatto del nostro meglio per evitare di produrre citazioni su citazioni, (specie per quanto riguarda l’interpretazione di certe Scritture) preferendo piuttosto una documentazione biblica, permettendo così alla persona di avere una buona conoscenza, e evitare di cadere nella trappola dell’eresia.

Non abbiamo, in questo nostro lavoro, tenuto presente il cosiddetto « specialista », bensì la persona comune, che con maggiore facilità, può essere sedotta dall’errore. Però, Via via che l’argomento veniva esaminato, ci rendemmo conto che qualche citazione di peso si rendeva necessaria, perciò non abbiamo indugiato a riportarla, limitandoci solamente per quanto riguarda il significato etimologico delle varie parole greche che abbiamo adoperato in questa nostra ricerca.

All’inizio, come abbiamo detto in altra parte di questo libro, non pensavamo di trattare alcuni testi, quali: (Filippesi 2:6-11; Colossesi 2:9; Ebrei 1:3; Giovanni 8:58), nonché il titolo Figliol di Dio, non perché non si accordava col nostro piano di lavoro e di studio, ma principalmente pensando a tutti quei lavori che sono stati pubblicati prima di noi, in cui questi testi, sono stati affrontati, ed anche se per alcuni di essi è trascorso molto tempo, è sempre utile consultare. Però, dopo attenta riflessione, ci siamo convinti che in questo nostro lavoro, era utile includerli, di conseguenza ne sono scaturiti gli ultimi due capitoli, che immancabilmente hanno arricchito l’opera.

Se avessimo avuto in mente di scrivere una vera e propria Cristologia, nel senso di fare allusione a tutti quei testi che parlano di Gesù Cristo, avremmo preso in esame tanti altri testi e chiarito tante altre parole, che hanno dato adito ad errate interpretazioni, con conseguenze catastrofiche, per quanto riguarda la valutazione della persona di Gesù Cristo. Fin da quando abbiamo avuto l’idea di scrivere questo libro, ci siam prefissi di trattare la deità di Cristo, da una diversa angolazione e a questa siamo rimasti fermi.

Anche se non abbiamo affrontato l’argomento dell’umanità di Gesù, in una maniera specifica, questo non vuol dire che ne dubitiamo. Infatti, non è possibile parlare della deità di Cristo ed escludere la sua umanità, come se si trattasse di due persone che non hanno niente in comune tra loro. Cristo Gesù è l’unico personaggio indivisibile, al quale la fede cristiana fa appieno affidamento. Per quanto riguarda le parole greche di cui abbiamo fatto largo uso, pur rendendoci conto che questa lingua non è accessibile a tutti, non abbiamo potuto farne a meno, per l’enorme importanza che riveste, nella ricerca e nello studio di quello che abbiamo scritto.

Tutto ciò che abbiamo spiegato circa il significato etimologico delle varie parole greche usate in questo lavoro, possiamo assicurare il lettore, che il loro significato è scientificamente dimostrabile e certo. Gli autori che abbiamo citato, sono una seria garanzia, per giustificare la nostra affermazione. Per una più facile verifica dei termini greci, si può consultare un Dizionario Greco-Italiano, da dove abbiamo attinto, trascrivendo le varie definizioni linguistiche.

A questo punto non possiamo fare a meno di esprimere il nostro più sentito ringraziamento per il lavoro di revisione che il Dr. Nino Tirelli, ha condotto, con accurata intelligenza, nonché per i saggi consigli datici. Nel ringraziare Dio e Gesù Cristo, nonché lo Spirito Santo per l’aiuto datoci, auguriamo di vero cuore che la benedizione di Dio si spanda abbondantemente e che tutti i lettori traggano il maggior profitto possibile, ai fini di una vera e completa conoscenza del Signor Gesù Cristo. Questa è la più grande ricompensa che ci attendiamo da questo nostro lavoro.

Domenico Barbera

Niagara Falls, Giugno 1992
[Modificato da Domenico34 10/10/2011 00:26]