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Sullo stesso piano si trovano le parole che leggiamo nel libro dei Salmi, quando lo scrittore, descrivendo le varie fasi dello sviamento del popolo d’Israele, precisa:

Si mescolarono fra le nazioni e imitarono le loro opere; servirono i loro idoli, e questi divennero un laccio per loro; sacrificarono i loro figli e le loro figlie ai demoni (Salmo 106:35-37).

È chiaro quindi che lo sviamento produce enormi sbandamenti dalle vie del Signore e porta la persona a non tenere conto di quello che Dio dice nella Sua Parola.

5. I testi di 1Corinzi 10:20,21; Apocalisse 9:20

Il N.T., oltre al passo della 1Corinzi 10:20,21 già toccato, ha un altro testo che dice:

E il resto degli uomini, che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvide ancora dalle opere delle loro mani e non cessarono di adorare i demoni e gli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare (Apocalisse 9:20).

Ovviamente anche quest’ultimo testo, menzionando i demoni, li mette in relazione con gli idoli, perché è appunto attraverso il culto che si rende alle immagini, che gli spiriti vengono adorati.
Tutti gli altri passi del N.T. che nominano i demoni, non vengono mai messi in relazione con gli idoli, ma in rapporto con la vita umana, nella quale si trovano. Se dal punto di vista cronologico, l’evangelo di Marco è più antico di Matteo, Luca e Giovanni, è meglio allora cominciare l’esame dei testi riguardante i demoni da questo.

6. Il testo di Marco 1:34

Egli ne guarì molti, colpiti da varie malattie, e scacciò molti demoni; e non permetteva agli spiriti di parlare perché sapevano chi egli fosse (Marco 1:34).

Anche se non ci viene specificato da dove Gesù scacciò di demoni, dal momento che vengono specificate le varie malattie che Egli guarì, rientra nella coerenza della logica pensare agli uomini e alle donne in cui si trovavano i demoni.
È attraverso la strumentalità umana che i demoni parlano, altrimenti non sapremmo descrivere il loro parlare, se dovessero parlare con il linguaggio delle bestie.
Il ministero di Gesù, oltre ad essere imperniato sulla proclamazione del regno di Dio, si esercitò in gran parte nel liberare le persone dai demoni, dagli spiriti immondi, in accordo con quello che più tardi Pietro disse:

Dio ha unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il qual è andato attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui (Atti 10:38).

Gesù non scacciò i demoni privatamente o di nascosto; esercitò questo potere davanti a tutti, senza pensare che qualcuno si sarebbe scandalizzato. Ecco cosa afferma Marco a questo proposito:

Ed egli andò predicando nelle loro sinagoghe per tutta Galilea e scacciando demoni (Marco 1:39).

Quando Gesù si recava nelle sinagoghe dei Giudei, - cosa che faceva spesso -, se si trovavano persone che avevano demoni o spiriti immondi, la loro liberazione avveniva davanti a tutti Marco 1:25; Luca 4:33,35. Era in virtù di questa sua attività divina, che la sua fama si spandeva dappertutto Marco 1:28.
Possiamo affermare inoltre che, l’attività ministeriale di Gesù, praticata, in un modo così evidente, da dare peso e credibilità a quello che Egli faceva.
Che differenza con quelli che pensano che i demoni bisogna scacciarli in posti appartati e lontano dagli occhi indiscreti, per evitare che qualcuno possa scandalizzarsi, o peggio ancora che il demonio, una volta scacciato, non finisca coll’entrare in qualche persona che assiste alla sua liberazione!
Quelli che la pensano in questa maniera, dimostrano di non dare importanza e di non tener in conto come Gesù agiva in questi casi, e mancano di una solida base biblica su cui fondarsi.

7. Il testo di Marco 3:15

Una delle opere che gli apostoli avrebbero dovuto fare, in adempimento alla missione che Gesù affidò loro, era appunto quella di scacciare i demoni Matteo 10:8; Marco 3:15; Luca 9:1, cosa che fecero, come riporta Marco 6:13.

8. Il testo di Luca 10:1-17

La missione dei settanta non prevedeva solamente la proclamazione del regno di Dio, la guarigione degli ammalati, ma anche la liberazione di quelli che avevano i demoni. Infatti, i settanta, compiuta la loro missione,

tornarono con allegrezza, dicendo: Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome (Luca 10:9,11,17).

Uno dei cinque segni che accompagneranno quelli che avranno creduto, La Nuova Riveduta è: Nel mio nome quello di Gesù scacceranno i demoni (Marco 16:17).
Questa parola è valevole per tutti i tempi e per tutti quelli che credono in Cristo Gesù e non per i soli apostoli e per il loro periodo.

9. il testo di Marco 3:22

Una delle accuse ingiustificate che gli scribi e i farisei fecero a Gesù, fu quella di dirgli che egli scacciava i demoni, per l’aiuto che riceveva dal principe dei demoni, cioè Beelzebub Marco 3:22; Matteo 9:34; 12:24; Luca 11:15, mentre Gesù affermava che lo faceva per mezzo dello Spirito di Dio (Matteo 12:28); col dito di Dio (Luca 11:20).
La legione di demoni cioè le diverse migliaia che erano nell’uomo di Gadara, da lungo tempo (Luca 8:27, Luca 8:30), ebbero il permesso di Gesù di entrare in un branco di porci che, impazzito, si gettò a precipizio nel lago e affogò (Marco 5:12; Matteo 8:31; Luca 8:32,33).

Più tardi le persone di Gadara poterono constatare la liberazione dell’ossesso, quando lo videro ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente (Luca 8:35). A questo miracolato, che

Lo pregava di poter restare con lui, Gesù lo congedò, dicendo: Ritorna a casa tua e racconta quali grandi cose Dio ha fatto per te (Luca 8:38,39).

10. Il testo di Marco 9.38

Uno degli apostoli, di nome Giovanni, che non era solito parlare frequentemente, un giorno disse a Gesù:

Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ci segue Marco 9:38, e Luca precisa Perché non ti segue con noi (Luca 9:49).

La risposta di Gesù fu precisa:

Non glielo proibite, perché nessuno può fare un’opera potente nel nome mio, e subito dopo dire male di me Marco 9:39; e Luca aggiunge Chi non è contro di noi è per noi (Luca 9:50).

La motivazione che Giovanni fornisce a Gesù, a parte che non ha il carattere personale, ma quella collegiale, rivela qualcosa che si nascondeva nella persuasione della vita degli apostoli, da farli apparire i soli autorizzati a liberare gli indemoniati.
Chi scacciava i demoni nel nome di Gesù, non era uno che seguiva Gesù assieme agli apostoli. Secondo la valutazione che ne fece Giovanni, quindi, secondo la logica, si trattava di uno che apparteneva ad un'organizzazione religiosa, ma che non aveva le carte in regola, noi diremmo per svolgere questa particolare attività.

Questo però non c’impedisce di affermare almeno due cose:

1 Quest’uomo seguiva Gesù in una maniera diversa dalla forma ufficiale,
2 Le liberazioni prodotte erano vere. Anche la risposta di Gesù convalida e rafforza che l’attività che quel tale praticava, era vera, nel senso che i demoni realmente uscivano dalle persone, con l’autorità del Suo nome.

Scacciare i demoni, non è prerogativa solamente degli apostoli, - anche se quest’ultimi sono stati designati dal Cristo ad assumere un ruolo e una posizione particolare -, ma è una prerogativa di tutti quelli che hanno creduto in Lui Marco 16:17.

Si continuerà il prossimo giorno...