00 25/02/2011 00:50
È proprio in vista di questa considerazione che i Giudei replicarono a Gesù:

Ora conosciamo che tu hai un dèmone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno.
Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il qual è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretende di essere?
(Giovanni 8:52,53).

Quando la parola di Gesù non è giustamente capita, si finisce con fare giudizi infondati ed esprimere convinzioni che non hanno niente di verità. Ed infine:

Molti di loro dicevano: egli ha un dèmone ed è fuori di sé; perché lo ascoltate? Altri dicevano: queste parole non sono termini di un indemoniato; può un dèmone aprire gli occhi ai ciechi? (Giovanni 10:20,21).

Il discorso che Gesù fece intorno al buon pastore, creò una divisione tra i Giudei: gli uni affermavano che non valeva la pena ascoltare le sue parole, poiché veniva considerato come un indemoniato, mentre gli altri, giustamente, non potevano accettare che un dèmone potesse aprire gli occhi ai ciechi.
Quando si fanno le giuste valutazioni intorno alle parole del Signor Gesù e si considerano con giudizi assennati, non si potrà mai arrivare a delle conclusioni assurde e contraddittorie.
Dopo aver passato in rassegna i tanti passi che parlano dei demoni, ora consideriamo altri testi che parlano di spiriti immondi.

3. Il testo di Zaccaria 13:2

A parte la menzione che si fa in questo testo dello spirito immondo, la cosa che maggiormente deve attirare la nostra attenzione, è l’opera del Signore quando farà scomparire dal paese i profeti e lo spirito immondo.

La menzione che il testo fa dei profeti, non è certo casuale, poiché non mira ad intimidire i veri veggenti del Signore, ma quelli menzogneri, come dice chiaramente il v. 3.
L’attività menzognera dei falsi profeti, è stata sempre ispirata e portata avanti da forze nemiche, che generalmente, camuffandosi come messaggeri di verità, hanno predetto e proclamate menzogne nel nome del Signore vedi per Esodo 1Re 22:13-24; Geremia 28.

Dio non potrà tollerare all’infinito queste attività malefiche, che hanno fatto tanto male agli uomini di tutti i tempi, illudendoli su allori di benessere, quando sotto c’era l’inganno e la falsità.
L’azione personale di Dio, metterà fine a tutte le opere tenebrose e il Suo popolo, in modo particolarmente, saranno definitivamente liberati da quelle seduzioni.
La domanda che ci urge fare è la seguente: perché l’A.T. è scarsissimo di notizie circa l’attività dello spirito o degli spiriti immondi?
A dire il vero, se non vi fosse quest’unico testo del profeta Zaccaria, noi non sapremmo addirittura parlarne, ignorando perfino la loro esistenza.

Il motivo principale di questo silenzio quasi assoluto, credo che sia nel fatto che l’attività di svelare e scacciare queste forze nemiche, è collegata profeticamente all’operosità ministeriale di Gesù Cristo, cosa che farà il N.T. trattando largamente questo argomento.
La lacuna che ha l’A.T. sull’argomento degli spiriti immondi, viene compensata dall’abbondanza che ha il N.T. in virtù del quale possiamo avere una vasta conoscenza su questo campo della demonologia.
Infine, la parola del profeta Zaccaria è importante per un altro motivo: la promessa dell’intervento di Dio per eliminare questo spirito immondo dal paese.

4. I vari testi del N.T.

Prenderemo in esami, tutti i testi che parlano di spiriti immondi; [«Spirito impuro» è nel giudaismo primitivo l’espressione corrente per designare gli spiriti demoniaci dell’impurità». Le ‘invisibili’ forze (spirituali) distruttrici, che si manifestano nell’infermità e rimozione della soggettività umana, visibili nell’autoalienazione, vengono assegnate, col concetto di impurità, alla sfera del male, dell’avversione a Dio, addirittura della morte. È opinione comune degli antichi pagani, giudei e cristiani che un essere spirituale ‘impuro’ può prendere possesso dell’uomo, così che questi appare ‘posseduto’, cioè per lo più malato nel corpo, nello spirito e nella mente, e la sua guarigione diviene possibile solo quando il dèmone esce da lì» ( R. Pesch, Il vangelo di Marco I, p. 210]. tanto al singolare quanto al plurale, così avremo un quadro generale di tutto quello che dice il N.T.

1) I testi di Matteo 10:1; 12:43-45

Poi, chiamati i suoi dodici discepoli, diede loro autorità sopra gli spiriti immondi per schiacciarli, e per guarire qualunque malattia e qualunque infermità.
Ora, quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova. Allora dice: Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito; ma quando giunge, la trova vuota, spazzata e adorna; va allora a prendere con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia
(Vedi anche Luca 11:24-26).

I due testi in questioni sono paralleli, anche se tra di loro c’è qualche lieve variante, che metteremo in risalto nel corso dell’esegesi.
La prima domanda che si potrebbe fare, è la seguente: come fa uno spirito immondo per venire ad abitare nella vita umana?

La Bibbia non ha una precisa risposta a questa domanda. Tutte le spiegazioni che si possono dare, esorbitano dalla Divina rivelazione di Dio.
Il nostro testo riporta il comportamento di uno spirito immondo al suo ritorno, ma non ci descrive la sua prima venuta, né com'esso viene, né quando entra.
Dal momento che non abbiamo notizie su questo strano fenomeno, conviene non addentrarsi in supposizioni ed ipotesi che non servono a niente sennonché ad aumentare la confusione e l’incertezza.

Invece di andare vagando qua e là in cerca di notizie, occupiamoci piuttosto della presenza dello spirito immondo nella vita dell’uomo e della sua relativa uscita.
Anche se il testo evangelico parla esplicitamente dell’uomo e non nomina la donna, ciò non lo fa certamente per escludere il sesso femminile.
Lo spirito immondo può entrare nella vita di un uomo come di una donna, senza nessuna differenza.
Il testo di Luca viene collegato a tutto il ragionamento che Gesù fece intorno al regno di Satana.

Quando l’uomo forte, ben armato, custodisce la sua casa, i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, questi gli toglie l’armatura nella quale confidava e ne divide le sue spoglie (Luca 11:21,22).

Che l’uomo forte sia il diavolo, non c’è nessun dubbio; egli con la sua armatura che Martin Lutero chiamava: Astuzia e frode son l’armi sue tremende, sa ben guardare la sua casa.

Solo con l’arrivo di uno più forte di lui, che immancabilmente è il Signor Gesù Cristo, avviene la sconfitta dell’uomo forte, con la logica conseguenza che gli viene tolta l’armatura nella quale confidava e la divisione delle sue spoglie.

Il vincitore su ogni forza nemica - e gli spiriti immondi ne fanno parte integrale -, è e rimarrà sempre Gesù Cristo. Infatti, è stato proprio Lui che ha inflitto una pesante sconfitta al regno di Satana e ne ha distrutto le opere 1Giovanni 3:8.
Indubbiamente, nessuno spirito immondo, lascerà la propria casa, se non è costretto; e l’unico che lo può costringere ad uscire, è solamente la virtù e la potenza del Figlio di Dio, Gesù Cristo.

Si potrebbe infine chiedere: perché lo spirito immondo va ad abitare nella vita umana e non in quella di una bestia?
Trattandosi di uno spirito immondo, le cui caratteristiche sono il luridume e la sporcizia, - non tanto dal punto di vista fisico quanto per ciò che riguarda la condotta, il desiderio, il godimento -, nella vita umana invece, può maggiormente trovare quell’ambiente adatto per soddisfare i suoi insani desideri.

Lo spirito di prostituzione, per esempio, essendo impuro, cioè sudicio e sporco, può maggiormente agire con più facilità per soddisfare le sue voglie nella vita umana, anziché in quella di una bestia.
Infine, se va ad abitare in una bestia, non ci va di sua volontà e a suo piacere, ma costretto da una forza superiore vedi il caso dell’indemoniato di Gadara, Marco 5.
Stabilito come punto fermo che chi può scacciare uno spirito immondo dalla vita umana, è solamente Gesù Cristo, non è tanto importante sapere quando ciò avviene, quanto succederà dopo.

Si continuerà il prossimo giorno...