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Ovviamente, questo tipo di esperienza la può fare tutti, a condizione che si avesse fede in Dio, si ponga in lui la propria speranza e si rimanga fermi e fedeli sul sentiero della volontà divina.
Una volta che si capisce quello che Davide esperimentò nella sua vita, si può benissimo continuare il canto, e dire con chiarezza e fermezza:

In pace mi coricherò e in tregua dormirò, poiché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro (v. 8).

h) Il cuore si rallegra in vista della gloria dell’eredità

Il mio cuore si rallegra, e la mia anima esulta per la gloria della mia eredità; anche la mia carne dimorerà fiduciosa e al sicuro (Salmo 16:9).

Anche se questo Salmo, nelle sue linee principali è messianico, tuttavia, si applica benissimo alla vita di tutti i credenti, di ogni tempo e a qualsiasi strato sociale essi appartengano.
Quando un credente riflette sul motivo dell’allegrezza che prova nel suo cuore e pensa soprattutto all’eredità che gli è riservata, - che poi non si tratta di un lascito terreno ed umano, ma celeste e divina -, il cuore non potrà fare a meno di rallegrarsi, specialmente quando si ricordano le parole di Gesù:

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto.
E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sia io sia anche voi
(Giovanni 14:2,3).

A sua volta, l’apostolo Pietro, dirà che c’è una eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per noi (1 Pietro 1:4).
In vista di prendere possesso di questa eredità, che è di gran lunga migliore e superiore a qualsiasi eredità terrena ed umana, il credente può dire con tutta fermezza, le stesse parole che Davide scrisse nel (Salmo 16:9) Perciò il mio cuore si rallegra...

i) Il cuore viene rallegrato dai precetti del Signore

I precetti del Signore sono giusti e rallegrano il cuore; il comandamento del Signore è puro e illumina gli occhi (Salmo 19:8).

Che cosa è un precetto? Ecco qui di seguito, la definizione linguistica, così come l’abbiamo rilevato dal Grande Dizionario della lingua Italiana GDIL di S. Battaglia:

1) Principio o regola di condotta, norma, dettame, sentenza stabile, autorevole, indiscussa; ammaestramento pratico o etico.
2) Esortazione, consiglio, suggerimento dato con forza e autorità.
3) Atto con cui si prescrive una certa condotta; prescrizione, ordine, comando, ingiunzione.
4) Regola di condotta, prescrizione positivamente stabilita o proposta da una religione o da una chiesa con partic. riferimento, nella tradizione giudaico-cristiana, ai dieci comandamenti dati da Dio a Mosè sul Sinai e a quelli dati da Gesù Cristo e contenuti nel Vangelo.

Affermando che i precetti del Signore erano giusti, il salmista li riconosceva ed accettava appieno, cioè non metteva in discussione quello che Dio aveva stabilito come norma di condotta per il suo popolo.
In conseguenza di questo fatto, egli non aveva nessuna difficoltà ad esortare con una certa insistenza che coloro che osservano i precetti del Signore, sono beati Salmo 119:2 e che egli stesso gioiva nel seguire i suoi precetti Salmo 119:14 . A sua volta poteva rivolgere al Signore questa preghiera:

Togli via da me la vergogna e il disprezzo, perché ho osservato i tuoi precetti (Salmo 119:22).

Poi, in una nota di fierezza, poteva affermare: I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri (Salmo 119:24).

In un'espressione che rivela tutto lo zelo e il suo interessamento per le cose di Dio, dice:
Sto attaccato ai tuoi precetti; o Eterno, non permettere che io sia confuso (Salmo 119:31).
Considerando che nel suo cuore potrebbe esserci resistenza, implora Dio, con le seguenti parole:
Piega il mio cuore ai tuoi precetti e non alla cupidigia (Salmo 119:36).

Quando poi considera il valore e l’importanza di parlare agli altri delle cose di Dio, egli dice:
Parlerò dei tuoi precetti davanti ai re e non sarò svergognato (Salmo 119:46).

Anche per ciò che riguarderà il suo modo di camminare, non vuole che i suoi piedi camminino in sentieri diversi da quelli che Dio hanno indicato.
Perciò non indugia a precisare:

Ho esaminato le mie vie e ho rivolto i miei passi verso i tuoi precetti (Salmo 119:59).

In un'espressione di consapevolezza e di apprezzamento per quelli che hanno la stessa determinazione per le cose di Dio, non ha tentennamenti:

Si rivolgano a me quelli che ti temono e quelli che conoscono i tuoi precetti (Salmo 119:79).

Quando avverte la necessità di essere maggiormente rinvigorito nella sua vita per essere più fedele al suo Dio, prega, dicendo:

Vivificami secondo la tua benignità, e io osserverò i precetti della tua bocca (Salmo 119:88).

Quando considera il pericolo cui potrebbe andare incontro da parte di persone che non hanno scrupoli di sorta per le cose di Dio, egli afferma:

Gli empi mi insidiano per farmi perire, ma io riguarderò ai tuoi precetti (Salmo 119:95).

Per mettere in risalto il valore che hanno per lui le cose che Dio hanno comandato, esprimendosi in forma figurativa, dice:

I tuoi precetti sono la mia eredità per sempre; essi sono la gioia del mio cuore (Salmo 119:111).

Se poi pensa come il Signore tratterà tutti gli empi e come lui stesso vuole comportarsi, egli, esprime il suo desiderio con le seguenti parole:

Tu elimini come rifiuto tutti gli empi della terra; perciò io amo i tuoi precetti (Salmo 1119:119).

Per evitare che per mancanza di conoscenza egli possa trovarsi in una posizione non ideale col suo Dio, prega:
Io sono il tuo servo; dammi intelletto, affinché possa conoscere i tuoi precetti (Salmo 119:125).

Il significato e il valore alle cose di Dio, è innegabile in quello che afferma afferma:
I tuoi precetti sono meravigliosi, perciò l’anima mia li osserva (Salmo 119:129).

Per evitare che qualcuno pensi che quello che Dio ha stabilito come norma di condotta per gli uomini, sia un qualcosa da paragonare ad un capriccio, precisa:
Tu hai stabilito i tuoi precetti con giustizia e con grande fedeltà (Salmo 119:138).

Pensando poi che qualcuno potrebbe pensare che le norme di Dio, sono valide solo per un certo tempo, egli sottolinea:
I tuoi precetti sono giusti per sempre; dammi intelligenza e io vivrò (Salmo 119:144).

Davanti ai continui pericoli che lo minacciano, il salmista, prega:
Io t’invoco; salvami, e osserverò i tuoi precetti (Salmo 119:146).

Per non farsi considerare un fanatico e un credulone dai suoi contemporanei, dice:
Da lungo tempo ho saputo dei tuoi precetti, che hai stabiliti in eterno (Salmo 119:152).

Si continuerà il prossimo giorno...