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3. IL SIGNIFICATO DI “CAMMINARE CON DIO”

Enoch, decidendo di camminare con Dio, non solo espone la sua volontà a proposito di questa nuova situazione determinatasi nella sua vita, ma ci permette di interpretarla come un’azione personale e spontanea, senza pensare ad una forza esterna che cerca di esercitare una certa pressione.

Cerchiamo di spiegarci meglio. Nel racconto biblico, con quei pochi testi che disponiamo, non c’è una minima traccia che faccia pensare che Dio, in un determinato momento della vita di Enoch, gli abbia ordinato di camminare con Lui.

Questo non significa affatto che Dio non nutre piacere che Enoch camminasse con Lui, né che Egli disapprova la sua compagnia. Immaginiamo per un attimo, il significato che avrebbe avuto, se Dio ordina ad Enoch di camminare con Lui.

L’argomentazione più logica e più coerente, da parte di Enoch, sarebbe stata la seguente: ho ricevuto un ordine da Dio che mi ha intimato di camminare con Lui. Non avendo altra scelta, ho accettato il suo ordine, e mi sono messo a camminare con Lui. Ai nostri occhi e alla nostra meditazione Enoch non apparirebbe un uomo che agisce con un atto libero della sua volontà, decidendo spontaneamente, ma un essere umano, forse spaventato da un ordine divino, che intraprende un nuovo modo di camminare.

Che valore avrebbe avuto per Dio, vedersi un uomo al suo fianco, senza che questi avesse potuto manifestargli la sua scelta, derivata da una ferma decisione e spontaneità di camminare con Lui? No! Per Enoch, non si trattava di un ordine, ma di una scelta personale e spontanea, che lo portava a valorizzare quella nuova situazione, per la quale si era impegnato a camminare con Dio.

In altre parole, non fu Dio a chiedere ad Enoch di camminare con Lui, ma fu Enoch a decidere di camminare con Dio. Quest’elemento deve essere tenuto in considerazione, per meglio valutare il significato del “camminare con Dio”.

Mettendo da parte tutta l’argomentazione teologica che si potrebbe fare sul concetto di “camminare”, e come applicarla nella vita cristiana, cerchiamo di valutarla e capirla nella maniera più spicciola e pratica nello stesso tempo. Camminare con Dio significa uno spostarsi a piedi a due: tu, (io e chiunque) e Dio. La Bibbia dice che Due valgon meglio di uno solo (Ecclesiaste 4:9). Dal momento che si decide di camminare con Dio, non si è più soli, si è in compagnia anche per ciò che concerne la vita spirituale.

Si può andare benissimo incontro a tantissime dispiacevoli cose: venir meno nell’animo, scoraggiarsi, smarrirsi, perdere il proprio entusiasmo, affievolirsi nelle varie attività, indebolirsi nell’amore, sentirsi abbandonato da tutti, e tante volte da Dio stesso. Vivere invece con la consapevolezza che non si è soli, questo solo elemento, è più che sufficiente per mantenere la persona in uno stato di una certa tranquillità e sicurezza. Camminare con Dio, significa anche rapporto di comunione reciproca con Lui.

Quando si considera il rapporto di “comunione” che intercorre tra l’uomo e Dio, specialmente quando si tiene presente l’insegnamento del N.T. che presenta Dio come Padre, si può maggiormente capire quanto sia importante per l’uomo avere comunione con Lui. Non si tratta di pensare ad un monarca seduto su uno splendido trono, o ad una persona altolocata che mantiene una certa distanza; si tratta invece di pensare ad un Padre che vuole trasmettere il calore del suo amore e la premura del suo interessamento, verso proprio figlio. Se Dio è Padre, la comunione che si ha con lui, non è quella di un comune padre terreno, ma l’unione col “Padre nostro celeste”

Camminare con Dio, infine, significa: onore, privilegio. Se si considera il privilegio e l’onore che si ha, quando si può camminare in compagnia con una persona importante della terra, si può ben valutare il privilegio e l’onore che Enoch ebbe nel camminare con Dio, il creatore e il sostenitore di tutte le cose. Per Enoch non era soltanto questione di solo privilegio ed onore, implicava anche la sfera dell’amicizia.

Solo le persone che entrano in un rapporto personale con Dio, possono capire ed esperimentare che cosa significhi, camminare assieme a Dio, avere una relazione di comunione con Lui, godere l’onore e il privilegio della sua compagnia ed entrare in un rapporto di amicizia. Tutto questo è racchiuso nelle tre parole: “Camminare con Dio”.

Si continuerà il prossimo giorno...