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E Mosè disse al SIGNORE: « Ma lo verranno a sapere gli abitanti dell’Egitto, da cui tu hai fatto uscire questo popolo per la tua potenza,
e la cosa sarà risaputa dagli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, o SIGNORE, sei in mezzo a questo popolo e gli appari faccia a faccia, che la tua nuvola si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nuvola, e di notte in una colonna di fuoco.
Ora, se fai perire questo popolo come un sol uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno:
"Il SIGNORE non è stato capace di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, perciò li ha scannati nel deserto".
Ora si mostri, ti prego, la potenza del SIGNORE nella sua grandezza, come tu hai promesso dicendo:
"Il SIGNORE è lento all’ira e grande in bontà; egli
perdona l’iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole e punisce l’iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione".
perdona, ti prego, l’iniquità di questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, come hai perdonato a questo popolo dall’Egitto fin qui » (Numeri 14:13-19).

Tenuto conto che quando Mosè innalzava le sue preghiere al Signore in favore d’Israele, Dio si mostrava sempre benevolo verso il suo servitore, anche questa volta, la sua preghiera viene esaudita. Ecco cosa si legge nel testo biblico:

Il SIGNORE disse: « Io perdono, come tu hai chiesto.
Però, come è vero che io vivo, tutta la terra sarà piena della gloria del SIGNORE.
Tutti gli uomini che hanno visto la mia gloria e i miracoli che ho fatto in Egitto e nel deserto, quelli che mi hanno tentato già dieci volte e non hanno ubbidito alla mia voce,
certo non vedranno il paese che promisi con giuramento ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà;
ma il mio servo Caleb è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito appieno; perciò io lo farò entrare nel paese nel quale è andato; e la sua discendenza lo possederà
(Numeri 14:20-24).

Davanti alla specificazione che Dio fece, nell'esaudire la preghiera di Mosè, c’è veramente da riflettere seriamente sull’atteggiamento d’incredulità che l’uomo assume, nei confronti delle promesse divine. L’incredulità, come si sa, è uno dei più agguerriti e peggiori nemici per chi si lascia trascinare, per questo motivo bisogna stare molto attento a che non si trova nei nostri cuori, per non subire l’esclusione dal cielo, che è di gran lunga superiore dalla terra di Canaan.

Si presenta un caso particolare davanti a Mosè


In Deuteronomio 21:1-9 c’è la descrizione di un caso particolare, si tratta dell’eventualità di trovare sul campo, una persona morta, senza conoscere chi l’abbia uccisa. In questo caso, come si dovrà procedere in giudizio? Tenuto conto che l’omicidio è stato commesso nel paese che il Signore darà ad Israele, suo popolo, e, visto che non c’è nessun testimone che possa indicare il colpevole, perché nessun l’ha visto, Israele quale popolo che dovrà prendere possesso di quel paese, non potrà essere ritenuto colpevole di quel delitto.

Davanti ad una simile eventualità, Dio fornisce le varie istruzioni per il caso specifico, e, quando tutto è stato eseguito, compresa la dichiarazione che gli anziani faranno, che è:

Allora tutti gli anziani di quella città che sono i più vicini all’ucciso si laveranno le mani sulla giovenca cui sarà stato troncato il collo nel corso d’acqua;
e, prendendo la parola, diranno: « Le nostre mani non hanno sparso questo sangue e i nostri occhi non lo hanno visto spargere
(Deuteronomio 21:6-7),

subito dopo si legge:

SIGNORE, perdona al tuo popolo, Israele, che tu hai riscattato, e non rendere responsabile il tuo popolo, Israele, dello spargimento del sangue innocente». Così quel sangue sparso sarà loro perdonato (Deuteronomio 21:8).

Il censimento ordinato da Davide

Da quello che si legge in 2 Samuele 24, si capisce subito che, in quel tempo, Davide era chiuso in se stesso, privo di quella divina luce che gli permetteva di comprendere il piano che stava dei suoi sentimenti e nel suo cuore. Ma, soprattutto, non seppe ascoltare il buon consiglio che gli venne dato da Ioab, il quale fece del tutto per far desistere il re Davide da quell’iniziativa, quando gli sottopose una domanda:

Ioab rispose al re: « Il SIGNORE, il Dio tuo, renda il popolo cento volte più numeroso di quello che è, e faccia sì che gli occhi del re, mio signore, possano vederlo! Ma perché il re mio signore prende piacere nel far questo? » (2 Samuele 24:3);

Mentre, leggendo la domanda formulata dal Cronista, Ioab aggiunse qualcosa di grave, che avrebbe dovuto indurre Davide a riflettere seriamente; ma egli non lo notò.

Si continuerà il prossimo giorno...