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Capitolo 1




LA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI SECONDO IL

RESOCONTO DI MATTEO




1.L’AZIONE PREPARATORIA RER IL MIRACOLO

Premessa

L’esame che condurremo intorno alla «prima moltiplicazione dei pani», oltre che basarci su quello che Matteo ha scritto, cercheremo di ignorare – momentaneamente – quello che dice Marco, Luca e Giovanni, non perché questo racconto sia più completo degli altri, e neanche per affermare che Matteo, per quello che ha scritto a questo riguardo, non dipenda dagli altri evangelisti, e che questi a loro volta abbiano elaborato il racconto dell’evento miracoloso, adattandolo al modo per cui hanno scritto il loro evangelo, ma semplicemente per considerare quello che avesse da dirci il nostro evangelista. Questo vuol affermare che prenderemo in esame singolarmente quello che ha scritto Marco, Luca e Giovanni; li esamineremo a parte, separatamente naturalmente, per meglio valutare quello che questi ci hanno tramandato.

Anche se qualcuno obbietterà sulla validità di questo metodo per esaminare le Scritture, lo facciamo perché crediamo all’ispirazione delle Sacre Scritture per opera dello Spirito Santo ed anche perché in questa maniera possiamo meglio conoscere l’interezza dell’avvenimento miracoloso, visto che è nell’insieme di quello che hanno scritto gli evangelisti, che possiamo avere il quadro completo di tutta la situazione.

2. IL TESTO DEL RACCONTO DI MATTEO

Il racconto relativo della prima moltiplicazione dei pani si trova nel capitolo quattordici, dai versetti 13–21 (Nuova Diodati).

Quando Gesù ebbe udito ciò, partì di là su una barca e si ritirò in disparte, in un luogo deserto. E le folle, saputolo, lo seguirono a piedi dalle città. E Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla e ne ebbe compassione, e ne guarì gli infermi. Poi, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, e gli dissero: questo luogo è deserto, ed è già tardi; licenzia dunque le folle affinché vadano per i villaggi a comprarsi da mangiare. Ma Gesù disse loro: non è necessario che se ne vadano; date voi a loro da mangiare. Ed essi gli dissero: noi non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci. Ed egli disse: portatemeli qua. Comandò quindi che le folle si sedessero sull’erba; poi prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli, alle folle. E tutti ne mangiarono e furono saziati; poi i discepoli raccolsero i pezzi avanzati in dodici ceste piene. Ora, chi aveva mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

La prima cosa che va subito notata è la forma al singolare « partì» e «si ritirò», che linguisticamente parlando, potrebbe farci pensare che Gesù fu solo quando decise di andare «in disparte in un luogo deserto». Ma leggendo il seguito, ci accorgiamo che assieme a Gesù c’erano anche i suoi discepoli. Se si deve sostenere che Gesù partì solo, stando al detto del v. 13, alla luce del verso 15, che dice:

Poi facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, e gli dissero: questo luogo è deserto, ed è già tardi; licenzia dunque le folle affinché vadano per i villaggi a comprarsi da mangiare,

due sono le cose: 1) O Gesù partì solo in barca, senza pensare minimamente ai suoi discepoli (erano con lui i discepoli?); 2) oppure, in un secondo tempo, gli stessi, visto che il Maestro non era con loro, lo raggiunsero. Ma in quale località? Dal momento che il v. 15 affermi che i discepoli di Gesù si trovano assieme col Maestro sul luogo del miracolo, ci sembra più probabile considerare la forma al singolare, «partì», «si ritirò», per affermare che fu Gesù che prese la decisione di partire dal luogo in cui si trovava, anziché pensare che lo spostamento avvenisse da solo.

D’altra parte, leggiamo spesso negli evangeli, che Gesù si trova sempre assieme ai suoi discepoli, specie quando questi avvengono via acqua, attraverso il mare di Galilea. Sarebbe inoltre impensabile che Gesù lasciasse soli i suoi discepoli, per andare in un altro luogo, eccetto che non si trattino di un posto e di un tempo per la preghiera, in questo caso Gesù preferisce trovarsi solo.

Matteo inizia il racconto della «prima moltiplicazione dei pani» col affermarci che, «quando Gesù ebbe udito ciò, partì...». Siccome nei versi precedenti si parla della morte di Giovanni Battista e di quello che fecero i suoi discepoli quando presero il suo corpo e lo seppellirono, e dato che gli stessi andarono a riferire a Gesù quello che era accaduto, è certo che è a quest'avvenimento che allude Matteo.

Quando Gesù lasciò la località in cui si trovava, la sua intenzione era di andarsene «in disparte, in un luogo deserto». Sorge spontanea la domanda: perché? Non voleva avere più a che fare con le persone, visto che la stragrande maggioranza non riceveva le Sue parole e non credeva al Suo nome? Oppure si era stancato per il comportamento ostile delle persone nei suoi confronti? O era per il dolore che sentì della morte crudele che subì Giovanni?

Si continuerà il prossimo giorno...
[Modificato da Domenico34 23/02/2012 00:06]