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Lavorare alla restaurazione di una persona disfatta da Satana, a causa del suo peccato, o di una famiglia logorata e frantumata dai roventi litigi, o di una coppia sull’orlo del disfacimento del loro matrimonio, o tra una Comunità dilaniata dal fuoco della discordia e delle divisioni, è come se si lavorasse in mezzo alla polvere o sotto un sole cocente.

Ma se è un lavoro al quale sei stato chiamato, e senti profondamente dentro di te che Dio ti vuole in quel posto, fallo con tutto il tuo impegno, con tutto il tuo zelo, con tutto il tuo entusiasmo e con tutta la tua dedizione, ricordando sempre quello che dice la Scrittura:

fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore (1 Corinzi 15:58).

PS: Se al termine del capitolo 9 ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo con premura

Capitolo 10




SI RESTAURA LA PORTA VECCHIA




Jehoiada, figlio di Paseah, e Meshullam, figlio di Besodeiah, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l’intelaiatura i vi misero i suoi battenti, le serrature e le sbarre (Nehemia 3:6).

IL SIGNIFICATO ETIMOLOGICO DI JEHOIADA E DI MESHULLAM

Il nome di Jehoiada, significa: “Il Signore ha conosciuto, ha preso cura di”; mentre quello di Meshullam, significa, “Amico”. Questi due uomini, appartenenti a due famiglie diverse, si misero insieme per restaurare la porta Vecchia.

Dal significato etimologico che hanno i nomi di questi due uomini, possiamo fare qualche breve considerazione, che certamente sarà di nostro beneficio e nello stesso tempo ci aiuterà a capire il lavoro che fecero queste due persone.

Il significato del nome di Jehoada

Come abbiamo detto sopra, Jehoiada significa: “Il Signore ha conosciuto, ha preso cura di”. Davanti a questo significato etimologico, siamo portati a chiedere: che cosa ha conosciuto il Signore? Di che cosa ha preso cura? Anche se il tempo del verbo conoscere è al passato, non vuol dire niente, dato che la conoscenza di Dio, abbraccia i tre periodi del verbo: passato, presente e futuro. Lo stesso dicasio per ciò che riguarda del “prendere cura di”.

Alle due domande, si può rispondere tranquillamente e con fermezza: il Signore conosce tutto; le cose che riguardano il creato, il mondo degli uomini e delle cose, come anche il cielo e tutto ciò che c’è in lui.

Quando si pensa all’attributo dell’Onniscienza che Dio possiede, possiamo affermare che non c’è cosa che Egli non conosca.

Dire anche solamente che il Signore conosce tutto, ciò è di per se stesso oltremodo grande; ma pensare al fatto che Egli conosca tutto quello che si passa sulla terra e chi l’abita, come anche tutto ciò che concerne il cielo, cioè tutto ciò che ha a che fare con l’eternità, prima ancora della loro esistenza, questo oltrepassa ogni limite della conoscenza umana.

Aveva perfettamente ragione Davide, quando diceva:

La tua conoscenza è troppo sublime per me, talmente alta che non posso raggiungerla (Salmo 139:6).

Isaia 46:10, ce ne dà una piccola prova:
Io annuncio la fine fin dal principio, e molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute: il mio piano sussisterà e farò tutto ciò che mi piace.

Se il Signore annuncia la fine fin dal principio, questo prova che Egli non ha bisogno dell’evolversi delle cose per poterne parlare. La fine delle cose, è davanti a Lui chiara e presente nella stessa maniera come lo è il principio della loro esistenza.

La conoscenza del Signore, per chi ha fede il Lui, è stata e sarà sempre fonte d'ispirazione e di fiducia.

Se io ho la certezza che Dio, in conseguenza della sua conoscenza totale, prende cura di ogni mia situazione, questo equivale ad affermare che Dio, non è soltanto sovrano, non si mantiene lontano e non resta indifferente davanti ai tanti bisogni che l’uomo può avere, Egli è presente e vicino al bisognoso per aiutarlo nel momento opportuno

Per un credente, una simile certezza, equivale a tirarlo su da un possibile abbattimento, gli dona coraggio e forza, lo preserva dallo scoraggiamento nelle tante avversità della vita e gli dà nuova speranza per farlo continuare a camminare nel sentiero dell'esistenza.

Si continuerà il prossimo giorno...