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Isaia, proclama:
La luna sarà coperta di confusione e il sole di vergogna, perché il Signore degli eserciti regnerà sul monte di Sion e in Gerusalemme, e la sua gloria davanti agli anziani (Isaia 24:23),

e Zaccaria, sottolinea affermando:
Così dice il Signore: Io ritornerò a Sion e dimorerò in mezzo a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata la Città della fedeltà e il monte del Signore degli eserciti, il monte della santità (Zaccaria 8:3) e, molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il Signore degli eserciti a Gerusalemme e a supplicare la faccia del Signore (Zaccaria 8:22; Giovanni 4:20),
anche se poi Gesù specificherà:

Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità (Giovanni 4:23,24).

Gesù chiama Gerusalemme: La città del gran Re (Matteo 5:35).
Da parte sua Paolo, parlando di Agar, afferma che essa corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente (Galati 4:25) e anche se non nomina Sara, l’altra moglie di Abramo, è però sottinteso che si riferisca a lei, quando dice, Invece la Gerusalemme di sopra è libera ed è la madre di noi tutti (Galati 4:26).

A sua volta l’epistola agli Ebrei, descrive Gerusalemme con queste belle parole:
Ma voi vi siete accostati al monte Sion e alla città dell’Iddio vivente, che è la Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli (Ebrei 12:22).

e l’Apocalisse parla specificatamente:
Chi vince io lo farò una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non uscirà mai più; e scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome (Apocalisse 3:12; 21:2,10).

Benché che Gerusalemme viene descritta in tale maniera da questi testi, ve ne sono altri che parlano inversamente, per esempio:

...un’abominazione è stata commessa in Israele e in Gerusalemme... (Malachia 2:11);
O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità (Geremia 4:14) e,
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! (Matteo 23:37).

2. LA FUNZIONE DELLE MURA IN UN CENTRO ABITATO

Le mura, in un centro abitato, servivano come fortezza e protezione per le persone che vi abitavano, come anche di riparo contro eventuali tentativi d'invasione nemica. Il libro dei Proverbi, usando un linguaggio metaforico, dice:
L’uomo che non sa dominare la propria ira è come una città smantellata senza mura (Proverbi 25:28).

Una città priva di muraglia, facilmente si poteva conquistare, mentre quella che era fortificata con spesse ed alte mura (Deuteronomio 3:5), opponeva una maggiore resistenza al nemico, e, prima di conquistarla, si doveva studiare un piano strategico particolare.

Salomone, dopo aver terminato la costruzione della casa del Signore, pensò di fortificare la città di Gerusalemme, costruendo delle mura (1 Re 9:15). Anche se il suo nome significa “pacifico”, tuttavia pensò ad un eventuale attacco nemico contro la casa del Signore e la città di Gerusalemme.

Per la costruzione della casa del Signore, ci viene detto chiaramente nella Bibbia che fu un piano approvato da Dio, anche se fu Davide ad avere nel cuore un simile progetto e suo figlio Salomone ad attuarlo (2 Samuele 7:1-16; 1 Re 8:13).

Ma per la costruzione delle mura di Gerusalemme, non sappiamo se nel progetto iniziale di Davide presentato a suo figlio Salomone, ci fosse stato anche quel riguardante le mura o se fu un piano di lavoro ideato da Salomone nel tempo successivo. Indipendentemente di come siano andate le cose, crediamo che Salomone, nel costruire le mura di Gerusalemme, abbia ricevuto una certa illuminazione da Dio, per fargli vedere la necessità di costruire una fortificazione attorno alla città di Gerusalemme. Anche se spesse volte il linguaggio dei Salmi è metaforico:

Fa’ del bene a Sion edifica le mura di Gerusalemme (Salmo 51:18) e quello d'Isaia profetico, Sulle tue cinta, o Gerusalemme, ho posto delle sentinelle... (Isaia 62:6),

c’è sempre uno spiraglio di luce che ci permette di pensare che la costruzione delle mura di Gerusalemme, rientrava nel disegno e nel piano di Dio. Queste considerazioni, ovviamente le facciamo, con riferimento al valore e all’importanza di quello che diremo, a proposito del lavoro di riparazione.

Ai tempi di Nehemia, le mura di Gerusalemme erano “piene di brecce”, vale a dire, il nemico aveva fatto tante rotture in questa cinta di protezione, da esporre e figli d'Israele all’obbrobrio. La ricostruzione (o riparazione) delle mura, aveva lo scopo, di tirar fuori il popolo da questa situazione (Nehemia 2:17).

Si continuerà il prossimo giorno...