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Domenico34 – La personalità dello Spirito Santo - PROVATA DALLE SACRE SCRITTURE

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2011 00:11
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Età: 90
Sesso: Maschile
25/07/2011 01:13

Tenendo come punto fermo e definitivo Giovanni 4:24 in cui viene affermato: «Iddio è spirito», non possiamo minimamente pensare che tutti quei passi in cui si parla dello Spirito di Dio, si debba intendere come se Dio e il suo Spirito, siano due entità separate, come se si trattasse di essenza composta, nel senso che Dio che è Spirito nella sua natura, abbia un altro Spirito separato da quello stesso Spirito che Egli è.

Non si possono ignorare tutti quei passi in cui si parla specificatamente dello Spirito Santo, come non avendo alcun'importanza, o come se si dovesse leggere una qualsiasi frase. Non si tratta neanche di un puro fenomeno occasionale e tanto meno quanto i vari scrittori della Bibbia usavano questa frase, senza rendersi conto di quello che stavano scrivendo o che facessero confusione nello scrivere una cosa per un'altra. Se crediamo che gli scrittori della Bibbia furono ispirati, dobbiamo anche convenire che la frase: «Spirito Santo», non la usarono per riferirla solamente a Dio Padre e a Gesù Cristo. Ciò non avrebbe avuto nessun senso, se con il loro modo di esprimersi avessero seminato confusione, mal comprensione e dare adito a diverse interpretazioni. Ma se la frase venne usata nel senso che essa veramente ha, allora è chiaro che non bisogna sminuire il valore del suo contenuto, sia per quanto riguarda la sua forma e la sua sostanza.

Inoltre, se si accetta che lo Spirito Santo è Dio, va da sé che anche Lui, non ha una forma e un corpo fisico. Tutte le volte che le Scritture, parlando dello Spirito Santo, lo presentano con una forma e un corpo fisico, bisogna ricordarsi e intendere quelle Scritture nel senso che, in particolari circostanze e situazioni, lo Spirito Santo, per farsi vedere dall’occhio fisico umano, ha dovuto prendere la forma di un corpo fisico. L’esempio classico, per esempio, è costituito da quello che accadde al Giordano, al battesimo di Gesù. Il testo evangelico precisa:

Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui (Matteo 3:16; Marco 1:9-10).

Tutto ciò si verificò per il semplice il fatto che, Dio, nel dare il mandato a Giovanni Battista di compiere la sua missione di precursore del Messia, Gesù Cristo, gli aveva dato un segreto, e Giovanni, in quella circostanza, vide l’adempimento di quanto Dio gli aveva predetto. Ecco la sua testimonianza:

Questi è colui del quale dicevo: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me".
Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato ad Israele, io sono venuto a battezzare in acqua».
Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui.
Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo".
E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio»
(Giovanni 1:30-34).

Per meglio approfondire e comprendere il testo sopra citato, sia dal punto di vista narrativo, ma anche soprattutto dal punto di vista teologico, è necessario tenere in debito conto i termini che vengono usati. Il testo precisa che il Battista vide i cieli aprirsi, lo Spirito scendere dal cielo come una colomba, e fermarsi su di Gesù. Indubbiamente, non sarà stato il solo Giovanni e vedere quella scena; l’avranno osservato anche le persone che in quel giorno si trovarono al Giordano, visto che molte persone andava al Giordano per farsi battezzare dal Battista, anche se il testo non lo specifica.

Tenuto conto che stiamo esaminando la testimonianza del Battista, ai fini della nostra riflessione, valgono soprattutto le sue parole. Il vedere di Giovanni, non deve essere inteso in senso spirituale, bensì in senso fisico, cioè i suoi occhi fisici hanno visto. Il fatto stesso che i cieli si aprirono, denota, non solo un nuovo evento, ma anche che prima di quell’evento erano chiusi.

C’era un preciso motivo perché i cieli dovevano aprirsi, non solo per sentire quella voce: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto» Matteo 3:17), parole che precisavano che quell’uomo che era stato battezzato da Giovanni, non era una comune persona, si trattava, infatti, del Figlio di Dio, che il Padre presentava e definiva il Suo compiacimento. Tutto questo, naturalmente, per significare e nello stesso tempo per avvertire che, questo Suo Figlio, doveva essere ascoltato, in tutto quello che Egli avrebbe detto.

Il motivo però, non era solamente quello: si doveva verificare l’adempimento di quanto Dio aveva detto al Battista. Ecco perché i cieli si aprono per fare scendere lo Spirito. Lo Spirito, cui parla il testo, è senza dubbio lo Spirito Santo. Il termine scendere, non indica solamente un movimento, dall’alto in basso, vuole anche significare che quello che discende, non è un qualcosa di astratto, d’invisibile, che non può essere percepito dai sensi umani; è un qualcosa paragonato ad un oggetto che si può osservale con occhi fisici. Se il termine scendere non avesse questo significato, la parola in questione, non solo, sarebbe priva di senso, ma non avrebbe neanche nessun valore nel contesto del racconto evangelico.

Vedere lo Spirito. Siccome lo Spirito Santo è Dio, e come tale non ha una forma e un corpo fisico, per ragione e coerenza e di logica, non è possibile vederlo. Intanto, il testo precisa che, Giovanni vide lo Spirito scendere. Che la sua testimonianza è verace, nel senso che egli sta affermando di aver realmente visto, non può essere messa in dubbio: è incontestabile. La prova del suo vedere sta nel fatto che, quello che egli ha osservato scendere dal cielo, era nella forma corporale di una colomba. Che cosa significa ciò? È forse lo Spirito Santo una colomba? Assolutamente no! Se nel giorno del battesimo di Gesù, lo Spirito Santo si fece vedere, principalmente da Giovanni Battista (senza escludere quelli si trovavano al Giordano in quel giorno) è stato essenzialmente perché lo Spirito, in quella particolare circostanza, prese la forma corporale di una colomba. Solo in questa maniera lo Spirito Santo poteva essere visto. Se Egli non avesse preso quella forma corporale, nessuno l’avrebbe mai potuto vedere.

Per dare forza alla spiegazione data, il passo in questione specifica che, quello che il Battista ha visto, cioè lo Spirito in forma corporale di una colomba, si è fermato su di lui, cioè Gesù. Fermarsi, sta significando un oggetto in movimento al termine di un percorso. Tenuto conto che scendere, significa un movimento dall’alto in basso e fermarsi, un movimento che termina la sua corsa o il suo tragitto. Lo scopo principalmente di quella scena-evento, mirava una singola persona: Gesù Cristo. Senza quel segno visibile, il Battista, non solo non avrebbe avuto modo di verificare l’esattezza della parola di Dio rivoltagli, ma neanche avrebbe posseduto la certezza che, quel personaggio, di nome Gesù, che aveva battezzato in quel giorno, su cui si era fermato lo Spirito in forma corporale di una colomba, era il Figlio di Dio. Se Egli ha potuto testimoniare quello che si legge nel vangelo di Giovanni, è stato, senza ombra di incertezza, con riferimento a quello che egli ha osservato al battesimo di Gesù.

1) Passi riportati nell'Evangelo di Matteo

1:18:
Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe; e prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per virtù dello Spirito Santo.

Che quello che era in Maria, era opera esclusivamente dello Spirito Santo, viene confermato e chiarito con le seguenti parole:

Ma mentre aveva queste cose nell'animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve, dicendo: Giuseppe, figliolo di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, è dallo Spirito Santo (v. 20).

Questi testi ci parlano di un'opera e di un'azione totalmente spettaari ed anche uniche nel loro genere, che stentiamo a credere come si possa fare a non vedere i segni inconfondibili della personalità dello Spirito Santo. Se tu, Maria, ti trovi incinta, prima di venire ad abitare con Giuseppe, tuo promesso sposo, lo sei solamente per l'opera che lo Spirito Santo ha compiuto in te. È proprio questo Spirito Santo, nella sua individualità e con la sua capacità di aver «generato» in te, quello che sarà chiamato Gesù = Salvatore; Emmanuele = Dio con noi.

Si continuerà il prossimo giorno...
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